Bartezzaghi Giovanni

POESIA: UNA FOTO DEL MARE

Fiordi ridenti
tra dolci sponde dorate
ricamati ad arte
con sottili fili di seta.
Insenature sabbiose
addolcite e profonde
con maestria dipinte
da mani in vero fatate.
Acque tempestose
frustano e tormentano
maestosi faraglioni,
che impavidi resistono
immobili e nudi.

E quando m’incanto
al bel sole vermiglio
che si spegne silente
tingendo l’orizzonte
in una festa di colori
che si tuffano in mare,
un’aura fantastica
mi scompiglia i capelli
e un vecchio bastimento
beccheggia greve e lento
e par cadenzare
il dolce scorrere del tempo.

S’abbattono i marosi
sullo spugnoso arenile
e un volo di gabbiani
si perde nella notte,
quando sulla spiaggia
tra falò scoppiettanti
e gioventù in festa,
una chitarra strimpella
alla pallida luna
note di melodie famose,
sotto stelle sognanti
e lampare che sfumano
dove incontrano il cielo.

– 19/12/2017

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Saporito Diana

POESIA:

Perchè mi guardi ?

E sentire il calore del sole, anche se fuori piove…
e sorridere perché il cuore rimbalza mentre ti pensa…
e ricordare il tuo viso perché ieri l’ho dipinto in uno sguardo!
Perché mi guardi…mi chiedi!?
Perché io ti possa contemplare nella mostra dei ricordi…ti risponderò domani!!! | sorgente: https://www.google.it/ – 19/12/2017

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Miotto Veronica

POESIA: Si cela
Dietro lacrime e paure,
Si mostra davanti a sorrisi ed emozioni.
Ti tocca nel profondo
Ti fa sentire vivo
Esplode dentro al cuore
È proprio li che si trova l’amore. | sorgente: http://m.facebook.com/ – 19/12/2017

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caracausi antonella

POESIA: Siamo provati duramente, tutto il giorno. Il Signore, per un po#039;, sembra averci lasciati soli. Poi arriva la notte con le sue paure. E nuvole passano come spettri a nascondere le stelle e il vento gelido taglia l#039;aria come le gote.
Ansie come briciole di pane consumato da giorni, raccolte con avidità per saziare la fame di risposte, a domande che non hanno mai conosciuto il suono della parola, il vibrare delle labbra come ance di un oboe nel deserto.
Porta con se rumori e voci lontane, mentre la menzogna dei mille timori trafficano ciò che ancora rimane di vivo. Chiamati a sollevare lo sguardo, nessuno alza il capo.
E il vento alza le dune, scopre ciò che avevano nascosto nella sabbia, davanti scopre nuove visioni, dune e sabbie.
Ma tutto questo finirà. Si, finirà. Avrà un termine questa notte, quando lo stesso vento che ti ha ferito spingerà le nubi fuori dai tuoi orizzonti. E allora, forse, alzerai il capo, forse guarderai con gli occhi offesi in alto, per scoprire le stelle, e la tua notte sarà meno oscura.
Sabbie che offuscano la vista e feriscono l’occhio, prima del cuore.
E le ombre che fredde ti gelavano il passo, vedrai come compagne di ventura. Hanno i tuoi tratti e i tuoi pensieri. Sono ciò che di te stesso temi, sono come il nulla. Quando vedrai stelle nel cielo, non giudicare finita la notte, non potresti vederle altrimenti, giudica quel che sono davanti a te: così lontane… Così vicine… Così come sta Dio nei tuoi pensieri. Prenditi cura anche di me, Signore, ancora passeggerò con te al finire del giorno, con te voglio restare al calar della sera. | sorgente: http://www.poetipoesia.com/ – 19/12/2017

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Malagnino Marino José

POESIA: Abbandonata al sonno davi avanspettacolo,
morbido lento come una macchina. Sulla faccia
non sono pronosticabili i tuoi sonni. E bisogna
stare attenti ai balletti di sopracciglia e musetto
quando imitano lo stropiccìo di un cisto
ma senza emettere alcun odore
E con mellifluo sguardo involuto ad ape mellifera o a calabrone…

Con la punta delle mani cerco fra le tue
mani la linea della vita quelle sue interpunzioni
per determinare quanto lunga sarà e se sarò
quello che stringerà quotidianamente, come il pane,
un salmo al banchetto, il palmo in mezzo alla folla confusa o metto al dito un anello oppure lo porto all’altare
con finte felicitazioni. Un ghigno e torno a tuffarmi nei ricordi…

Le pinne restano sul bordo di graniglia
E lasciavi m’immergessi senza boccaglio
Senza vestito. Tu priva di muta e piena di acca che va
messa sempre comunque
fai i compiti con le labbra. Cifrari mormorati
E centinaia di lepidotteri nei reciproci stomaci
a quel tempo immerso nel tuo corpo acquatico di saliva sudore e umori.

Disimparavo il naso se non per respirarti
fatta d#039;aria come eri fatta d’aria come il tuo zodiaco
Faccia stanca di sbuffi. Purchessia una taumaturga.
Ha attraversato già il trentaduesimo canto, quelle basse temperature:

Le immagini di Doré, che scaldano il torso
all’altezza del petto, come una storia vera
con la legna finita
e l’unica possibilità è un’emozione, un’aritmia, un sussulto

che ti incendi i lobi
delle orecchie, di porpora,
adesso di gesso albicante. Non sposta
un dito ne aspetta dieci su di sé fatti teneri rastrelli. Giacché

la noia è l#039;inferno della indifferenza
a cui bisogna scampare, non fare il filarino.
Guarisce la tua presa.
Se ti dai o prendi il risultato è uguale la concessione è tua
La gelosia è un monocolo sui palchi spogli
Così la notte, le notti senza calma.

