Antonio Ricciardi



POESIA: Umani falsi d’autore
Un uomo autentico e un’autentica donna, si incontrano solo nella dimensione dell’anima.
Gli altri, moderni ed umani falsi d’autore, si rincorrono in un labirinto di apparenza e si immortalano nudi su una piatta tela grigia.
Chi sono io per giudicare chi sono i falsi?
É che pensavo a lei, donna, bella, anzi perfettamente dipinta come una Venere sensuale e seminuda, soprattutto seminuda e con difetti celati dal bagliore delle luci nelle notti brave o tra gli specchi.
Corpo facile da toccare, come se non avesse anima si lasciava prendere per paura di perdere la sua giovinezza.
Incomprensibile per scelta e inevitabilmente incompresa eppure era arrabbiata per questo.
Assurdo no?
Come se tutto quel vagare nell’incompiutezza potesse avere un risultato diverso.
Eppure lei lamentava l’incapacità dell’ uomo nel comprendere ciò che lei stessa nascondeva.
Usava la sua bellezza, per conquistare occhi, labbra e l’ossessione degli uomini che non sembrava neanche desiderare.
La verità è che era semplicemente sola e impaurita da se stessa.
Non sapeva o forse non accettava, che nessun uomo si innamora di un ritratto che seppur ben dipinto, rimane riposto nella dimensione di una tela.
Un uomo, un vero uomo può provare desiderio, ma supera tutto, anche la gelosia e l’ossessione del possesso. Questi sentimenti perversi, vivono solo nel cuore degli uomini privi di contenuto.
Un uomo non insegue tra tanti, ma anzi cerca l’incontro nel vuoto.
Perché una donna, non è mai una conquista e se vuole andare, che vada, non è certo la competizione che terrà un vero uomo legato ad una donna. La fedeltà d’animo, quella si.
Non vince chi fugge, vince chi si tiene stretto.
Un uomo vero, accetta solo autentici incontri nel rumoroso vuoto che circonda solo anime elette.
– 13/03/2017

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