Cristina Gili



POESIA: La nascita

Le mani aggrappate sul letto,
il cuore batteva nel petto.
Le urla graffiavano i muri,
dolore, sentivo, e suon di tamburi.
L’eco vitale, e non solo il mio,
spingi e respira pensavo io.
Passava il tempo, e tu, non uscivi,
io ti chiamavo, perché
non capivi?
Un ultimo grido, ed eccoti:
negli occhi il profondo universo,
le stelle e i pianeti vedo attraverso,
morbida, calda , vitale,
Si, questo dolore, ti vale.

– 12/02/2017

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