Filippo Cara

POESIA: NEMOTIZIONE

Per antri di divina giovinezza
tra lande di cobalto
muovevano piaceri di saggezza
indenni ad ogni assalto

Carri da guerra andando al suon di tube
solcando fosso e nube
battuti da maestrale
fugando il tuo sorriso dal reale

Vuote le distese
Pozzanghere in giardino
Sono tue pretese

Cadono a pezzi le spire di silenzio
trangugio ancora assenzio
ma sono ciò che sono
odio, compassione, tirannia, perdono

Sbocciati per reazioni di volatili
fetidi e melmosi
riesco a percepirli solo inutili
come per simbiosi

Asfittica l’aurora
Pacato lo sfogliare
Un incubo senz’ora
– 05/04/2017

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achille del giudice

POESIA: Piccola Rossa
Lui ti prenderà la mano, tu ti volterai, immergerai gli occhi nei suoi poi la stringerai di più. Perché tu sei cosi. In quella stretta ci sarà tutto il tuo cuore. Quando sarete distesi sotto le carezze delle stelle, la serenità della passione esplosa, con gli occhi pieni di tenerezza, il corpo caldo di dolcezza, ti raggomitolerai nella baia del suo corpo, forte della tua essenza. Socchiuderai dolcemente gli occhi, senza dire nulla gli prenderai la mano, per farti avvolgere, mentre lascerai che ti stringa a se, chiudendosi come un guscio a proteggere la sua perla, per farle sentire il calore dell’amore. Sarà in quel momento che, senza parlare, saprai sussurrargli le parole che trasportano l’infinito arcobaleno del tuo sentire, profondo, corposo, tanto denso e penetrante da pensare di poterlo toccare. Lui sarà capace di comprendere, di sentire, sfregherà i polpastrelli per accarezzare quella corposità, la morbidezza, la forza del tuo essere. Questa volta sarà vero, non ci saranno affascinanti e crudeli menzogne a disegnare il destino di un amore mai nato, saranno sensazioni reali, espressioni consapevoli di chi desidera aprire l’universo sopito dell’Io profondo, condividere la dimensione dei sentimenti e della passione. Ed io che assaporo l’amaro della concretezza di tutto questo, penso, immagino, ancora e ancora, cercando nella crudeltà di questo logorante supplizio la via che mi conduca, finalmente, lontano dal bisogno di te. – 05/04/2017

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Roberto Volti

POESIA: Pace Pace Pace

P ace uomo pàllido
A desso avvéditi
C on forza e spìrito
E d i più erùditi

P arlin, descrìvini
A l mondo intéro
C ome risòrgere
E tornar fièro.

P arla o sacrìlego
A ogni mortàle
C alma gli spìriti
E clissa il màle .
…………………..

5.4.2017
Roberto Volti – 05/04/2017

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Gabriele Valenza

POESIA: L’equivoco

Gli uomini marciano a valle con ordini precisi.
Ubbidienti, seguono intenti folli.
Molli, nei loro passi decisi;
Recisi dalle loro case,
Da spose felici, da figli gaudenti,
Si fanno forza, stringono i denti.
L’uniforme è leggera ma il passo pesante.
“Perché siamo qui?”
Si chiede un giovane aitante.
Ma la domanda svanisce in un lampo,
Un colpo è partito da un campo.
Il sangue si spande da sotto,
Macchia l’uniforme e dilata gli sguardi;
È tardi, la guerra si schiude.
“Aiuto, un ferito!”
C’è sgomento e nessuno muove un dito.
“No, è morto…”
Quanto evitabile sconforto,
Contorto è lo schema, il disegno del fato;
Un proiettile, un cuore fermato.
Da quel campo avanza un uomo a braccia alzate,
Ha un fucile fumante che porta in spalla,
E traballa mentre l’uomo corre.
“Vengo in pace”, urla tenace.
Ma tutto tace fra quegli uomini sconvolti.
Hanno perso un compagno e hanno paura.
Bang!
Un altro sparo, qualcuno ha tolto la sicura.
Dell’uomo che avanza non v’è più traccia,
Solo il ricordo della sua pallida faccia.
Ora un bambino emerge dal grano,
Le prime lacrime escono piano.
“Questo è assurdo, c’è qualcosa di strano.”
Esclama attonito il più anziano.
“Ma questa è la valle giusta?”
La sua domanda è come un colpo di frusta.
Un giovane apre il suo zaino e tira fuori la mappa.
La gira e la rigira, le sue dita tremano, è confuso.
Aleggia il sospetto di un errore, il sospetto di un abuso.
L’anziano prende la mappa e guarda il bambino,
Poi di nuovo la mappa, che gli cade di mano.
“Era tuo padre?”
“Sì, ed è morto invano.”
Il capitano si volta verso il suo plotone,
Sulla sua uniforme campeggia una bandiera a stelle e strisce,
“Ehm, ehm”
Schiarisce la voce, il tono è malsano:
“Mi spiace, signori, questo è suolo americano.”
– 05/04/2017

