fabiana marasca

POESIA: 28 GENNAIO

Mi sveglio…
guardo le luci della strada
sento il tuo respiro
una carezza sulla mia pancia
mi sento felice nelle tue braccia
ci amiamo in silenzio
le luci dell’alba illuminano la stanza
sono le cinque …
e tu sei dentro al mio cuore
ascolto il tuo battito
sento il tuo calore
mi lascio trasportare dal tuo ritmo
che lento e dolce mi accompagna
ad una nuova giornata
il freddo del mattino mi accoglie…
e io… felice. – 15/02/2017

Please follow and like us:

Maria Tomasi

POESIA: Ricami d ‘inverno

Sono ricamati I rami antichi dell’acacia.
Imbottito e rigonfio il comignolo.
Riposa il pomeriggio silenzioso
trapuntato di bianco e cesellato di preziosi ricami.
Taciturna è la panchina nella grande aiuola in attesa della chiassosa estate.
Velati arbusti respiran il freddo di febbraio
imprigionati da finissime ragnatele di neve.
Merletti mostran superbi I meleti nella campagna muta d ‘inverno.
È lo spirito della stagione invernale che aleggia indifferente nella via.
Distende gli animi accarezzando lievemente il paesaggio in farfalle di neve.
È calato il mantello ricamato e lucente.
Ed io respiro l ‘immensita.

5 febbraio 2017 – 15/02/2017

Please follow and like us:

EMANUELA MARIA ROSARIA MARZO

POESIA: LA MIA BAMBINA (A MIA MADRE)

“Va tutto bene!”…
Questo
è quel che avrei voluto sentire,
Questo
e nulla più!
Come quando ero piccina
e a rasserenarmi bastava il suono tenero
della tua voce allegra:
“Va tutto bene!”…
Ora son solo io
che devo dirlo a te,
sforzandomi fino allo spasmo
di fartelo credere
e di convincermene anch’io:
“Va tutto bene!”…
Scricciolo tu,
io mollichina, la tua piccolina:
la mia bambina!
Perché,
noi lo sappiamo,
ci son parole che non si possono dire…
Io e te,
una cosa sola:
tu, Aina della mia Anima,
io, carne delle tue carni…
Dunque taciamo!
Ma il silenzio?
E’ ancor più tagliente,
lega e annoda
la gola e il cuore,
facendoli gocciolare di lacrime
di pura angoscia…
Bambina mia, “Va tutto bene!”.
Ora fate tutti silenzio:
lei s’è addormentata!
Adesso non ci disturbate
e lasciateci finalmente sole,
perché duri per sempre
quest’ultimo abbraccio,
perché io
possa ancora respirare
il suo ultimo respiro
e ogni stilla del suo odore
ch’è profumo di buono,
essenza di mamma,
aroma della mia bambina!

– 15/02/2017

Please follow and like us:

margherita toti

POESIA: Bugiardi e Bugiardini.

Bugiardi e Bugiardini
sempre a caccia di quattrini
iva e tasse a piu’ non posso
siam ridotti proprio all’osso.
lo straniero e’ tutelato
l’Italiano salassato,
chi governa si e’ arricchito
senza alzare neanche un dito,
mentre il Popolo sgobbone
fruga e cerca nel bidone.
Siam sfruttati,siam finiti,
mille volte raggirati,
da un governo di oppressori
sempre a caccia di tesori.
O Bugiardi e Bugiardini
i tesori son finiti,
tutti a voi li abbiamo dati,
ormai siamo dissanguati .
Caro Popolo Italiano
una volta eri Sovrano,
ora solo pagatore per volere del signore.
La tua spesa per campare
e’ ridotta alla meta’:
latte e pane fatto a fette
da gustare (piano,piano)
con contorno di bollette. – 15/02/2017

Please follow and like us:

Ignazio Niedda

POESIA: Morire, ritrovarsi a ritroso, volti e luoghi perduti,come sogno,soppravivo,tra le nuvole colorate D,’amore,uscirne vivo dal lento fluire della notte. Verbania 2009. – 15/02/2017

Please follow and like us:

