POESIA: Pensare è sofferenza
Un dì, se non valicherai il confine, mi ritroverai qui,
nel medesimo luogo vacuo.
Ma cosa dico, mai mi hai inseguito.
O forse sì, ma in circostanze ben differenti.
Indubbiamente fuggirai.
Ma non sarà un’uscita come le altre.
Mi lascerai qui seduto,
alla tua destra,
immerso in un mare di inquietudine e di angoscia,
a pensare cosa mi riserverà il futuro.
E, tra una goccia ed un’altra,
concretizzerò che mai fiorì qualcosa di grande tra noi,
mai ci fu una singola amorevolezza,
un piccolo cenno d’affetto,
qualcosa che potesse legare in qualche modo i nostri temperamenti.
Tutto questo, nondimeno,
non servirà a commutare il mio stato,
perché io muoio nel vederti trasportare da quel vecchio,
dall’animo efferato,
entusiasta dei nuovi, scarsi spiccioli
che conserverà nelle sue viscere,
senza porsi il minimo problema sul mio supplizio. – 14/02/2017
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