POESIA: Il DIVORZIO:
La neve azzurra,
sollevata in piccoli vortici
da un vento gelido,
nuvole di pioggia,
grondano d’acqua a catinelle,
si mescolano alle mie lacrime copiose,
sui sogni infranti di bambina,
come specchi frantumati,
in mille pezzi,
presagi di sventura e morte.
Il mondo è pieno di uomini,
che odiano le donne,
sono se stessi,
solo se stordiscono,
colpiscono a morte, la preda,
come il serpente,
allattato al seno.
Non si può vivere così,
nel disprezzo, nichilismo,
indifferenza, mutismo.
Non c’è solitudine,
che possa eguagliare,
quella di un matrimonio,
ormai finito,
una storia d’amore,
ormai al capolinea.
E’ come vivere su un pianeta,
privo di ossigeno, asfittico.
La presenza ostile dell’altro,
infastidisce e ferisce,
allo stesso tempo.
Ci si ritrova, ad essere
due nemici sotto
lo stesso tetto,
amore ed odio,
si mescolano,
in un cocktail avvelenato,
perfino mortale.
La fitta noia si taglia,
con il coltello,
l’altro è solo una pietra,
d’inciampo,
un ostacolo sulla strada,
che fa solo il gioco,
di crudeli nemici,
spietati copioni,
arraffoni, ingrati.
Anche se l’idea di vivere,
da soli, sembra terrorizzante!
Quando si toglie il nome di una persona,
le si toglie il diritto,
di appartenenza familiare,
il diritto di essere un individuo
lo si paragone ad una bestia randagia,
questo fanno gli ex-amanti delusi,
stanchi di attendere anziane spose,
vogliosi di fresche straniere novità.
– 04/04/2017