POESIA: AMORE ti invoco… fatti trovare…
ho troppo bisogno d’amare!
di un amore grande che ci copra
di un amore caldo che ci sciolga
di un amore che rida con noi, con gli alberi, le rose, l’erba, i gatti, gli asini, le aquile, i fiumi, i mari, il sole, la luna.. – 08/03/2017
Mese: marzo 2017
Marco Muratori
POESIA: Per il tuo cuore rosso
Per il tuo cuore rosso basta il tuo sorriso
Per la tua libertà,bastano le ali
Dalla tua bocca arriveranno solo sospiri
Ciò che stava sulla tua anima
È in te l’illusione di ogni giorno
Giungi come l’acqua sulla tua pelle,
Scavi l’orizzonte con le tue mani
Eternamente in azzurro come l’acqua
Splendi come il sole
Come i girasoli, come fiori,come rose
Come quelli, sei bellissima
È di colpo ti lascia andare, come una vita spezzata
Accogliente come la luce
Io, mi sono svegliato pensando a te e hai tuoi sorrisi
Ma il vento ha spazzato via ogni ricordo di te. – 08/03/2017
FEDERICO CESAREO
POESIA: Sirena dello scoglio
Un giorno per distrarmi camminavo
in riva al mare un di’ di Primavera
ero un po triste e solitario andavo
per l’aria frizzantina della sera.
A piedi nudi libera la mente
onde la pace amica pregustare
e dentro mi sentivo stranamente
un grande desiderio di sognare.
E giunto della spiaggia a limitare
la’ dove cominciavano gli scogli
deciso un poco di sostare
m’inerpicai sopra quei sassi spogli.
Il mare li lambiva dolcemente
siccome la carezza di un amante
per poi ritrarsi molto lentamente
a ricomporre un onda che avea infrante.
Un suono ne emetteva il movimento
dell’acqua che si andava e ritornava
un suono che d’amor parea lamento
e il mio desio pian piano liberava.
Sommesso allora accompagnai quel canto
mentre che in petto mi si stringeva il core
e gli occhi s’imperlavano nel pianto
di chi ne fu tradito nell’amore
M’accorsi allor che in sogno rivivevo
un giorno di un passato ormai lontano
quando stretta al mio cuore le dicevo
ti amero’ sempre sussurrando piano.
Quelle parole dolci ed appassionate
che io le donai con vero sentimento
lei le avea perse ed io le ho ritrovate
sotto quei sassi , le avea nascoste il vento. – 08/03/2017
Silvana gAMBINO
POESIA: Nell’ infinito mare d’ amore
dell’ universo circostante, esiste la vita .
Dolci e copiose voglie di letizia !
Gli animi degli esseri supremi….
anelano a liberi spazi dell’ anima .
Vuoti gli occhi, di chi non sente il respiro di Dio….
Duro il cuore, di chi non prova l’ amore di Dio .
Vola libero nel suo essere, l’ animo nobile …..
nel’ infinito puro inalienabile….!
Vortici e tempeste lo invadono….
Ma ecco, che dal cielo infinito
schiere di angeli lo sorreggono .
Luce, pace, speranza e amore
anela nel cuore di chi di Dio si gloria .
E’ sentirai la fonte inesauribile
di antiche certezze .
Guida certa del tuo impervio cammino….
sostando ossequiosamente sui gradini della vita !
Volgi lo sguardo, lì dove imperturbabile….
il turbamento scuote violentemente il cuore !
Lì dove l’ anima del tuo essere pensante….
sostiene un’ involucro di sincronici,
spazi vuoti, collocati insensatamente .
Ed io varco la soglia del mio cuore…….
silenziosamente…..delicatamente…
ondeggiando vertiginosamente….
sul quel ponte, sospeso nel nulla….
che illumina l’ anima – 08/03/2017
Laura Coccoli
POESIA: E il vento si alzò lieve. Danzò in un giro di foglie. Nella mente, i pensieri colorarono gli anni passati. Un’ unica domanda carezzò dolcemente i pensieri e le foglie Senza risposta cadde esanime. Una sola domanda fluttuò lieve. Ancora oggi attende, danzando. – 08/03/2017
FRANCESCA MONOSILIO Francesca
POESIA: L’inconsapevolezza della solitudine ci allontana da ogni vivida percezione di tracollo.
E’ buio ma, d’improvviso ecco, si materializzano quelle piccole luci sconosciute che inebriano le membra di speranza e familiarità.
La percezione della solitudine, riempie l’imbarazzo con acqua salata, svuotando le viscere di quell’acre sapore antico, così tanto appartenuto a giorni mai stati nostri.
Il peso della solitudine ha il volto di un bambino che volge lo sguardo troppo lontano, così da non poter vedere.
La coscienza della solitudine, libera l’uomo da quella brama d’amore e riconoscimento che non conosce pace.
