Mario Russo



POESIA: AQUILONE
L’aquilone di carta velina,variopinto di colori sgargianei, si è rotto.
Tra le mani di questo bimbo piangente è rimasto solo il filo.
Quando lo vedevo correre festoso al tenue vento primaverile , tra il cielo terso e il lancio tra corse impazienti ,di bimbi gioioni.
Ora è adagiato come un morente, come un cadavere in decomposizione, su questo prato che gli fa da giaciglio.
Addio gioco infantile ,allegria anche delle mie giornate spensierate, dove correvo con esso in questa corsa della vita ,
solitario tra questo cielo infinvito. – 02/03/2017

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