Maria Piccolo



POESIA: PER I TUOI VENT’ANNI

Quando ero una giovane e ribelle ragazza

sapevo che nella mia vita

ci saresti stato.

Il mio uomo doveva essere

bello, forte e generoso

non potevo farti l’affronto

di nascere brutto, debole e gretto

potendo scegliere.

Sei arrivato una notte d’agosto

durante un viaggio

senza tempi e senza mete

e senza doverci dire che ci amavamo.

Quando ti sei rivelato,

piccolo cerchio rosso

su un vetrino che tremava,

ho ballato da una stanza all’altra

e il cane mi seguiva guaendo.

La sera tuo padre, bianco di polvere

e stanchezza, mi ha dato un bacio

incredulo, grato e commosso

e a te una carezza grande e delicata.

Ho riempito i muri di messaggi per lui

che parlavano di te.

Ti ho fatto ballare in grandi stanze vuote

perché ti arrivasse la purezza della musica.

Ti ho letto pagine di poesia

perché ti giungesse l’armonia delle parole.

Ho respirato il vento e il prato

per passarti le inquietudini più dolci.

Ho giocato con i colori di una tavolozza

per inviarti l’arcobaleno.

Ho parlato, cantato, raccontato…

E tu ti sei seduto dentro di me

come un piccolo buddha

e tu mi hai chiesto birra e semi di mela.

– 14/01/2017

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