Annamaria Scopa

POESIA: Muta bambola accarezzavi.
Ho spezzate le dita
mentre raccoglievo
coriandoli di luce
Bambina di marzapane
che ti scioglievi nel pianto
per non gridare
che negli ingranaggi di ruggine
ti illudevi di un volo
che cadevi sulle ali
le scapole fragili
come illusioni.
Il vestito di pizzo a fiori
e quel rossore perso
delle bimbe che ridono
per un dettaglio, tra le cuciture .
Scrivevo
scrivevo il mio nome ,ovunque
per raccontarlo a te .
Così riscattavo il mio silenzio.
Così scrivo adesso
Nei miei sogni di bimba,ancora
mi cerco ,e se ti nascondi io ti trovo
Ladra di mani.
Anna – 18/02/2017

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Francesca Otupacca

POESIA: IO E LEI !

E’ li , che dev’esser nata ,
di certo insieme a me fu’ concepita !
Nel tiepido ventre di mia madre ,
mi tiro’ a sé , via dal fiume di girini ,
pronti a sorpassarmi , che’ lei era gia’ li ad aspettarmi !
Non la vedevo ancora , ma la sentii abbracciarmi !
Combacio’ col suo , il mio primo battito del cuore , suggellando per sempre quell’Amore !
Come preziosi tesori , protetti e difesi ,
da lievi carezze di madre ,
crescemmo insieme per lunghi mesi !
Prodigio tessuto , nello stesso grembo materno , in me , scolpi’ la sua Voce in Eterno !
Mi parlava , del mondo in cui saremmo andate e, nel dolce dondolìo di mia madre , che sottovoce cantava le sue nenie lente , lei m’insegno’ ad amare il sussurro del mare ed il mormorìo delle sue onde !
Nascemmo insieme , dalla stessa sacca embrionale , ma nessuno lo pote’ notare , lei , mi era cresciuta dentro il cuore !
Il mio primo vagìto , fu’ Gioia da lei ispirato , mi disse : ” Urla , e’ il tuo Inno alla Vita ” !
Al seno di mia madre mi aggrappavo , avvertivo la sua presenza ed il suo nettare vitale suggevo , e delle melodiose cantilene mi beavo !
Oggi come allora , come gemelle siamesi , viviamo in Simbiosi !
Lei , riempie di gioia le mie ore vuote ,
terge le lucide lacrime dalle mie gote !
Intinge nei suoi colori , i miei cupi pensieri , li fa riemergera …rosa , non piu’ neri !
Non c’e’ posto dell’Anima in cui non si imprime , non c’e’ angolo del cuore , che non risuoni delle sue rime !
Chiudo gli occhi , apro il cuore e , posso udire la sua Voce piu’ Soave !
Scandiscono i miei giorni , le sue note ,
come su corde di seta di violini e delicate melodie di sfiorar di arpe !
M’inchino al suo parlare , e, se anche tu , vuoi ascoltare , fallo in punta di piedi e senza scarpe !
Udrai la Voce dell’Anima sua che sussurra alla tua , alla mia !
Lei per me e’ … Sua Maesta’ ” LA POESIA ” ! – 18/02/2017

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luca scognamillo

POESIA: Gioia confusa
Gioia felice
Gioia da mille sfumature, ma nessuno mai lo dice.
Perche’ la Gioia di una madre, che vede andar via il suo prode, rincorrendo grandi ambizioni, ditemi voi se gioia o frustrazioni.
E allora diamo cosi per scontato usar una parola dietro a quel significato.
Gioia dico Gioia si proprio Gioia ditemi voi dive ho sbagliato!
– 18/02/2017

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paola pititto

POESIA: vita quasi come una foglia.”eccomi qui,seduta davanti alla mia vita,triste ,delusa,stanca e tremendamente sola.Io e la mia vita,io e i miei ricordi simili a nuvole che inondano il cielo in una giornata di sole.La mia vita foglia al vento trasportata sempre più lontano verso strade sconosciute e consumate da persone che non conoscero’ mai come me stessa…….La mia vita foglia consumata da piogge di lacrime autunnali..foglia vissuta,foglia senza più un ramo,foglia in balia del vento…..
foglia un giorno erbaccia! – 18/02/2017

