POESIA: Dolce e profonda è l’acqua dello stagno
in cui mi immergo per rigenerare le energie.
Come una rana
mi copro di fango
e dormo.
Sopra di me
il suono della lieve corrente
ed improvvise e musicali
le risate dei pesci.
Dormo e sogno
nella rassicurante consapevolezza che,
quando riemergerò,
sarò splendida nella mia nuova pelle. – 14/03/2017
Mese: marzo 2017
silvia Gianfale
POESIA: Aspettano
Passato
Malato….
Sperano
Ritorni….
Vostro
Lavoro
Farlo
non ci casco
felice sono
e me la rido……
Parlando
Con loro…..
– 14/03/2017
lisa zurla
POESIA: Le nuvole in argini sfollati di cielo ottenebrano le zolle di racconti, parole in sfere blu, dardeggianti profili prospettici nelle voci che fanno ruotare il cilindro di terra eterea e i giocattoli stilizzati, di Hansel e Gretel – 13/03/2017
Michele Zizzari
POESIA: Mare mio, Mare Nostro, Signori dei Mari…
dato che gli uomini se ne sbattono i coglioni, prego voi
che siate il Fato, il Dio Unico, Nettuno o Poseidone non importa:
Non affondate le carrette, queste imbarcazioni di fortuna
i gommoni, senza benzina, senza motore
Non affogate questi (nuovi) sventurati naviganti…
sono senza remo, senza averi
senza viveri e senz’armi…
Non giungono dal mar per assalir le rocche
Non sono eserciti in vena di conquiste, non sono flotte
Saranno quelli che ci serviranno la pizza, le rose e i calzini
i fazzoletti, i foulard, gli ombrelli, le collane e gli accendini…
Non v’accanite di burrasca oltre misura, sono disperati
marinai, senza timone…
che a caso, all’incirca, al buio, chi sa come, seguono una rotta
forse, una stella, un lumicino di speranza in fondo alla notte…
Non hanno capitano che li comandi e guidi nel periglio,
ma uno scafista senza onore che li abbandonerà al primo scoglio (o intoppo)
che non esiterà a buttarli in acqua come prove di reato…
Non agitate i venti, l’onde, le correnti
le loro braccia esauste, forse, non avranno forza…
Ѐ già tanto che non li abbia consumati il sole, il sale…
Sono pastori senza più animali, contadini senza più terra,
scacciati dalla siccità , sfollati dalle guerre,
scampati ai genocidi, ai fratricidi
popoli ridotti alla miseria dalla globalizzazione,
diseredati, emarginati, spiantati
cresciuti nelle baraccopoli intorno alle discariche…
Sono nell’acqua (agonizzanti) come pesci fuor d’acqua…
e tra loro donne e bambini sopraffatti dagli sforzi
che non hanno mai visto neppure una vasca da bagno…
Non scuotete il vostro profondo ventre possente
Non li inghiottite, non li abbandonate
agli spazzini del mare, al pescecane…
Saranno quelli che ci faranno il pieno di benzina
che ci puliranno le toilette e il parabrezza all’autogrill,
che prepareranno il bitume per l’asfalto
e che raccoglieranno i pomodori sotto il sole…
Per favore, Dei di misericordia e compassione
almeno voi, visto che gli uomini se ne sbattono i coglioni,
esaudite la preghiera, placate la tempesta, e a onda a onda
accompagnateli alla riva, sani, salvi, vivi…
– 13/03/2017
DEBORa Baldi
POESIA: Viaggio in un estate (1996)
Cielo bianco come neve
Come le notti che ho passato
A guardare quella luna
che una volta mi ha accecato
A guardare quelle stelle
che indicavi con un dito
Ad allagare quel cuscino
che hai tanto alleggerito
A pensare alle parole
Sussurrate con calore…
..a pensare alla perdita
Del mio piccolo grande amore
– 13/03/2017
Stefania Morozzi
POESIA: Corre instancabile il ticchettio
Il rintocco scandisce le ore
che passano lente
La luce illumina fievole il volto
rugoso e aspro che segna il tempo
quel tempo che fu
La luce si spenge
e con lei anche tu. – 13/03/2017
Rita Monachinob
POESIA: Pensavo fosse surreale sperare
Sognare credere di realizzare quel
Qualcosa che ti fa il cuore palpitare
E pure tu sei accanto a me
E sei qui per restare
Come una rosa ogni giorno profumi di piu’ e con te nasce la speranza di sognare.
Se solo potessi accarezzarti sempre
Se solo potessi baciarti sempre
Se solo potessi vederti e viverti per sempre
Assaporato in ogni tua sfaccettatura come solo una mamma può amare l’amore piu’ grande della sua vita…sua figlia!!! – 13/03/2017
Camilla Targa
POESIA: L’AUTOSTRADA
L’autostrada si dipana
lenta ed infinita
sul tragitto di un ritorno
stanco e senza voglia,
lungo rocchetto di filo
che invece di cucire
allontana e strappa via.
Il traffico di rito
si confonde nella nebbia
dilatando il triste tempo
di un addio troppo vicino,
epilogo necessario
dei miei sogni perduti
e della mia malinconia.
– 13/03/2017
moreno matteucci
POESIA: ECHI:I tenui rimbombi dellla cupa campana/ echeggiano nella valle montana/ a ricordare ai paesani tutti/ le giovini leve e i maturi frutti/ che a uno a uno nascono muoiono/ come grevi pensieri che nella mente/ ardono passando e lasciando come filanti stelle/ un pizzico di allegria/ un pizzico di nostalgia/ e come girasoli al vento/ un rimpianto in un momento/ ecco, l’amore eterno che ti dono/ le mie attenzioni i miei dolori/ sono come un fiume in piena/ che trascina verso il mare/ tutti gli echi della cupa campana: – 13/03/2017
Eleonora Gurrieri
POESIA: Ti guardo
E non mi stanco mai
Tu sorridi
Senza neppure un dente
Eppure hai il sorriso piu bello del mondo
La tua tenerezza
Mi scioglie
Non ho tempo per me
Ma mi sento libera da quando ti ho con me:
Figlio mio – 13/03/2017