marco pistoresi



POESIA: -La guerra- versi di Marco Pistoresi-
Una bocca spalancata e contorta in un urlo straziante,
che le deforma il viso come nel quadro di Munch.
Occhi feroci verso il cielo
quel volto insanguinato di una donna,
fra i i sibili delle bombe della sciagurata Siria;
Nel silenzio inreale
raccoglie solo un pezzo del suo figlio maggiore
tra la polvere e sassi raccoglie un dito
lasciando sparse a terra le spoglie inriconoscibili.
Torna fra le lacrime a testa bassa
nella sua casa, una dimora che non c’è più;
Il suo figlio più piccolo l’aspetta
dentro una casa senza porte e finestre ,
e come tutte le case intorno senza colore
come un vecchio film in bianco e nero,
entra in casa, attraversa stretto corridoio buio
per arrivare alla cuccia ove incontro le viene il suo ultimo amore,
un bambino di 6 anni,
lo abbraccia forte
e già pensa come salvarlo da questo inferno.
Così è arrivata su quel barcone,
guadagnato dopo 4 anni di duro lavoro di fame e di stenti;
lo sa che non va verso il paradiso,
ormai si è sparsa la voce dei morti in mare
e dell’Europa che ti rimanda indietro,
qualsiasi cosa è comunque meglio
e quando in fatti si ritrova andare a fondo
con suoi figlio stretto a se
fra i flutti del mare in tempesta
accetta senza lottare la sua sorte,
è finalmente la pace ritrovata
– 18/04/2017

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