POESIA: RIFLESSO NELLA NOTTE =La mente gravida di sensazioni dissolve una nebbia di immagini. Qualcosa scricchiola :non sono le imposte mosse dal vento,ogni cosa rimane incerta nel buio dell’ora.Niente da aggiungere al giorno che tace fino all’alba.Nella dolcezza del momento si infrangono i miti.Nudi e soli ci si ritrova a scoprire noi stessi nella realizzazione di un’istante. – 04/02/2017
Mese: febbraio 2017
maria michela iannuzzi
POESIA: Se avessi udito solo con le mie orecchie avrei creduto ma non imparato,
Se avessi visto solo con i miei occhi avrei immaginato ma non compreso,
Se avessi toccato solo con le mie mani avrei posseduto ma non raggiunto,
Se avessi parlato solo con la mia bocca avrei detto e mai sentito,
Se avessi odorato solo con il mio naso mi sarei inebriata ma non avrei mai percepito.
Se tutti noi imparassimo a sentire attraverso la nostra anima la nostra vita avrebbe piu’ di un senso.
Pertanto chi per sorte o per sventura ne fosse privo non si dia per disperso, arriverà a capire prima dell’altra gente che è meglio esserne privi che non sentire niente. – 04/02/2017
rosanna pisani
POESIA: Vorrei
Vorrei essere un mare immenso d’amore
per inondare il tuo cuore
Vorrei che fosse solido come una montagna
che fosse caldo come il tepore del sole
che fosse il vento affinche’ penetrasse
ovunque
Vorrei che fosse un fiore nel deserto affinche’
vivesse anche prive delle sostanze vitali
Vorrei essere in te, per essere amata.
– 04/02/2017
pier mario fasanotti
POESIA: Decenza
Le stesse azioni di noia,
quasi ogni giorno.
Allora lancia discretissimi lamenti
a (ormai )pochi amici,
che sono sempre altrove.
E fa rotolare le pietre luride
su cui inciampa da decenni,
o dipana il gomitolo oscuro
che crede suo,
ma non è più tanto sicuro,
senza accertarsi se dentro
ci sia un nucleo
di minima decenza.
– 04/02/2017
Svitlana Halaburda
POESIA: Un giorno
che muore
Sotto i tuoi occhi.
Onoralo.
La battaglia
finisce
senza nessun vincitore.
Gli eroi
banditi
dal popolo cieco.
Le bandiere
sbiadite
nell’oblio
del secolo.
E oggi
è un triste
continuo
di un ieri
razzista.
E tutti
si amano
in un domani
che
non esiste.
– 04/02/2017
TERESA CUTRUFELLO
POESIA: E LE MEMBRA SUPPLICAVANO CIBO
IL CUORE PIANGEVA,
LA PAZZIA NASCEVA;
GLI OCCHI CHIEDEVANO AIUTO.
E LE MEMBRA SUPPLICAVANO ACQUA;
LA BOCCA ERA UN FIORE SECCO,
LE BRACCIA STELI SENZA FORZA
I PIEDI RADICI ASCIUTTE.
E LE MEMBRA SUPPLICAVANO LIBERTA’
MA LA LIBERTA’ NON FU
LA VITA NON FU,
NON FU NULLA
SOLO DOLORE E MORTE.
– 04/02/2017
Alba sunshine Bettoschi ratti
POESIA: Riemergo a fatica
dal bozzolo di consuetudini vischiose
In cui sono cresciuta,
A stento domino
il vibrare imperfetto delle mie ali troppo corte
Troppo giovani, troppo inadatte
Al turbinio crescente del divenire.
Accolgo questa metamorfosi
Come un inverno precoce,
un rapido intenso dondolare sul ciglio ghiacciato di un’assenza,
un tuono.
Ne verrò a capo un giorno, non temo il mio filo nè la mano impietosa che lenta lo tesse .
Oggi però
In balia di questa danza che accelera e cessa senza avvertire, il mio corpo scomposto e immaturo s’arrende.
Con braccia di seta lascio la presa, affondo, chiudo in un soffio la distanza che gela.
Ascolto.
L’ultima torsione lascia spazio al moto fluido del ricordare.
E dormo.
Smettete di cercare.
◦ – 04/02/2017
Vania Galassi
POESIA: NELLA FOSSA DEI SERPENTI
Non rispose la dama nera al tuo richiamo
quel ventotto di marzo.
Ironica e spietata non accetto’una vittima volontaria
Solo lei doveva decidere il momento e l’ora fatale:
Ti chiuse la porta del suo nero palazzo
gettandoti nella fossa dei serpenti
dove trovasti altre donne
a cui aveva rifiutato il sonno estremo dell’oblio.
Dei letti e le membra legate
per contenere la protesta contro la società dei
“sani”
e le sue regole che non ammettono ribellioni.
Non puoi gridare
laggiù nella fossa dei serpenti,
non puoi gridare che sei stanca di odiare,
che il tuo uomo ti ha abbandonata
che non hai il pane
per sfamare le bocche avide dei tuoi figli.
Ma loro ti guariranno:
l’elettroshock cancellerà dalla tua mente
la voglia di un mondo pulito,
la pretesa di valere per quello che sei
e non per quello che hai.
Quando la porta di ferro aprirà i suoi battenti,
non piangerai più perché il mare non è azzurro,
non soffrirai perché il tuo simile non è tuo fratello.
E con il cuore indurito
e un ‘identità nuova
sarai finalmente ricostruita
per essere accolta nella società dei “folli”.
Ma laggiù, nella fossa dei serpenti
si continuerà a piangere e a pagare
finché tutti non avranno superato
l’esame dell’impassibilità e dell’indifferenza
finché tutti i sani non saranno diventati folli. – 04/02/2017
Maria Carla Pellegrini
POESIA: MONOLOGO
Sono un uomo…
forse non un uomo vero
poiché io chiedo
e a volte,
mi raccomando… a Dio
alla mia donna…
che non mi lasci mai.
Sono un uomo…
vivo del mio lavoro
e lo faccio
in silenzio e a testa china
affinchè nessuno
debba dire
che è vano il mio salario.
Do quando mi si chiede
ma preferisco dare “prima”
che qualcuno si prostri
dinnanzi a me
Sono un uomo…
ma mi sono fatto uccello
e tengo sotto le mie ali
i miei amori ed i miei sogni,
è sotto le mie ali
la mia compagna,
prezioso vaso di cristallo fine
che si fa musica
quando la sfioro,
è sotto le mie ali
mio figlio,
brillante grezzo
che la vita forgerà.
Sono un uomo…
ma sono anche un poeta
e nelle notti insonni
scrivo versi d’amore e di dolore
che nessuno legger
un uomo…
un uccello…
un poeta
conosco bene
il dolore d’esser vivo
e nelle notti insonni
certe volte
io…
piango
– 04/02/2017
teresa Napolitano
POESIA: Il vuoto
nn c’è dolcezza nel favo del miele,
nn resta nessun profumo nei fiori del deserto, ma la mia anima e un tempio vuoto. ..
Abbandonato dal Dio dell ‘ amore. .. – 04/02/2017