POESIA:TRISTEZZA
A tratti ti scambio per felicit
ma appena mi riprendo, capisco e comprendo che sei tu tristezza che come un famigliare non mi abbandoni mai… Vatti a fare un giro oramai quello che mi volevi far capire penso di averlo capito a volte con l aiuto di qualche doppio ciupito e altre volte con le urla della mia vecchia coscienza che insindacabilmente giudica la mia euforia con una semplice e palese demenza nell affrontare questa vita che è tutto tranne pane , amore e fantasia , tristezza vattene via non mi riportare al passato dove stavo per morire ammazzato, ammazzato da me stesso come un funambolo che gioca con la sicurezza di non cadere mai ma poi cade si rialza sperando di non trovarti più cara mia infelicità invece apro gli occhi e tu sei lì pronta a farmi vivere sempre con il tuo occhio vigile; non vedo l ora di parlare ai miei figli di te, parlargli di un qualcosa di indefinito da nessuno mai capito ma che se conosciuto prima o poi la tua vita sarà Felicità.
Mosconi Mattia – 30/08/2018
Tag: poeti poesia
La seconda mostra di arte “L’arte si Mostra”
Il 23 Febbraio si è tenuta la seconda mostra collettiva organizzata dalla casa editrice Pagine; “L’Arte si Mostra”, presso il cinquecentesco Palazzo Ferrajoli, nel centro storico di Roma.
L’evento è stato presentato dal dottor Luciano Lucarini, affiancato dai professori Egidio Eleuteri e Plinio Perilli che hanno curato la presentazione critica delle opere esposte.
I 34 artisti hanno avuto la possibilità di esporre 3 delle proprie opere, all’interno delle sale dello splendido e prestigioso Palazzo Ferrajoli. Ogni partecipante alla Collettiva ha ricevuto il Catalogo contenente tutte le opere esposte.
Di seguito una selezione di foto dell’evento e delle opere esposte.
Casa Editrice Pagine: Poesia a Rebibbia
La Casa Editrice Pagine prosegue con successo il progetto “Poesia a Rebibbia”, nella sezione femminile del carcere romano.
L’ iniziativa si tiene ormai da diversi anni e ha la finalità, altamente sociale, di fornire nuovi strumenti per l’ inserimento sociale e lavorativo delle detenute, attraverso la loro crescita culturale.
Il laboratorio di poesia si sviluppa in due quadrimestri, ed è rivolto alle donne di tutte le etnie e grado di istruzione che frequentano i corsi di scuola superiore. Le detenute sono impegnate in lezioni di lettura e spiegazione della poesia, di composizione e di giornalismo, tenute dal poeta e critico letterario Plinio Perilli.
Grazie a questi momenti le detenute imparano ad esprimere le loro emozioni, a riflettere sugli errori commessi e far diventare l’esperienza del carcere un momento di crescita personale.
Ricevono nuovi stimoli per acquisire una diversa consapevolezza di se stesse e delle loro capacità per inserirsi nella società in modo diverso, una volta scontata la pena.
L’ideatore dell’iniziativa, l’editore Luciano Lucarini, al termine del percorso stamperà un volume contenente una raccolta di poesie scritte dalle stesse detenute. Poesie che raccontano le loro emozioni ed esperienze; poesie sulla vita.