Daniele Stasi



POESIA: TORRE PILOTI

Qual guizzo lanciato sul blu marino
orgogliosa la torretta svettava;
come l’occhio d’un ciclope divino
il traffico nel porto sorvegliava.
Fieri faceva i Genovesi tutti
scortando senza sosta i bastimenti
giunti qui sopra gorgoglianti flutti,
recanti mille racconti avvincenti.
Ma già s’approssimava feral Fato
interrompendo tuo superbo impero:
su cargo marcio morte t’ha chiamato,
la nave nominata “Jolly Nero”.
Al par del volo d’aquila reale,
abbattuto da stral che s’avvicina,
lo schianto dentro l’onde fu mortale
nella placida sera vespertina.
Trascinasti giù gli angeli custodi,
color che per sempre ricorderemo:
la mia preghiera, Genova, adesso odi
per quei ragazzi che sempre ameremo.
Da ben più alta torre Voi ci guardate,
audaci giovani da tutti amati;
dalla vastità del ciel sorvegliate,
mai quaggiù sarete dimenticati.
– 21/01/2017

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