Gabriele Vannucchi

POESIA: Sulla spiggia- E’ il tronco di un albero morto
cullato dall’onde alla riva.
Coperto di alghe e conchiglie
strappato dal fulmine ai monti.
Un tronco ormai senza vita
Quel tronco non serve più a niente.
Lo gurda , la gente.
Qualcuno lo spinge di nuovo nell’acqua.
Il mare comunque lo culla
seppure non serva più a nulla.
– 09/02/2017

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antonietta lisco

POESIA: Mi sento di appartenere
si appartengo
Mente Cuore Anima
Ma nell’appartenere sbaglio
Sbaglio nelle emozioni
Nelle parole
Nelle azioni
Devo essere più attenta
Più forte
Meno istintiva
Mia caratteristica
A chi appartengo chiedo perdono
Per i miei sbagli
Sarò più accorta
Sarò speciale. Pet te. Mia – 09/02/2017

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Croce Costanza

POESIA: U B I S U N T di Croce Costanza

UBI SUNT? Dove sono?
Sulla luna …
Ove tutto si raduna
Ciò che si perde sulla terra
Sulla luna vaga ed erra

UBI SUNT? Dove sono?
Sulla luna
specchio della mia debolezza
di ogni mio desiderio
che mi dà tristezza
e come brezza
mi bagna
di acqua che ristagna
mi congela
mentre la mia vita anela
verso occasioni mai colte
mai raccolte
sentimenti senza svolte
sono le mie voglie sepolte
i movimenti sempre assenti
impotenti
o distanti
con riflessi contrastanti.

UBI SUNT? Dove sono?
Sulla luna…
Ove tutto si raduna
Ciò che si perde sulla terra
Sulla luna vaga ed erra
Sono la luna
quando si nasconde
come le mie ansie più profonde
sommerso dalle onde
perso sulle sponde
o sulla riva
alla deriva
della mia vita negata
annegata
nei fondali del mondo
sprofondo
in abissi senza fondo

UBI SUNT? Dove sono?
Sulla luna…
Ove tutto si raduna
Ciò che si perde sulla terra
Sulla luna vaga ed erra
Sono la luna
quando guardo la notte
il buio della mia sorte
i ricordi della morte
dei respiri interrotti
dei fiati spezzati che si sono allontanati
liberati
o forse rinati in mille altre forme evanescenti
e li cerco
non li vedo
sono assenti
o trasparenti

UBI SUNT? Dove sono?
Sulla luna…
Ove tutto si raduna
Ciò che si perde sulla terra
Sulla luna vaga ed erra
Sono la luna
in mezzo al temporale
tutte le volte che sto male
di presagi funesti
di occhi sempre desti
del mio corpo senza posa
del mio corpo che non riposa
e non osa
chiudere gli occhi
lo spavento
coglie ogni più piccolo movimento
lento
ed è tormento
lento
come brividi di freddo
quando il fuoco è spento

UBI SUNT? Dove sono?
Sulla luna…
Ove tutto si raduna
Ciò che si perde sulla terra
Sulla luna vaga ed erra
Sono la luna
quando è piena
offro la mia bellezza
nessuno apprezza
non ricevo una carezza
una mano che mi sfiora
una memoria che mi onora
un cenno di consenso
che dia senso
al mio agire
al mio continuo divenire
alla voglia che mi manca
alla vita che mi stanca
e muoio lentamente
tra l’indifferenza della gente
e vago
cerco un luogo perduto
il posto che non ho mai avuto
un posto dove stare
e potere riposare
e cammino
nulla e niente mi è vicino
sono un neonato senza storia
sono un vecchio senza memoria
come Astolfo cerco il senno
voglio potermi dare un senso
un pensiero a ciò che penso
ma vago ed erro
in quello spazio immenso
UBI SUNT?
Sulla luna
dove tutto si raduna
cerco il senno che ho perduto
non lo trovo
forse
un senno
non l’ho mai avuto.
– 09/02/2017

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Salvatore Saporoso

POESIA: OCCHI NERI
Vedo ancora le sue braccia tese verso di me, nella vana speranza di un ultimo abbraccio e quel bambino dal corpo ormai spento, avea dentro se, lo stesso mio sangue e adesso bagnava la mia terra. Ma se avessi avuto uno soltanto di quei lunghi coltelli, la mia terra si sarebbe dissetata di tutto il loro sangue.
Solo i cavalli sarebbero tornati indietro a dimostrare che quella è la fine di chi tocca il mio popolo.
Io rispettavo tutto, avrei rispettato anche loro, se fossero entrati tendendomi la mano.
Hanno ucciso un popolo che non chiedeva nulla se non quello di vivere libero nelle proprie terre.
Ho visto donne coi loro bambini, morire sotto gli zoccoli dei loro cavalli.
Ed io urlare … urlare impotente, che ancora oggi fra le rocce l’eco si sente.
Hanno ucciso anche me, hanno ucciso il mio corpo, ma un bianco non sa che nel mio c’è anche un’anima, perché lui non l’ha mai avuta.
Ma io sono ancora li, su quelle terre, con archi e frecce.
Hanno ucciso il mio corpo, ma non il mio spirito e non lo faranno mai.
Io ero un grande capo e il mio popolo non meritava di fare questa fine.
Ho fallito e il mio dolore è immenso.
Adesso ho ancora una persona da proteggere, mia mamma.
Un leone contro di lei, perirebbe prima ancora d’aver mostrato i suoi denti.
Solo la Grande Madre può portarla via da me, contro di Lei non posso far niente, ma ogni sera prego che porti prima via me.
Salvatore Saporoso
– 09/02/2017

