francesco de stefano



POESIA: Sulla linea dell orizzonte si stagliano la Vacca ed il Toro,figurine iridescenti a questa distanza ma comunque imponenti nella loro forma e sostanza. Isole minori,sconosciute al mondo eppure sfidano da millenni il mare aperto finora vincendo. Un muscolo sotto pelle si contrae involontariamente non dando segno di se se non in superficie,alla vista. Il sole intanto si abbassa sempre più mentre sorgono dentro me immagini oniriche,Achillee,di quelle belle con il mare dentro che ti gonfia il cuore come una vela,io e te sulla spiaggia pervasi dal sole raggianti come il mare su una duna bianca e alta d estate,intrecci di sguardi come radici d acqua con tutte le cellule vive festanti a ringraziare per l attimo presente….Il cuore mi sposta lo sguardo,rimbomba e rimbomba.Vorrei non aspettare niente e non aver paura del futuro,essere primo come un secondo,netto come un grammo,retto come un angolo,semplice come un sospiro ma Il blu incombe tra i mirti sfiorando con il turchese la costa,si fonde con il tuo sguardo di cui mi confonde la serafica acquamarina.Il vento mi accarezza i capelli come una tua delicata mano oramai amorfa,allora alzo gli occhi nel verde acceso dal sole e vi trovo conforto,come fosse una tua parola calma o il tuo sorriso che bagna lo sguardo di un tenero e timido invito. Ritorno alle alghe plasticamente scolpite in morbidi muri dal mare,silente,in tumulto,lo ascolto.. Mi parla di abissi e superfici specchianti,di cristalline oscurità e torbide rive,inghiotte e sputa,nutre e uccide,rivela e nasconde.. Come a volte mi capita di fare sulle tue sponde. Sei un estate procace mentre io a volte mi nascondo nel buio pesto di grotte..presto o tardi anche laggiù un richiamo mi arriva e allora ti cerco per parlarti,raccontarti dei colori del mio mondo,dei contrasti presenti fuori e dentro di me e per sapere di te…invece tu mi trovi per prima e mi dici le parole che avrei voluto dirti….
Sei un onda dentro me e mi percorri in verticale,raggiungendo minimi storici da risacca che mostra lo scheletro del mare ma poi risali come una vertigine altissima e mi innalzi fino a farmi toccare le stelle …. – 18/04/2017

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