Luigi Danesi



POESIA: LA MORTE IN CAVA.

Fermate il canto
la morte
ha steso il suo mantello
sulla cava!

il monte non ha retto
l’assalto degli escavatori
ed è crollato.
è rovinato a valle
uccidendo.

Il vitello d’oro
reclama le sue vittime.
l’urlo delle donne
scuote le coscienze
e sommuove gli animi
ancora una volta…
ancora una volta.

Neanche il tempo per bestemmiare…

Scava, dai, scava…

neanche il tempo per godere
da lungi il mare
neanche il tempo per guardare l’alba
che sfiora con le tenere dita
il fronte di marmo della cava
come madre china
che controlla il sono del figlio
dopo aver velata la luce;
neanche il tempo per poggiare le ossa
nella breve visione dell’ultimo tramonto
a ricordo dei figli e della famiglia;
neanche il tempo per fissare
per un attimo
l’occhio sulla prima stella!

Scava, dai, scava
estrai denaro dal monte
per i padroni!

“Da Lorenzo sono ottimi anche i risotti”
starnazzano le signore per i salotti!

Dicono
gli idioti
che eravate pagati molto bene.

Ma io vi chiedo:
chi giocherà ora
coi loro figli?
Chi li farà volare ancora in cielo?
come quando
nei rari attimi di serenit�
li lanciavano
con le forti braccia
in un paradiso
di sorrisi eccitati. – 04/04/2017

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