POESIA: Soffio di primavera.
Sospira e ondeggia, da lieve fiato, di vento, piegato,
il garrulo rivo ,e il verde prato,di fiori trapuntato.
Un tremulo ramo, stende sul gonfio, rivolo, fresco,
ombra frondosa ,di rosei grappoli ,di fiori di pesco.
Rifrangon,sull’ onda,riverberi,di fiori assisi ,e odorosi narcisi,
,da scoscesi dirupi, si estendon ,protesi, verso i Campi Elisi.
Si chinan miti ,sull’acque mote;si chinan flessuosi;
braman, di sé persI,chini, suggon, riversi, sui rivi tersi.
Lacinie, vicine all’acque,cuce ,giunchiglia ,arsa, da quella voce;
poi ,invece,esanime ,e truce,vizza,a pelo d’acqua ,al fiume giace.
Cinti di vesti,bei fiordalisi, di glauco cuciti,
rose pompose, dai labbri screziati.
Tenere gemme ,di roride viti , corolle fiorite,
di purpurei papaveri e bianche margherite.
Di sole, il rivo, inonda,tra note di gelsomino,
serpeggia adamantino,il garrulo ruscello,nel tiepido mattino.
Tra antichi ruderi, guizzano come guerrieri,
raggi dell’arco sol ,di luce arcieri.
Di fruscii e versi, nell’aere intesse,una partitura;
crea capolavori,con pennellate sonore, la natura.Massimiliana I. – 19/04/2017
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