francesco lippo



POESIA: Lo stupore ardeva
come un faro
immezzo la tempesta
e la nebbia fitta il giovane perduto dall’infanzia ferita si aggrappa al suo desiderio di ammazzare la solitudine
La sete e la fame insieme al dolore
E l’infinita tenerezza tra le sue braccia
cadeva mentre il destino viaggiava
Sotto le stelle fredde
la tenerezza lieve
Saliva greve
E lui pazzo di speranza si addormentava ….
Quel ragazzo di strada finalmente piangeva
Piangeva piangeva… per una vita sbagliata e una donna amata e mai avuta .. davanti al pubblico stupito ..guardava attonito… era lei …che scrutava con imbarazzo e curiosit�
I suoi occhi si posarono sulla sua pelle bianca e liscia e i capelli mossi e setosi…cercava di dire qualcosa che facesse effetto…ma l’unico effetto che sortí furono solo fischi, fu un vero fiasco e lo spettacolo finì.. tra la gente delusa e affamata che sfollava, solo lei ferma sotto il palco ad aspettare l’attore che avrebbe cambiato la trama della sua vita, quello sguardo le era penetrato dentro come una lama, nella fitta trama delle sue emozioni e dei suoi sentimenti complicati, aveva finalmente chiarito quel dubbio facendole provare un brivido con il suo sguardo,ma lui privo di coraggio preferì uscir di scena , lasciandola con il cuore in mano e una lascrima sul viso cader fino devastare il suo umore…………….. – 18/04/2017

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