Mauro Casappa



POESIA: Ho respirato tra le braccia
la persuasione d’essere
anch’io
possibilità remota,
eco,
piccolo errore cautamente malato,
miscela d’intenti,
vigore d’audaci somme di domani.
Ho inalato il condimento
della sosta diligente e diffusa,
fino a vedermi a palpebre tese,
fino a vedere poco
della indecenza che mi brulica china.
Fino a contaminarmi a punte alte
nella speranza.
Ho contato il Tempo e lo Spazio
e mi sono sembrati lunghi,
larghi
e deliziosi.
Non ne voglio sapere nulla della
consapevolezza,
non ne voglio vedere di oggettivi
dati di realtà.
Voglio dormire a lungo
con una luce medica e lenta
puntata alla nuca,
mentre il buio,
cosciente, divaricato,
sta legato imbavagliato
stretto,
nell’armadio grande.
– 02/02/2017

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