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Giuseppina Gifuni

POESIA: Di notte

Di notte
Al buio nel mare
Di soppiatto
Senza nessun sciabordio
Tre ippocampi
Ignorando la loro natura
Incontrarono
Tre bellissime
Stelle marine
E fu subito
Amore – 09/02/2017

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GIUSEPPE LOPRESTI

POESIA: SOGNO
Controsole apparivi spumeggiante
oro lucente tra la tua folta chioma
dal vento sulle nude spalle sparsa.
Dal vestito trasparente intravvedevo,
Il tuo seno, i tuoi fianchi ed il tuo corpo
desiderarti non mi sento orco
anelerei di poterti amare.
Inferno e paradiso nel mio cuore che
In petto sbalza e scoppia a granata
Controluce, dischiuse con ardore,
non vedo la tua bocca screpolata
che agavea linfa s’appresta suggiare
Arrivi su di me come una dea,
la testa mia canuta, tu accarezzi,
t’abbassi e mi baci e il tuo sapore
sulla poltrona dal dormicchiare mi desta.
Sparita dalla mia vista o fata sei
Abbracciarti,non potrò come agognata
Siamo uomini e non siamo dei
Ora son desto, ti ho solo sognata.

– 09/02/2017

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Giuseppina Occhiuzzo

POESIA: BUONANOTTE

Passa il tempo ,
passa , e chissà quando ,
mi renderà indietro
ciò che mi ha rubato …
buonanotte alla notte
ai pensieri che volano
ad un affetto
più forte del tempo
buonanotte alle risate
a quelle piccole emozioni
che si porta via
la bruttura della giornata
buonanotte ai sentimenti acerbi
che hanno paura di volare
a quel batticuore
che non ti fa dormire
buonanotte alla pioggia
al suo rumore
a quel ticchettare
contro i vetri della finestra
che mi fa compagnia
mentre il silenzio della casa
dorme già da un pezzo
buonanotte a te
a te che mi regali
un po’ del tuo tempo . . .

– 09/02/2017

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GIAMMY SAX

POESIA:
SFONDI SFUOCATI        DI MARCO GIOVANNI CABONI
(GIAMMY SAX)

GUARDA QUELLA NUBE NERA ORMAI LONTANA
GUARDA QUEL DESERTO APERTO CIRCOSTANTE
GUARDA QUEL RAGAZZO CHE TI STA’ GUARDANDO
SI APRIRA’ DENTRO TE
QUELLO CHE PENSAVI PERSO
DENTRO TE UNA GRAN VOGLIO DI REAGIRE
CHE SOPRIMERA LA VOGLIA DI MORIRE
QUESTA VITA
TI APPARTIENE
NE HAI DIRITTO
TI HA FERITO
TU ALZERAI
L’ ADRENALINA DENTRO ESPLODERA’
QUANDO LA PAURA SI DISSOLVERA’
VOLANO I GABIANI
VERSO IL MARE APERTO
QUELLA BARCA STA’ SALPANDO IL SUO CORAGGIO
SI APRIRA’ DENTRO TE
QUELLO CHE PENSAVI PERSO
QUESTA VITA UN GIORNO FORSE TI DARA’
LA SORPRENDERAI PIAN PIANO
E POI L’ AVRAI
SI QUESTA VITA
TI APPARTIENE
NE HAI DIRITO TI HA FERITO
TU ALZERAI
L’ ADRENALINA DENTRO ESPLODERA’
QUANDO LA PAURA SI DISSOLVERA’
QUESTA E LA BATTAGLIA FORSE PIU DIFFICILE
MA UNA GRANDE  COMBATTENTE  VINCE L IMPOSSIBILE
LA TUA MENTE SARA’ FORTE E’ IRRAGGIUNGIBILE
IL DOLORE CADRA’
QUANDO TU LO AGNIENTERAI

– 09/02/2017

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Daniela D’Angelo

POESIA: E quando mi riuscirÃ
di sentire ancora
battere il mio cuore
e niente più…
..allora saprò che amo.
E starò in silenzio ad ascoltarlo..
…e mi farò prendere per mano….
Amerò. – 09/02/2017

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Paola Meda

POESIA: IO SONO L’ AMORE
Sepolta dall’indifferenza,
soffocata dalla malvagità,
inghiottita dal buio della natura umana,
vago senza una meta,
cerco una scintilla che riaccenda la mia luce
per bruciare tutto il male. – 09/02/2017

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