POESIA: UN BEL GESTO
Ne avessi avuto un qualche tornaconto
– questione di soldo
o farti bello con questo e con quello –
ma infine eri beato,
ben sistemato la’ nel cielo azzurro
con lo Spirito e il Padre incastonato
nel corteggio degli angeli cantanti
a goderti il firmamento dall’altura:
che t’importava dell’ultima creatura?
Che ti veniva in tasca? Eri già a posto.
Bel gesto e’ stato il tuo.
Non quelle cose
che dici: “e’ contro il mio interesse”
e invece poi ci lucri di nascosto.
Frustate a strappa pelle
e spine infisse nella fronte
e chiodi arrugginiti nelle ossa,
tutto quel sangue che cola dal Legno
e bagna la tua Madre dolorosa.
E prima quell’angoscia
che ti prende nell’orto degli ulivi,
pensando la tua prova troppo dura.
Perché tu eri un uomo non per finta,
e come un uomo avesti paura.
Potevi voglio dire
mirare lo spettacolo
di nostra umanità come a teatro,
comodo e riposato.
Non t’ e’ sembrato giusto,
e ci hai voluto mettere le mani.
E mi sa che tutto il resto
– dico di quelle storiche vicende
di che son pieni i libri,
le imprese le grandezze e gli eroismi –
non vale Il tuo bel gesto.
Perché non s’era ancora mai sentito
di un Dio che scende dal suo trono
e si fa inchiodare a un legno
per amore dell’uomo.
– 20/04/2017