salvatore zagra

POESIA: il vento spazza via la frontiera

sopra la scoglira quando viene sera
il vento ti segnala notte chiara
cielo stellato,
la luna è tutto un belvedere
porta fortuna,
rischiara gli occhi di brughiera
senza ipocresia,
è notte vera notte veritiera
intorno a quella grande riviera
piena di coppie tutte prigioniere
dal fascino di luce naturale
del fato che è la natura vera
come il sogno fatto di chimere
ognuno prende il lato accomodante
nascondi il tormento a nuovi sentimenti
dandoci a tutto la vera importanza
senza rischiare i giusti momenti
che il cuore dà sempre importanza
lascia impotenti prima del risveglio
non nasconde gli intrighi un solo instante
perche tutto riflette in quelli instanti
perche l’amore prende donando
protende al sogno il giusto riconoscimento
sai il pensiero è tanto allucinante
finchè lascia un luccichio alla mente
che dona lo spiraglio più intrigante
che stringe il cuore è dilata la mente
fa nascere pensieri più brillanti
mette ha tacere ogni pentimento
cosi’ le idee si fanno più estasianti
conservando le cose
almeno per un millennio
strizzi l’occhio, tiri un sospiro allettante
rubi il momento ,come ad
un semplice brigante
spazzi via la frontiera lo fai da grande
perche la mente tua
ora l’orbita controlla
come un salvagente ci tiene a galla
cosi’ e la sapienza quando la speranza
il sollievo di un sorriso rasserenante
un obliò ai corpi attorcigliati vaganti
mentre l’impeto ti lascia estasiato
riponi l’attenzione tutto torna sereno

– 16/02/2017

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Francesco Fenzi

POESIA: IN PRIMA LINEA

Mi ero preparato bene, anche con la paura che potesse succedere,
non ero solo ma potevo contare solo su i miei anni da perdere.
Le facce degli altri non pianificavano aria solenne,
così mi rifugiai in una preghiera assai pretenziosa, che non avvenne.
Chiesi troppo e troppo fuoco prese confidenza,
non li rivolsi parola, avevo solo urla, tutto apparenza.
Sangue di altri mi sfiorava la pelle color neve invecchiata,
ma fuggire non salvava le mie ossa dalla brigata.
Si avvicinavano, mi hanno visto e sorgo dal terriccio,
mi alzo sulle punte e sparo, ma il loro proiettile era più massiccio.
Ricordo l’ego che avevo nel cadere con onore,
così neppure il tempo di sentir male, caddi come un fiore. – 16/02/2017

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luigina cragnolini

POESIA: IL CUORE DI PAULARO

Eravamo attorno ad un tavolo
si mangiava e si rideva
una bella compagnia
questa sera a casa mia.
E’ passata la paura
di quel fuoco maledetto
ci diam tutti un gran daffare
per poter ricominciare.
E non risparmiam le forze
non ci pesa lavorare
pur con tanta solidariet
tutto nuovo tornerà.
Il paese e il loro cuore
han donato con amore
gente semplice ma buona
gente che sempre lavora.
Quando incontro un paesano
mi saluta cordialmente
e gli porgo la mia mano
e ringrazio vivamente.
e fra tanti volontari
forestali e brava gente
con gli amici tanto cari
resteranno sempre in mente.
Ed un grazie voglio dire
alla gente di Paularo
con l’aiuto e con il cuore
ci han donato tanto amore
Cragnolini Luigina – 16/02/2017

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ermelinda palmisano

POESIA: Un grazie in paradiso

Correvo ero libera ,
avevo lasciato tutto,
il ragazzo
il lavoro,
arrivai in un viale con alberi ,
c era la ragazza che salutava ,
ogni volta puntava i suoi occhi su di me,
vidi la panchina venir contro me ,
“vai via di qui,non è il tuo posto “
Non so cosa vide nel viso
,fece domande
mai fatte da nessuno
ed io rispondevo
non disse nulla
sentii la sua mano nella mia
il suo ragazzo
la notte è il giorno
lei il sole
attese che entrai nel portone
la rividi anni dopo
ed era bella è nei suoi occhi
color ossidiana
al sole erano d argento
l unica cosa che ricordo
“sei viva!” “anche te!”
“un grazie!” per cosa!”
“viziata come sempre”
Salii sul tram e alzai la mano
Sono passati 28 anni
“grazie!”

