Paolo Vaglieco



POESIA: (0)
Si è disciolta l’ebbrezza della
mia solitudine decadente,
sconvolta da quel caldo spiro
posato sulla mia pelle.
Mi sono lasciato
scuotere dall’euforia
scintillante della
dolce libidine
evaporatami nell’animo,
sperando che
quella lesta fiamma,
mai più si spenga ora.
Riaffiora sfiorando
la cenere, quella sera
solare sorta nella
notte, che come un vortice
nel sonno, mi affonda
e mi fonde nel mondo ch’è
in te. Pendono ora e ancora
dalle mie labbra, le parole
che hai strappato via baciandomi.
Sentono d’ora in ora
il ricordo, che di nuovo
si spegne inebriandomi.
Sognano: non più, ora vivono,
i miei occhi fusi ai tuoi,
stravolti, diffidenti e poi
sciolti nel calore del silenzio.

– 18/01/2017

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