MONIA VITALI

POESIA:
Il punto di non ritorno, si dice spesso, ma che luogo è , che sindrome psicologica comporta e che situazione parallela lo determina nessuno lo ha ancora specificato è un luogo piuttosto arcano e astratto evanescente ed indefinito.
Se volessi divertirmi a buttare giù una statistica sono convinta che si arriverebbe a due essenziali conclusioni opposte l’una all’altra delimitate entrambe da un apice che potrebbe essere il punto di partenza, anzi lo stesso punto di partenza per entrambe dal quale si sviluppa l’una o l’altra casistica …..
Semplicisticamente il punto di non ritorno potrebbe essere identificato con il raggiungimento della massima serenità spirituale, il momento di massima soddisfazione, la gioia assoluta, il paradiso o all’opposto il momento di assoluto nichilismo personale, depressione acuta, insoddisfazione, l’inferno in ogni caso però si parte da una situazione statica “normale”, dalla quale gli eventi fanno sì che si giunga ad una o all’altra delle ipotesi.
In conclusione posso dire di essere arrivata al mio punto di non ritorno, il punto in cui quando chiudo gli occhi la notte spesso mi auguro di non riaprirli l’indomani, il punto in cui tutto intorno è buio e io sono una bimba piccola che è terrorizzata dall’oscurità.
Sono paralizzata in questo vascello pirata disperso nell’oceano atlantico in una notte di tempesta, anche i pirati hanno abbandonato la nave con l’ostaggio a bordo, l’ostaggio non era così importante anzi era inutile uno sbaglio della natura …. uno sbaglio che non si riesce a rimediare …
E’ banale, è stupido ma è così che mi sento, un errore, un mostruoso errore che genera solo problemi e sofferenze intorno a se; chiunque entra in contatto con la vedova nera non incontra altro che sventure, problemi è come se fossi maledetta e qualunque cosa tocchi contrae in forme diverse questa oscura maledizione!!!
L’astruso quesito è: non posso o non voglio trovare l’antidoto a questa forma di infezione???!!! Forse è più facile risultare infetta che perfetta!!! Però quello che di sicuro so è che non voglio che la mia autodistruzione generi la distruzione di altri, purtroppo però l’effetto è concatenato e vorrei che il tutt’intorno mi vedesse del tutto psicotica, folle in modo tale da non realizzare il reale … se non fossi cosciente!!!
Si può essere più folli della follia stessa??? Solo i pazzi riescono a raggiungere l’apice della pienezza spirituale e materiale senza pensare, soffrire né far soffrire per loro tutto è semplice, bello, limpido e maledettamente perfetto … … solo i pazzi sanno amare e farsi amare, essere felici e rendere felici, raggiungere la massima pienezza della semplicità e semplificare il contorno a chi sta loro intorno … … sono solo PAZZI e tutto è spiegato !!!

Monia Vitali xoxoo

– 14/02/2017

Please follow and like us:

Valentina D’Alessandro

POESIA: PARADISO

Entrare nella luce ,
calore e abbaglio.
Ove l’anima culla senza gravità,
spirito vagante senza incontrare angoli .
La via di attesa ,la via della pace,la via dell infinito .
Si chiese al primo Angelo il suo nome ,
si chiese ad ogni stella dove si stava fluttuanti,
si chiese ad ogni fiore che stagione fosse,
si chiese al raggio di sole se la notte fosse arrivata,
si chiese ad ogni anima incontrata quale peccato nella vita in carne .
il tempo passava ,mentre in quel
momento si stava conoscendo ogni
elemento del Paradiso .
– 14/02/2017

Please follow and like us:

Leonardo Laudisa

POESIA: Sguaino la penna ed il mio polso si dissesta,
scelgo un foglio bianco ed il mio braccio si spezza e scheggia.
L’inchiostro tinge la carta mentre il mio daimon soffoca e rigetta l’autentica bruttura di me stesso,
che per uccidermi,
mi fissa.

Allo scritto non mento e la verità mi fracassa. – 14/02/2017

Please follow and like us:

Lucrezia Stefanoni

POESIA: 6914…
Una cifra con tanti numeri….
Che vissuti….
Boh!
Non so più nemmeno se dire
tanti o pochi….
Numeri…. Sono solo numeri….
Sono giorni di un orologio lento…
6914 giorni sono…
19 anni!
Tanti vero?
Indubbiamente
un immenso tempo vuoto…
per chi li ha vissuti
lontano da te… IO! – 14/02/2017

Please follow and like us: