Marco Chiarugi



POESIA: LA PORTA NEL VETRO
Disegnava una porta
sulla condensa del vetro
Usciva
da lì
ogni sera
e correva correva correva
Correva
Le gambe tornavan leggere
Gli occhi di luce
I capelli
ginestre fiorite
nella brezza del mare
Insuppava il sorriso
nell’acqua del rio
Le labbra bagnate
Sentiva i sapori
Danzava
nel grande giardino
delle emozioni perdute
E girotondi girotondi girotondi
girotondi di colori
La capivano,
I fiori !
Nel fitto del bosco
le ferite
guariva
Lenzuola di vetro
tornavan
di lino
Ogni sera,
aspettava,
nell’ ultima camera,
nell’ultimo letto,
la condensa sul vetro.
– 14/01/2017

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