Come mi vedevi con gli occhi chiusi e sonnecchiosi
non eri tu. Eri tutta l’umanità. E si vÃ
a bisdosso si trotta o si cavalca con l’eleganza di un andaluso dal baio manto

o sul tuo slavato manto
sempre più perlaceo. Muovo una mano
sul tuo viso ogni volta che non è un viso da foto
Chiedo ai tuoi occhi di portare fuori gli ombrelli

e si tengano la pioggia, perché a volte è anche un guizzo di risa,
però purché portino via
dalla tua testa e non tornino più i pensieracci del mattino | sorgente: http://www.poetipoesia.com/scrivi-al-direttore/ – 19/12/2017

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Utili Pietro

POESIA: Vorrei essere un gatto
Ma guarda che li castrano
E allora un gatto femmina
Che poi le sterilizzano
Ma tanto non si vede
Perché ci tieni tanto?
Non vedono gli specchi. | sorgente: https://www.google.it/ – 19/12/2017

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prioriello michele

POESIA:
************* IL BATTITO DELL’ANIMA******

l dolce sapore delle tue labbra bagnarono il peccato di un pensiero , la stradina buia fece da cornice alle ombre di due anime nella notte che sulle scalinate dell’allegria raccontavano le emozioni di un tempo, tra sorrisi e un voglio conoscerti meglio si apriva quel fiore rubato per essere donato a te mentre portavo i tuoi sogni in spalla il tempo trascorreva ma avrei voluto sorreggere il tuo esile peso di dolce, affascinante e sensuale DONNA . la Notte rubò il tuo grazioso viso ma l’eco di un battito si affacciò nell’anima donandomi un sorriso tra le note di una canzone che scrissi per te etc…. ( pensieri dell’anima di Michele Prioriello)

| sorgente: https://www.facebook.com/ – 19/12/2017

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Antonucci Teodoro

POESIA: Che c****  ci fa il sole nel cielo stamattina,
il sole che da gioia calore e luce non ci serve, noi vogliamo te…
Saranno tenebre, la giornata non inizia,
non si scioglie la foschia, la luna non va via
nel cuore ansia, nella mente solitudine, nell anima amarezza.
Gambe sbucciate, un sorriso in piu gia atteso
una mano che ti solleva e un pallone tra i piedi,
non fa piu male se al mio fianco ci sei tu.
E sto cazzo di sole non se ne va…
Accarezza la pelle e asciuga le lacrime,
sarà il sole o sarai tu?
Sarai tu che continui da lassù ad occuparti di noi,
a guardarci e riderci in faccia,
…allora nel sole, nel vento, nelle onde ci sei tu..
I raggi stamattina non li odio piu,
altro che tenebre, la luce d’ora in poi sarà sempre con noi.. | sorgente: http://m.facebook.com/ – 19/12/2017

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Paoli Oriano

POESIA: Alessandro Magno

E’ così breve la vita
non si può avere anche il tempo di fermarsi

alla mano nuovi mondi
per dio, altri tramonti d’altre terre
alla meraviglia dei miei occhi

Ch’ io già sognai
che una volta è per tutte
per la luce che verrà a mancarmi

ch’io già sognai
come d’incantamento
il suo vessillo riarso dal fuoco

E non fu una bella scena Bucefalo?
Torniamocene dove il sole nasce

I nostri passi faranno vibrare l’ aere
e vedrai che sarà una gioiosa festa

Vengano nuove ferite a provare il nostro valore
si rinnovino le sfide e gli enigmi
il pericolo e la conquista

Risuonino nelle valli ridenti le spade
come il dolce riso delle fanciulle
come gli agili trilli dell’usignolo

e apriranno i loro cuori per me
invocheranno tutti il mio nome
presi dalla loro follia, tutti quanti
tutti, tranne una…

Oh mia speranza di non ritrovarti mai
era così bello il tuo viso di neve
che non ho resistito a baciarlo
con queste mie labbra infuocate
ed ora ti cerco per le acque di tutti gli oceani

con la speranza di non ritrovarti mai.

| sorgente: https://www.facebook.com/ – 19/12/2017

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Franzese Luisa

POESIA: “No.”
Le donne sono creature eccezionali
e dovrebbero essere trattate come tali.
Ma questo non accade
poiché vengono attaccate.
Chi violenta una donna,
ha un#039;anima immonda.
Meritiamo di essere amate
da quando siamo nate.
Non vogliamo del rancore
che ci riempi il cuore.
Vogliamo essere amate
e non maltrattate.
Chiediamo di essere ascoltate
e non calpestate.
Tu,uomo, non devi provarci della
nostra dignitÃ
per la tua malvagità.
Vogliamo piacere a noi stesse
perché,infondo, siamo delle principesse
proprio come sognavamo da bambine
quando ancora salivamo sulle giostrine.
Vogliamo conquistare la libertÃ
per ottenere così la felicità.
Lottiamo per i nostri diritti,
nonostante la tua crudeltÃ
che prima o poi qualcuno punirà.

Luisa Franzese | sorgente: http://www.google.it/ – 19/12/2017

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