Licia Polverari



POESIA: Raggio di sole
Ho cominciato l’anno
facendo l’amore col sole.
All’alba mentre il cielo schiariva
l’ho atteso trepidante:
Poi
affacciata alla finestra
l’ho visto sorgere dietro case lontane
e l’ho accolto
intrepida in un lungo abbandono.

Ora splendo come una stella e
non cammino quasi più per strade asfaltate.
Sorvolo i tetti delle case
e a volte inseguo
gli svolazzi d’un falco
che, dimentico,
stringe ancora fra gli artigli
un plico
malconcia dichiarazione del mio amore .
E attendo

Prima o poi
fermerà il suo volo per riprendere
fiato, prima o poi calerà il vento freddo
e quando , inconsapevole,
gli cadrà dagli artigli il plico (piuma d’albatro), lo scambierà con un raggio di sole
e s’accorgerà che son io a scaldarlo.

Intanto esisto nella natura
che lo circonda :
sono albero erba terra
anche una rosa che muore
e sono adesso anche sole.
In principio una nuvoletta bianca
cui aveva un giorno sorriso ,
e pioggia, subito dopo ,
che forse un pò ancora ama.
Ma domani ,
fra un anno
quando per umidità gli crepiteranno
le ossa
cercherà il mio calore.

Io, marionetta dapprima ,
prenderò le redini e lo guiderò ,
cavallo indomito- a cavallo d’un raggio –
domato da maggiore energia.
Guarda amico , gli dirò ,
cosa vedi laggiù ?
Fuliggine , cancri ,
vedi disperazioni appese ?
E noi , davanti a noi cosa vediamo ,
tu falco e io raggio di sole?
Vediamo stelle , insieme ,
anche se lontani ,
e giù in basso vediamo
oceani e leoni.
L’universo raccolto nel plico
s’è sparso intorno alle tue ali ,
anche merletti neri che nascondono la luna .
Ma prima era solo amore ,
adesso sono vita. – 19/02/2017

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