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Andela Sestan

POESIA: Il mare

Era una bugiarda
Quando si raccontava le loro diversitÃ
Quando gliele urlava addosso.
Lei sentiva di appartenergli, come apparteneva al mare
Lui era fatto dello stesso elemento
era in grado di prenderla, sconquassarla, schiacciarla e soffocarla allo stesso modo
Ed allo stesso modo,
farla riflettere, abbracciarla e cullarla.
Questo era Lui
Lei gli apparteneva, come apparteneva al mare
Aveva bisogno di averlo davanti agli occhi.
Cambiavano colore.
E se non aveva Lui da guardare, se li teneva in tasca.

– 05/04/2017

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Eva Peddio

POESIA: Respirarti

E mi manca il fiato
senza Il tuo fiato
e non ho  un corpo
senza il tuo corpo e
dorme senza coscienza
quella parte di me
che ti appartiene .
Nei sogni  bagnati di rugiada
mi doni ancora  rose rosse
e gemme pronte a schiudersi .
E al risveglio sistemo i fiori
lì  nell’acqua limpida
nel vaso sul como’
per respirarti. – 05/04/2017

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Davide Coco

POESIA: “Poeta”

Altalenante, incerto,
e l’energia di chi non ha ti aiuta
a non sventolare mai il bianco del vinto
ma è perdendoti che prendi forma e tu lo sai

Lo sai che un albatro è un isola di intenti
un lembo di terra che appaga e non profuma
una serie di punti che tende all’incolmabile
un bicchiere di vodka di fronte a delle regole

L’inconsistenza è logica non deve spaventarti
hai offerto un buon caffè al tavolo dei più potenti
che colti di soppiatto rimasero interdetti
noi siamo come i lampi ci accendiamo a intermittenza.
– 05/04/2017

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Margherita Celestino

POESIA: Cristalli di sale

Vado inciampando
ognora
su cristalli
di sale
inariditi
ammucchiati
davanti alla soglia
del tuo cuore
se accendi la speranza
torneranno
ad essere
lacrime
di gioia. – 05/04/2017

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Umberto Franchi

POESIA: CHI SONO GLI EROI ?

Ci viene tolto il respiro,
ogni giorno assistiamo al
lato peggiore dell’umanità,

soprusi sociali, sfruttamento, guerre
inquinamento, attentati, violenza,
diritti negati, falsi miti…

creiamo una corazza intorno al cuore
per non soffrire, per non piangere,
ma non tutti corrono per fuggire dalla realtà.

Gli eroi non sono sui libri di storia
sono tra noi , urlano la loro rabbia
anche se non fanno rumore,

sono quelli che combattono
perché la giustizia terrena ridia
la speranza, l’ossigeno ai perdenti

quelli che ogni giorno si gettano nella lotta
escono dal buio della disperazione
e con stupore si innamorano della vita,

sono i vergini di cuore, che si nutrano
di desideri impossibili, capace di stupirsi
della luce dell’amore ,

gli eroi sono quelli che contemplano la vita
e non arrivano mai alle tenebre,
perché hanno una luce dentro il cuore

sono quelli che non vivono nella memoria
e con passione, lottano e amano
contro ogni calcolo e strategia egoistica,

sono i sognatori, che credono ancora
un mondo diverso, migliore, che lottano,
per la giustizia sociale e la libertà di amare

Umberto Franchi
– 04/04/2017

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Rosi Manco

POESIA: Nel giardino dei ricordi oggi ti ho ritrovato, a rincorrerci nei prati della giovinezza .Il tempo passa a con esso anche la vita che come un arco fiorito appassisce giorno dopo giorno .E oggi che sei una splendida mamma ,ricordo gli occhi di un maschiaccio ,orgogliosi e fieri nella brezza dei minuti che la vita ci rubava .
L’ amicizia e’ un tesoro inestimabile – 04/04/2017

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