Antonello Vanni

POESIA: Ampio
il tempio
empio d’anime,
perdute e dannate,
rare le stelle
di luce ritrovate.
L’indice puntato
di chi,
con tan prosopopea,
giudica,
senza conoscer
gli inferi
e la di loro dea,
merita pietas
di un sol ghigno,
risposta unica plausibile
a un bieco e sordo
far maligno.
E allora giù il cappello,
per chi non può più bere,
mani ferite e lacerate,
che acqua
non san più trattenere.
E allora braccia tese,
a chi di ritorno,
ancora immagina un futuro,
seppur cosciente che la vita
va affrontata con forza
e a muso duro! – 21/01/2017

Please follow and like us:

Andrea Orazi

POESIA: Silenzi

Sono invischiato nella pece,
in essa mi sono arrotolato,
correndo a gambe tese verso il bitume nerastro della mia gioia.
Prendo la rincorsa,
sulla lastra liscia di un’ossidiana affilata,
i miei piedi non hanno più presa,
con un balzo verso l’alto posso agitare le braccia, verso il fumo grigio dei miei pensieri.
Rincorro la scia per ricordare,
ora sono in questo stagno profondo,
in acque dense di fango nero.
Piccoli girini mi circondano,
per trovare riparo tra le pieghe della mia pelle, chiudo i miei occhi,
ora sono invisibile nel profondo.
La pioggia che cade dalle nuvole scure,
mi attraversa ormai evanescente,
siamo della stessa sostanza.
Mi ritrovo in un guscio amniotico,
l’oscurità si manifesta in torpore,
adagiandomi in stati di profondo silenzio.
– 21/01/2017

Please follow and like us:

Sandra Biondo

POESIA: Dialogo tra il tempo e un vecchio

Come mille coriandoli sparsi
mi vedrai
riflesso nella luce
a fascio a fascio
stretto fra le spighe di grano duro

Aspetterai, inerme
e mi vedrai
ancora crisalide,
vibrare fra le corde di un arpa, e
sorseggiare lieto il velluto della notte

E quando mi vedrai
con gli occhi di balena, sussurrerai :

È solo tempo, tempo che scorre

Questo che copre gli zigomi di patina lisa
e imperla gli omeri di sangue e sudore
tempo che scivola,
lento
sulle gote irruvidite
e si ingozza di attimi.
Tempo
che riga le carni,
con fuscelli di creta, segnando
lezioso
la linea del passato,
tempo che non rinuncia all’ ingordigia
del continuare a scorrere.
Leggiadro.

Mi vedrai
rastrellare la pelle dei tuoi bracci,
ballare con le ore e giocare con la sabbia,
prigioniero del vetro.

E allora,
Griderai:

é solo tempo … Tempo che scorre!

Tu non mi temi,

Vecchio.

– 21/01/2017

Please follow and like us:

Walter carnevale

POESIA: Più che talvolta ,
dalla mente oppressa
Pei costanti affanni mai risolti
Dei poveri anni miei vuoti e contorti
Vorrei fuggir in cerca di quell’aria
che profuma di boschi muscosi ,
Di primavere lontane che ormai non
trovo più. – 21/01/2017

Please follow and like us:

alabiso antonino

POESIA: Vorrei girare il mondo in lungo e largo.vorrei fare l.amore con tante donne.vorrei cantare una canzone d.amore.vorrei fare il bagno nel fiume ghiacciato.vorrei volare più in alto del mondo.vorrei correre in mezzo al mare con le onde che arrivino fino allo spazio. – 21/01/2017

Please follow and like us:

GIOVANNI BATTISTA CASARETO

POESIA: La notte più buia

E’ notte.
Sono solo,dentro ad un cartone
sento freddo,un freddo che spacca le ossa
vedo le luci della città, il suo frastuono, il rumore delle auto attorno
qualcuno passa vicino a me, mi guarda con disgusto e pronuncia parole che non capisco.
Penso alla vita di prima, alla mia famiglia che non c’è più, ai figli che ho perso per strada
che si vergognano di me, di questo barbone di strada, di cui nessuno ha pietÃ
sento un rumore vicino a me, è un gatto,si sta avvicinando,miagola e solo lui non ha paura
si struscia sul mio corpo steso, lo accarezzo e lui comincia a farmi le fusa.
Forse vorrebbe qualcosa da mangiare, ma non ho niente,nemmeno per me.
Lui sa che domani andrò a frugare tra i rifiuti,a cercare qualcosa da mangiare
e se lo troverò lo dividerò con lui
Ma chissà se arriverò a domani
sento freddo, tanto freddo, nemmeno il cartone riesce a ripararmi.
Quanto è ingiusta e crudele la vita, non posso nemmeno più urlare il mio dolore
ho finito anche l’ultima goccia di alcool , non riesco nemmeno più ad alzarmi
ho sempre più freddo, ascolto il battito del mio cuore sempre più flebile
non sento più le labbra,le mani,i piedi… sono congelato.
Vedo la mia vita passarmi davanti in un attimo, rivedo i momenti felici.
Sto morendo di freddo in una città che non sa dare ospitalità a chi ne ha più bisogno
Vedo una luce lontana che si avvicina a me, sento una voce che mi chiama per nome
E’ il momento di dire addio a questo mondo, un mondo che non sa più amare
Forse dove andrò ora non avrò più bisogno di un cartone per ripararmi dal freddo.
Forse lassù troverò la pace, la serenità e un po’ di quel calore che quaggiù mi è stato negato…….
GIOVANNI BATTISTA CASARETO – 21/01/2017

Please follow and like us:

Claudio Biagi

POESIA: AMNESIA D’AMARE
Ho passato la vita a cercarti
e dopo che ti ho trovata
non ricordavo più la ragione
per quanto certamente ci fosse
e da quando sei sparita
sto passando il resto della vita
sforzandomi di dimenticare
quella cosa che dovevo ricordare.
– 21/01/2017

Please follow and like us: