Eva Loli

POESIA: LEI… LA DONNA…

“Lei… La Donna…
Era pura emozione,
ammaliava la vista
con il suo pancione.
Portava nel suo grembo
una dolce creatura,
che di venire al mondo
aveva ormai molta premura.
Lei… La Donna…
con le gambe divaricate,
se ne stava lì, seduta,
con un’amica
a scambiar qualche battuta.
Il suo candido fiore,
come una fresca rosa,
di sé faceva bella mostra,
e all’invisibile spettatore,
qual io ero,
pareva di star sopra una giostra,
poiché tanto girava la sua testa,
da non capire se Lei… La Donna,
era dormiente oppure desta.
Come un bellissimo bocciolo di rosa
la sua femminilità si stava aprendo,
una nuova vita alla luce
si stava introducendo.
Lei… La donna…
Con un urlo lacerò il silenzio,
come fontane, le acque
sgorgarono dalla sua rosa,
era dunque giunto il momento,
un nuovo miracolo si stava compiendo,
era l’Amore che aveva vinto il tempo.”
– 20/03/2017

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Lucrezia Lombardo

POESIA: Il volo dei corvi

Non ho esperienze
Da raccontare
Che nette si staglino nella mente
O sul selciato del mio corpo
Disteso sotto al verde del cielo.

La terra degli dei splende
E spande il suo rigore antico
Per i sobborghi delle tristi metropoli
In cui s’aggirano spettri dalle umane sembianze.

Nostalgie di inverni
Dimenticati,
Perché il colore ed il sapore
Di quelle notti è di carne
E appartenenza.

Corpo di donna con ali d’aquila-
Questo io sono.
La rosa splendente che con le sue spine
Mi punse il cuore
Attende d’esser donata
All’amore.

Tutt’intono tace il mistero della vita
E mi siedo sulle sue ginocchia,
su cui s’acquietano gli interrogativi.

Oggi ho ammirato uno stormo di corvi
Levarsi sulla campagna della mia infanzia
Come a dirmi che era un addio.

– 20/03/2017

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Filippo Crudele

POESIA:
Fiordaliso

Con la testa sfioravo
bionde spighe di grano,
quando tra loro con vanto,
coglievo quel fiore sfrangiato,
azzurro turchino,
che non ho più scordato.
Innamorato l’ho colto
e fu galeotto.
Come la spiga dà il grano,
quel fiore mi ha dato l’amore.
Il pane dal grano,
la vita dall’amore,
senza di loro
s’inaridisce e si muore.
D’amore si nasce,
si cresce, gioisce, si soffre…
e si muore.
Un chicco marcisce,
germoglia, poi cresce e fiorisce.
Spiga ancora l’amore
e tra le méssi quel fiore.

Filippo Crudele
– 20/03/2017

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Sara Di Lella

POESIA: I suoi occhi assassini mi fanno a pezzettini,la sua bocca così grossa mi fà pensare a una fragola rossa,il suo fisico da sballo mi porta allo sbaraglo il suo carattere poco virile mi apre un mondo allegro e gentile.Le sue attenzioni mi riempiono di tentazioni.La sua voce è potente che il mio cuore quando la sente batte fortemente,il suo viso è come un raggio intenso che m’illumina d’immenso amore. – 20/03/2017

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Stefania Angelini

POESIA: La Vita è una cosa meravigliosa
Quando pensi all’Amore, a una donna,
a un bimbo, a un animale, a un fiore,
alle piante, all’universo…
l’animo ragiona con il nostro Amore
come una medicina miracolosa
che sana tutto quello
che di più brutto c’è.
Ma basta un giorno di vento, di pioggia
che la giostra della vita ci fa pensare
a quanta gente non ha amore…
allora anche se quella giostra gira
molto lentamente, perché la carica come se
stesse finendo, farà fermare la vita.
Quella vita che bisogna subito caricare
con tanta fretta perché se la ricarichi
si rimette in moto l’Amore.
Quell’Amore che non si deve mai fermare
perché meraviglioso.

Stefania Angelini
15-01-2016 – 20/03/2017

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MARIA BRACCIO

POESIA: PECCATI

Gocce di pioggia conterò
sui gradini di diroccate chiese
come fossero comandamenti
M’inzupperò di pentimento
inutile e allagherò i confessionali
col diluvio dei miei peccati
M’asciugherò agli altari
purificandomi in comunione
e preghiere di salvezza
in pozzanghere di perdizione
già pronta a rotolarmi
obliandomi nel nuovo temporale – 20/03/2017

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Marco Lauretig

POESIA: GABRIEL

Ricordo il tuo primo vagito,il tuo primo suono per dirmi sono arrivato.
Quel giorno tutto è cambiato.
Quell’urlo che uscì dalla tua piccola bocca,cambiò per sempre la mia vita.
La mia emozione era immensa,
mi sentì l’uomo più importante della terra,
guardai le tue piccole mani, perfette..
i tuoi occhi vivi,racchiudevano l’essenza della vita che comincia.
In quel preciso momento ero consapevole che la mia vita appartenesse a te.
Non mi sostituiro’a te sulle scelte che la vita ti costringerà a prendere.
Vorrei essere il tuo faro ,il tuo rifugio,quando nel tuo lungo cammino inciamperai e ti sentirai solo.
Vorrei vedere realizzare i tuoi sogni le tue speranze ed essere ancora li con te quando il tuo cuore sarà pieno di gioia perché ce l’avrai fatta.
Mi hai regalato una nuova vita, che non avrei neanche immaginato di possedere.
L’amore che ho per te è inseparabile come le stelle con il cielo.
È lunica ricchezza che possiedo.

Lauretig Marco – 20/03/2017

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Salvatore Calabrò

POESIA: 27 gennaio,
giorno della memoria

Oggi 27 gennaio 2017 ho trovato un mare
calmo sotto un leggero vento che spingeva
le nuvole lasciando spazio ai raggi
di un sole splendente come raro
d’inverno. A volte succede, ma oggi
è giorno della memoria per non
dimenticare l’orrore dei lager nazisti
che avevano precluso la strada all’amore
affossando i diritti dell’uomo.
Ho guardato il mare, ho guardato
il sole chiudendo gli occhi a tanto
splendore. Ho visto davanti a me figure
in movimento, bianche in volto,
con la testa rasata e un vestito a strisce
bianche e scure. Avevano gli occhi
con lo sguardo fisso lontano. Ho guardato
il biancore pallido del volto di quelle
figure, parevano anime segnate
dalla sofferenza della vita terrena.
Con voce calma dicevano: “Ci avevano
ridotti come larve, avevamo perso
il gusto dei sensi, i nostri occhi vedevano
l’acre fumo dei forni crematori, le nostre
mani erano fredde e magre, le nostre
labbra asciutte e cianotiche, le ossa
spingevano la pelle. Tu ci stai guardando,
odi il rumore del mare, vedi i colori,
senti l’odore della salsedine, noi eravamo
ridotti a larve umane, avevano ucciso
i nostri sensi per far morire la carne
e lo spirito. Viaggiamo nello spazio
e nel tempo per apparire agli uomini
di ogni epoca perché non si dimentichi
l’orrore delle ideologie di morte
e la porta dell’amore sia sempre aperta.

– 20/03/2017

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Massimo Ianni

POESIA: Aspettandola
starai ad aspettarla pensando al passato ma non ti importerà di quel che è stato quanto di ciò a cui hai mancato,una carezza a un figlio a un bacio rimandato,l’aver sprecato tempo e non esserti amato,ma poi che fa,tanto fra poco finirà. – 20/03/2017

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Thomas Amadei

POESIA: (Nessuno)Ha scritto

per te,quello che
nel profondo,il cuore cullava,
le sfumature,attraverso i tuoi occhi,
la sensazione d’amore dalle mani
la melodia attraverso la voce.
Della meraviglia del tempo rubato,
delle sere raccontate attraverso il vento ,
delle notti agitate per il troppo caffè
oppure dalla stanchezza,
dalla paziente attesa e dalle nostre follie.
Un milione di parole nuove imparate durante il viaggio,
Un milione di esperienze imparate nella sosta,
le bolle e i salti nel vuoto,le maschere e i demoni,
le croci e le delizie,i però e l’imparerai .
Le lacrime nascoste con il cuore in gola,
le farfalle nello stomaco,gli occhi a forma di pesce,
la magia dei passi,leggeri e silenziosi,
le parole insicure,la certezza delle idee.
Il caffè del mattino,l’allegria del sorriso,
i vecchi detti popolari e le tradizioni della terra.
La tua anima messa a nudo,la delicatezza delle tue mani,
la verità negli occhi,custoditi come il più prezioso e raro dei sentimenti,
l’amorevole compassione dei gesti,
la umana comprensione nelle parole,
il pizzico di magia segreto nei piatti,il sassolino e il nocino,
le birre lasciate in cantina e le scuse per andarci.
Le tue foto guardate con meraviglia e rispetto.
Gli angoli del tuo mondo che hai mostrato,
i diamanti lanciati in aria per ridere ancora un po’ …
Un milione di ricordi da tenere ancora…per un po’…
Il volo si è spezzato,la farfalla ha iniziato un nuovo volo,
la rosa ha ripreso il suo profumo,il piccolo scribacchino
diventa uomo…

Dedicata…
“E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia.”
(Cit.Blade Runner)

19-01-2017
Thomas Amadei
– 20/03/2017

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