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daniela bucci

POESIA: ULTIMO ATTO

Ce ne andiamo
silenziosamente
sulle ali del vento
che sibila nomi
di passate genti.
Un breve tempo
accompagna
sommessi chiacchierii
e dopo…
solo silenzio
ad inghiottire
l’essenza della vita
che resta
nel chiarore
di un tramonto
nel gesto ripetuto
di sempre
nel salice ricurvo
di un prato
nell’anima di chi
ci ha AMATO – 18/02/2017

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assunta orefice

POESIA: SOlO BUIO.Solitarie vie dei borghi di citta’.Cala il sipario all’imbrunir su note stanche e malinconiche!Riposa la tromba testimone di inni e crudelta’,di ombre sfavillanti della propria innocenza!Volteggiano i sorrisi della giustizia tra giardini fioriti ed effimere danze!Ora piu’che mai la Notte!!2 – 18/02/2017

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Isabella Serafini

POESIA: Oltre

Racconta,
Hai visto Castel Sant’Angelo, il Gianicolo,
Il giardino degli Aranci, Villa Torlonia , stasera?
Racconta,
Mi hai visto tra la folla variopinta?
Agitavo una mano, ero vestita solo
Di foglie di fico.
Ero lì che spandevo il mio verde
Tra la gente, tutti guardavano me,
Io guardavo te.

Tu oltre,
Racconta,
Cosa c’è lì,
Mi sono seduta dove eri tu, per vedere,
“Ci vogliono occhiali speciali”
Mi ha detto un Signore.

Mi fanno male i piedi per il camminare,
Ma ho gli occhiali,
Mi sono seduta dove eri tu.
C’eri oltre!
Agitavi una mano, mi sorridevi.

Isabella – 18/02/2017

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Mariagiulia Tarquini

POESIA: Un giorno ti incontrai e ti guardai
Ma la mente era altrove lì dove non c’è neanche un fiore.
Pian piano mi avvicinai e con le mani ti toccai ma il nulla accarezzai.
Ma felice mi sentii… Capendo che accanto a me resterai. – 18/02/2017

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Antonino Taverniti

POESIA: Aurora

Sono qui da solo,
contemplo questo cielo silenzioso,
assalito dalla voglia di volare
per perdermi senza ritorno,
tra i perché del suo infinito.
Sono qui da solo,
impaziente nell’attesa fumo l’aria,
mentre l’aurora partorisce
giorni nuovi alla mia vita,
attimi di dimenticanza
di ogni mio singolo tormento,
notte tu che fai da balia
anche al mio ultimo sogno.
Sono qui da solo,
riposo gli occhi stanchi
scrutando questo immenso mare,
specchio di cui non vedo confine,
mentre rifletti l’azzurro
dell’immensità del cielo,
squarciato in due dal volo
di un singolo gabbiano.
Sono qui da solo,
osservo il moto schiumoso delle onde,
perpetuo mare nostalgico in movimento
stordisci ipnotizzando la mia mente,
spandendo nell’aria il tuo profumo,
l’ossigeno che dà vita ai pescatori,
inebriami colmandomi della tua pace,
cancella, annullandola,
la mia razionale essenza,
riprenditi i miei dubbi,
causa dei miei tormenti
ma ridammi indietro
l’Eterna gioia dello stupore,
quel piacere vivo che si impadronisce
di tutti quanti i miei sensi.
– 18/02/2017

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Monica facchini Facchini

POESIA: Un giorno una giovane ragazza si trovo in mondo troppo bello anche le cose che potevano essere più difficili e a volte irraggiungibile per lei nulla le impediva di non provare quella felicità però con il passare del tempo tutto divenne più triste più innafrontabile la vita le volto le spalle quella ragazza non riuscì più a trovare la sua felicità Monica – 18/02/2017

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