– 16/02/2017

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Enza Paciullo

POESIA:
La fantasia
Con la fantasia tutti i miei desideri potrò realizzare
E l’autostima aumentare
E quello che voglio
Potrò fare

Niente potrà essermi negato o dato
Con essa viaggiarò
E tutti i miei sogni sbagliati
Realizzerò

Con essa un mondo migliore troverò e la mia anima infantile nascosta riprenderò

La tristezza con la fantasia sconfiggerò
E la forza di arrivare al traguardo avrò
Niente e nessuno mi ostacoler
Perché la fantasia immaginare e realizzare nuove e splendide idee mi aiuter
E un capolavoro uscirà – 16/02/2017

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alessandro marietti

POESIA: MUSICANTE/IMBRATTATELE

Ci scoprono quei raggi della luna
La notte ci sussurra nelle orecchie,
Se vuole far le carte resta sola,
E gli altri raggi fanno atmosfera.
Si scoprono distanze come soli,
Pianeti che si lasciano esplorare
La luce arriva e corre più veloce
Di ogni fottutissima distanza.
Ehi, se parli con la notte come ai fiori,
Non cresceranno limpide intenzioni,
La tenebra che scalda ci consola
Mi accorgo che è arrivata la mattina.
Una pittrice insieme a un cantautore,
Un musicante ed una imbrattatele,
Le stelle che ci fanno naufragare
Si scorgono quando la luna piove.
Le partenze brucianti non chiamano foille,
Ma cicatrici e bolle nei desideri,
Per la legge di Murphy vorrei star qui
Ma ho già preso un biglietto e non ritorno più…
E non ti vedo più…
Vorrei che fossi qui
– 16/02/2017

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Gianmarco Frascaroli

POESIA: Da tanti anni non sognavo,
da tanto anni non pensavo più
di cambiar il fondo del viver mio;

perché il sole che spunta e la notte che cade
sono sempre uguali e il giorno
che volevo far mio, non è mio.

Quel giorno non è mai stato mio
E quello che era mio mi fu rubato.

Ora ricomincio a sognare ancora
Perché voglio che il sole mio
Sia un altro e che le notti mie
Siano di nuovo piene di luce.

Già voglio sognare con te
Che non conosco ancora,
e voglio vivere con te
che non scorgo ancora.

Ma è dunque nato il mio nuovo giorno?
Se non nascerà mai, meglio morire.
– 16/02/2017

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rossana renaldo

POESIA: Mi sono girata e ti ho visto.
Sedevi in silenzio guardando lontano.
Sono rimasta ad osservarti rapita
chiedendomi dove andasse il tuo pensiero.
Ho ricordato abbracci e sorrisi.
Ho ricordato momenti d’amore.
Lentamente sono tornata sul viale e senza rumore
ho ripreso il mio giorno.

– 16/02/2017

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Francesca Medde

POESIA:

Parole Nuove.

Persa nel tepore dei miei guanti,
sei unicamente tu nei pregi e nei difetti ti riconoscerei fra tanti.

Un giorno, un’ora o mille anni ancora,
il tuo respiro sul mio cancella ogni dolore provato fino ad ora.

Ti voglio vivere, mi osservi ridere,
guardandoti io rinasco dentro,
riflettendo nei tuoi occhi il Sole che nell’universo dei pensieri miei ha trovato un centro.

Lascia che questo nuovo tempo inizi,
portando via la solitudine con i suoi vizi.

E se in un giorno lungo o storto,
ti vedrò chiudere gli occhi smarrendoti assorto,
silenziosamente la tua mano stringerò,
con coraggio la mia forza ti darò.

Fonte nel deserto, premio alla fine di un percorso duro e lento,
lotterò,
anche se distanti fino a che non mi sentirai in nome tuo canterò.

E se qualche volta mi sentirai tremare, non scappare,
abbracciami, mentre i miei demoni tento di domare.

Accettiamoci così, luce e ombra, fortuna e sventura,
con ogni cicatrice sul cuore e sulla pelle,
baciami, in questa notte profusa di stelle,
con il tuo cuore fammi sentire sicura.
E piano piano svanirà ogni paura, e piano piano svanirà ogni paura.
– 16/02/2017

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Matteo Bonazza

POESIA: Stupidi dettagli, stupidi!
Stupivano soltanto
quando eravamo giovani di sapere,
al riparo
dei sapori insipidi
del sordido sole.
Quando finirò
di stare
per finire
allora sì che avrò tempo.
Tutto il tempo
per vedere
che non puoi sprecare
ciò che non controlli.
Non è la prima volta che è inverno
eppure il gelo mi ha seccato le parole.
– 16/02/2017

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