POESIA: Non sai quante volte mi sono stesa su questa coperta.
In orizzontale con lo sguardo
rivolto alla parete bianca.
Non sai quante volte ho scelto di morire per poi scegliere di vivere.
Sono stanca di tutto di tutti.
Sono l’ombra riflessa sulla strada che cammina lungo le strisce della carreggiata. Questo corpo è un involucro che non contiene più nulla. Lo stesso lavoro, le stesse cose, gli stessi abiti, lo stesso locale, il solito vino, la solita gente, tutto e niente. Come sempre.
Il cuore batte ritmo pazzo
lo stomaco vomita fame
mentre ad ogni passo
questi stupidi piedi piantano radici.
Sono sola.
Vorrei sparire
Insoddisfatta e sfatta
Non ho più fame
Non ho più speranze
No ho più sogni
Non ho bisogno di niente
di nessuno
Cosa resta?
Cenere rossa ricordi e parole
Il tuo profumo
I tuoi occhi
Il tuo sorriso
La tua pelle
La tua bocca
La tua mano destra
Cosa resta?
Due corpi attaccati
Denti che mordono carne
Dita che graffiano pelle
Baci
Bocca la tua bocca la tua
Baciami
Cosa resta?
Dove sei?
Perché mi hai abbandonata?
Chi ero prima di incontrarti?
Cosa sono ora senza di te?
Torna
Ti prego torna
Prendimi
Portami via per sempre.
Nascondimi nell#039;angolo più estremo della tua fantasia e prendimi quando vuoi.
Fammi viva con te.
Silenzio
Silenzio
Un lunghissimo silenzio
Sospesa fra ciò che sono e la realtà
Questo cuore fa male
Batte per strada
Batte sempre
Batte sempre più forte
Questo cuore fa male
Verticale di carne rivolta al cielo
Verticale di pelle rivolta alla vita
Verticale d’ossa parallela alla terra
NON VOGLIO MORIRE
Silenzio.
Cosa resta?
Silenzio
SILENZIO! Sotto vuoto
in agrodolce.
Silenzio.
È proprio vero
NATA NELL’ERA SBAGLIATA
un’inguaribile romantica
una Donna molto sola
una “Scarlet Kane”.
Non ho una relazione stabile da più di 2 anni.
Dico che non cerco nessuna storia, in realtà non posso avere quel che voglio e allora, preferisco di gran lunga rimanere sola.
Croste d’amore su queste labbra
insensibili ad ogni sapore
si leccano via con morsi e saliva
si leccano via.
A volte le parole disegnano quel che si pensa.
Immobile una voragine
dentro il petto
sento il cuore lacerarsi
l’aria taglia il sorriso Immobile
Cosa resta?
profumo di rose e legno buca questo involucro.
Cosa resta? | sorgente: http://m.facebook.com – 18/12/2017
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