– 08/03/2017
donato stabile
POESIA: la mano nel suo giro
descrive il pane,
nella semplice terra
tutto diventa posizione
di fame,
per essere certi
bisogno morire. – 08/03/2017
Stella Ambrosoni
POESIA: Questo è per te un abbraccio forte forte
Se vuoi piangere
Piangi di gioia
Perché io vivo nella luce
Sorridi va tutto bene
Ricorda tutti i momenti belli passati insieme
Ti prego
Continua ad aiutare il prossimo con il sorriso come facevo io e
Non smettere mai di accarezzare o abbracciare chi soffre
Ama sempre a prescindere da come vieni ricambiato e quando ti senti solo o triste
Cercami tra le stelle
Io riposo li
Mi hai sempre chiesto cosa desideravo
E io
Non ti ho mai chiesto nulla
Ma oggi desidero che mi regali il tuo sorriso
Mi raccomando
Ricordati sempre che da oggi abito nella casa del Signore e credimi
Sto da Dio – 08/03/2017
Gianfranco Domizi
POESIA: IL 29 B di NESSUN “A” *
* Mi ha fatto sempre sorridere che a Bologna esista il 29 B, ma non esistano, almeno attualmente, il 29 o il 29 A. Dal ripetuto cazzeggio sull’argomento con mio figlio, è nata questa poesia
Il 29 B di nessun “A”
traversa piano il centro di Bologna,
qualcuno aspetta il bus e intanto sogna,
qualcuno forse a lungo aspetterà.
Io guido questo mezzo ch’è deserto,
succede sempre all’ora della cena,
qualcosa che somiglia ad una pena
mi chiede di guardare il mare aperto.
Sterzando dolcemente per i viali
è il 29 stesso che mi porta:
via Murri ed a sinistra via degli Orti,
chissà cosa succede per l’Emilia.
Non m’appartiene più la mia famiglia
racchiusa nel suo attico del centro,
ma vivo senza emettere un lamento,
mi sono liberato dei normali.
E guido in piena luce verso Ozzano,
la libertà diventa come un vizio,
non sono stato mai “Fuori Servizio”,
ad Imola mi fermo a far metano.
“Quest’auto dove va?, non l’ho mai visto”, “Si ferma al sexy shop, poi corre al mare”.
Ma che bizzarro autista … si può fare,
è forse come noi un povero cristo.
S’appresta un prete nero con la Bibbia,
un vecchio raggrinzito col bastone,
un cinquantenne fa il simpaticone,
la tipa con le borchie e con la fibbia,
tre giovani che fanno i militari,
un gruppo di ragazze e di ragazzi:
“Andiamocene a Rimini e sticazzi”,
ricordano mio figlio, come tutti.
Poi zingare e due Slavi farabutti,
l’Italia è terra adatta agli sconfitti,
magari sono solo un poco dritti,
e fanno i muratori e i manovali.
L’accavallar di cosce adolescenti
distrae la mia attenzione dalla strada,
c’è una che ricorda l’Incontrada,
in fondo sto guardando lo specchietto.
Ma abbrevio questa forma di diletto,
mi sento tutto il peso dell’età,
è giusto che mi tratti da papà,
son solamente loro gli anni venti.
Si supera Faenza in un baleno,
qualcuno tira fuori anche del vino:
“Amico guidatore, vuoi un panino?”,
qualcuno se la ride e fa lo scemo.
Adesso la lettura della mano,
che gruppo di coglioni e di spostati!,
però si sente il vento dell’Estate,
va ancora il 29 più lontano.
S’arriva sulla spiaggia a mezzanotte,
qualcuno sulla riva si rincorre,
c’è chi si apparta presto a far l’amore,
si stirano gli Slavi l’ossa rotte.
Il sonno troverà tutti leggeri,
è il mare e una ventata di follia,
domani arriverà la Polizia,
o come per Pinocchio i Brigadieri.
Però staremo meglio, se c’è un Dio:
“E’ solo colpa mia”, con un sorriso.
Un giovane mi guarda serio e fisso,
mi dice: “Non sei solo, vengo anch’io”.
Domani è un altro giorno e non ritorno,
ho forse ritrovato anche mio figlio,
lo guardo e già con poco gli somiglio,
è giovane, essenziale, disadorno.
E’ questa una ballata un po’ così,
o forse è una cazzata, tutto qua.
Però qualcuno si ricorder
del 29 A di nessun B.
– 08/03/2017
Angela Sgaramella
POESIA: Per San Valentino
Allorquando t’accorgi
dell’amor suo esser privo
invano cerca l’anima tua
il suo spirito vagante.
Piange il cuor tuo,
grida il suo nome
ma l’angoscia che t’attanaglia
spegne quell’alito,
quel soffio,
quel dolce suono,
che porta il ricordo di te,
amore mio. – 08/03/2017