POESIA: La Terra Mia
Ventre d’Italia.
Ciociaria.
Terra di Confine, Sangue e Carneficine.
Pastori, Briganti e Tate,
Falchi, Lupi e Cinghiali,
ci hanno insegnato a non mollare.
Nemmeno i Romani ci conquistarono.
La nostra tempra secolare
sconvolta solo dalla seconda guerra mondiale
che con la Linea Gustav ci ha segnato ad un destino
sicuramente ingrato, cruento ed ancora troppo vicino.
Forse in pochi sanno che
il bombardamento più fitto a noi è toccato.
E le marocchinate!
Ce le siamo dimenticate?
Quelle son nostre ahimè,
inutile cercare altrove, non ce n’è.
Oltre alle nostre donne
oltraggiati anche vecchi e bambini
ma la notizia non fece Storia
perché per vergogna si tace questa Memoria.
Voi dai luoghi comuni e frasi fatte
che della Storia non conoscete nemmeno l’Arte,
che dei Ciociari non sapete nulla se non fosse per Moravia, Loren e De Sica.
Da qui arrivò Cicerone. Da qui partì Mastroianni.
Noi esistiamo,
non siamo frutto di un racconto verghiano
costruimmo Roma ed il Cinema italiano.
Siamo un popolo che attende una rivalsa da quel dì.
E non credete che la storiella di far diventare il pastore un operaio ci abbia giovato.
Qui si muore sempre più grazie al vostro nobile operato. – 13/01/2017