Giuseppina Claudia Gaeta

POESIA: La libertÃ
è fame
nel ventre
fame
di spazi aperti
d’amore e passione
Aborre luoghi comuni.
E’ infanzia a caccia di tartarughe
nemici da azzannare;
un triciclo tutto tuoe
obbedienza alla preferita sorella.
se non hai più fame hai dimenticato.
non hai la libertà. – 15/04/2017

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Benedetto Costanzo

POESIA: Un mare profondo trova sempre un silenzio che cerca e trova le idee
Un silenzio che per quanto tale, porta all’indefinibile
Portato da esso, dovetti dire che niente era l’immenso
Da quel momento, l’attimo mi consiglió di avere fiducia in esso
Ma colpito di un ego potente, non vi era spazio per qualcosa di diverso e saccente
Allora intuí che bisognava una scelta
Tra una vita presente e una realtà che di reale non riusciva a dare niente
Un mare mi stava aspettando, nuoteró all’infinito, il silenzio troverò e una risposta mi darò, sceglierò questo é sicuro, adesso però datemi un futuro.

– 15/04/2017

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Giovanni Mazzoni

POESIA:
PENSIERI NELLA NOTTE

Nel buio della mia stanza
fisso davanti a me
un vuoto che sembra infinito,
in esso la mia mente
vaga senza meta.
Come in una giostra
I miei pensieri corrono
si rincorrono
senza raggiungersi mai
per svanire nel buio
così come sono nati.
Ma fra loro
uno
sembra non temere
la valanga degli altri
la sensazione di lei
a poco a poco mi travolge
mi coinvolge
mi trasporta
la vorrei qui accanto a me
ma non c’è.
Il piacere diventa rabbia e tormento
mi rigiro nel letto
forse ti chiamo
per dirti che ti amo
ma tu sei lontana
e non mi senti.
– 15/04/2017

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Michele Zisa

POESIA: L’aria salsa mi stringe la gola
C’è freddo e ho paura.
Dovunque il mio sguardo si volge
Vede solo distese infinite di acqua e di mare.
Solo qualche raro uccello distratto
Mi passa sulla testa a volte.
Piango e mi dispero,
Poi rido come un matto
E tremo come foglia solinga trema.
Il soccorso mi guarda da lungi
Ma cocciuto non vuole arrivare.
Mi manda solo rari messaggi rubati,
Troppo poco per poter sopravvivere.
Lo so il prossimo vento,
La prossima pioggia,
La prossima bufera
Sarà quella che metterà fine a tutti i miei sogni.
Di raggiungere finalmente la riva,
Di trovare la pace agognata,
Solo vana speranza mi resta.
Forse così era scritto, così doveva finire,
Forse non avrei dovuto sognare,
Neanche questo diritto mi era concesso.
La’ dovevo giacere,
La’ nel mio villaggio di fame e di sete,
La’ lontano dove a poco a poco si muore.
– 15/04/2017

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ada ungaro

POESIA: Nel giro di questa giostra le urla degli uomini salgono al cielo. Urla di paura, di eccitazione, di liberazione, urla di solitudine…squarci nel buio. Poi il silenzio…e la mente riposa – 15/04/2017

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adriana rizzi

POESIA: se fossi pittrice
se fossi pittrice, vorrei dipingere, un tramonto, per te, e con occhi sognanti rivolti all infinito traccerei un arcobaleno, dove il mare, si confonde con la terra, oltre l’ orizzonte, respirando il tuo profumo, pian piano, ti cerco, e la mia mente, inizia il viaggio, verso di te,,,,,,, – 14/04/2017

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Catalano Aschale Emanuela

POESIA: Trasversali ed oceaniche pene d amore, infinite e immense crisi esistenziali, roventi rancori intrinsechi d ego…Bisfrattati, fatti a pezzi e divisi in compartimenti stagni in giochi d ombra…Angoscioso avere e mancanza d essere, smarrimento e confusione in questo mondo illusorio. Rassegnati tu che non conosci il giuoco; o prima di venir giù preparati alle incessanti guerriglie alla tua povera mente in questa era brutale….oh! Intorpidiscimi l anima soave creatore d ogni essere vivente, e perquoti i miei sensi, qui ho finito, fatta ragion per cui strappami via da questa scuola infernale che è la vita! (CAE) – 14/04/2017

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Roberto Mura

POESIA: Il mare e la sua terra, mistico e maestosa, con i mirti in fiore e l’ uvetta pronta,
Una carezza alla spina ch’el petalo in caduta ricorda l’infrangersi delle onde, con le sue dune e la sabbia, a confortare il sole e risaltare le margherite.
Un tappeto di trifogli a rassenerare una stanca schiena,
Col pascolo in altura, il silenzio del tempo e la raffinatezza dell’eleganza.
Storia da sempre nascosta e oppressa
Di un popolo del mare che circoscrive l’oltre Mar per il baratto del grano.
La sua signora in abito
Sposa Delle cascate e amante Delle vallate,
Racchiude in sé
Gelosa
Le tradizioni e la sua gente..
Sardegna, intrigo di mistero
Accogliente offre la sua vite e i frutti prorompenti
Il ricordo di chi la lascia el sogno di chi la vive.
Nulla eguale ad essa rispecchia il nostro rispetto,
Dove tutto rimane tale mentre il tempo segna i visi di rughe..
Sardegna, che nel silenzio della notte tra le montagne le stelle coprono come una lieve coltre l’essenza d’una luna che brilla solo per lei..
Sardegna mia col cuore in mano lascio a te la mia vita,
Offrimi la tua terra affinché un fiore possa nascere seppur di lontani posti,
Sardegna mia, io vivo dal pulsare del tuo grido.
Sardegna mia ,
Signora dell’onore.. – 14/04/2017

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