Stefano Branchetti

POESIA: LA FINE

Vorrei cambiare
la foglia che cade
in giri di vento
giù

ed il suo imminente
tonfo, squarcio, La fine.
Nata dalla morte
gialla, secca
vive e scende
vive e scende.

Ho preso la foglia
prima de La fine,
ma prosciugata
s’ è sbriciolata
nella mia mano.
– 11/04/2017

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serenella vianello

POESIA: Lo sguardo fisso sopra l’acqua mobile scorgo specchietti d’argento tra onde che vengono e vanno,quando non sgretolano l’aria con furia che odora di sesso,parlano con sussurri lievi legando fili di porcellana del mio cuore malato.Eco_ego.Nella memoria ritornano spazi e tempo che sanno di miele e sangue.All’orizzonte navi trasportano lontano la mia anima….partire…restare…Un sorriso ammicca nel velo viola del tramonto,il vento mi sfarfuglia tra i capelli,sono immensamente rapita – 11/04/2017

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Giuliano Paganin

POESIA: RICORDI

Tex, a stento trotterellava,
girando per l’aia dalla mattina alla sera
con una zampa ingessata,
che una brutta caduta
l’aveva provocata.

Era in via di guarigione,
e lo si vedeva dalle bizze
sempre più lievi.

Ti guardava intensamente,
e poi una forte ragliata
mi richiamava che la pausa è terminata.

Correvo in soffitta
a completare i miei compiti,
per far contento Tex,
già laureato in dura lex.

Sto scherzando, amico mio,
e ti stimo per la tua gentilezza:
spesso raccogli una lunga margherita
e la metti tra le tue dita.

Sei generoso, spontaneo, imprevedibile,
e geloso.

Mi guardi!

Aspetti una risposta con ansia,
e pretendi una dolce ricompensa.

Ah, sì! Ho capito.

Pretendi uno zuccherino di canna
per tenerti buono come un cappuccino alla panna.

Giuliano Paganin
– 11/04/2017

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Maria Elena Ramirez Matos

POESIA: Rimase sospesa in attesa colei
che intero e pensiero si fece parola,
Ricorda quel dì che seguí gli altri sei
Riposa paziente nei giorni di scuola
Bastona! si è liberi s’ella si dona
Eterna s’alterna pur fuori di moda
Rinnova le vesti ritaglia la coda

Ma il tempo codardo su templi profani
rimase adagiato tra palmi tra mani
di involucri vivi e concetti malsani

Son sette le rose sul bianco che s’ode
son rosse ma in croce, non basta la lode
E’ un fiore di noce che vince il rumore
S’intende di quella, s’intende d’Amore.

A cerchi i suoi tratti proteggono il blu
e solo se chiedi d’un balzo sei su
Non preme gli spazi che occultano il tuono
poiché necessario si rese il non buono
che fugge col sangue e miseria quel suono. – 11/04/2017

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Andrea Canuti

POESIA: IL VENTO E LA FOGLIA

Arrivò l autunno, la natura prese un colore pastello, così pure le foglie di quelle maestose piante.
Un po alla volta caddero a terra,lasciando i rami nudi dei loro vestiti; tutto era pronto per passare il gelido inverno .
Il cielo divenne grigio ,ed il vento iniziò a soffiare contro tutto,ma lassù sul ramo più maestoso di quelle vertiginose piante, c’era lei ,l ultima fogliolina ancora ben salda al ramo della vita.
Non ne voleva proprio sapere di morire e chiese aiuto al vento di risparmiarla da quella fine orribile,dal pensiero di venire cancellata come le altre.
Minaccioso com’ era ,il vento ebbe compassione di quella fogliolina così tremolante,si avvicinò a lei spiegandole di non avere nessuna paura a lasciare la presa di quel ramo ,perché non era cattivo ,era lì solamente per fare il suo dovere,gli spiegò che l ‘inverno era alle porte e ciò sarebbe stato troppo doloroso sopportare il freddo di tanti rigidi mesi; gli promise che , l anno futuro lei sarebbe nata ancora più bella e splendente e sarebbe ritornato questa volta ad accarezzarla in compagnia di un tiepido sole.
Felice nel sentire queste parole , la fogliolina si lasciò andare;il vento la raccolse e la portò con sé a morire con il suo sogno. – 11/04/2017

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Cristina Cernieri

POESIA: RIFLESSO DI UNA VITA

Stratega di sogni, eremita
in un bosco di illusioni,
passiva spettatrice
della mia commedia affollata di ignari
attori,
rido,
con le mani legate da filo
spinato,
pazzia
vomitata dai miei rimpianti,
dolori di una vita parallela
trascinata da gambe estranee.
Chi c’è dietro quel riflesso.
Vivi ciò che ho costruito, distruggilo
con un soffio,
spezzalo con le dita rotte,
bagnalo con il mio sangue scaduto
e mostrami ciò che ne è rimasto.
Voglio mettermi alla prova.
E rido,
con le mani legate da filo
spinato
e gli occhi bendati da ali
di giovani diavoli dispersi nella mia testa.
Follia,
impulso di gioia,
tolgo ad uno ad uno i pugnali
dalla mia carcassa.
E sono libera.
– 11/04/2017

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Maria Angelica BARRACCO

POESIA: A SPASSO

Guancia
contro guancia strette
avvinte
le tue braccia
al collo
Che gioia!
Portare in braccio
il tuo sorriso
trionfante
d’amore inconsapevole

Andiamo a spasso
ancora! insieme:
tu ignara del domani
ed io
immemore
– 11/04/2017

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francesco D’Ambra

POESIA: Artisti artificiali cavalieri della morte, meccanicita’ del gioco le menti scoppiano, guide nevrotiche rabbiosamente per la fine, la vista diventa sorda l’udito cieco speranza di disperati,fottuti. – 11/04/2017

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Franco Bernardini

POESIA: Frammenti

Cosa può restare
Di un attimo fugace ?
Di briciole d’illusione
ghirlandate a festa ?
di due occhi turchesi
ridenti di gaiezza
a fatica riposti nell’oblio ?
Residui amari
sedimentati in petto.
Tramonto cupo,
Tragico e veritiero.
Dall’irreale sole
da Dulcamara tinto
Quale finto elisir
di nuova giovinezza :
Poco resta al domani,
ma sulle fredde spoglie,
Vestite di tristezza,
fendenti voli
di uccelli migratori
in un’alba serena
radiante d’Amicizia. – 11/04/2017

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ANTONIO SALERNO

POESIA: Promessa

Con tanta gioia ed euforia,
partisti solo in armonia,
di rivederla con il cuore in gola,
e la promessa fu la tua unica prova.
Ma non fu come avevi sognato,
ed il suor cor fu duro e ingrato.
La tua promessa fu mantenuta,
ma lei rimase triste e muta,
senza emozioni, sempre lontana,
la tua promessa divento più vana.
In quella terra bella e lontana.
ti sentisti solo e diventò più vana,
quella promessa lì di restare,
e non riveder più il tuo bel mare.
La tua promessa volò col vento,
e quell’amor diventò ormai spento,
Tu la lasciasti andando via,
pien di tristezza e malinconia,
in quella terra triste lontana.
la tua promessa diventò vana,
di ritornar da quel tuo unico amore,
ma come un riccio si richiuse il tuo cuore.

ANTONIO SALERNO

– 11/04/2017

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