gafforini clara maria

POESIA: GIOVANNA

Il tuo cuore fragile e trasparente
Come un cristallo
Visse
come un’ingiustizia
le perdite e le difficoltà della vita
I tuoi pensieri come vortici della mente
divennero
catene ai piedi e ai polsi
Capitava
che in momenti sognanti
i tuoi occhi si illuminassero
lasciando trasparire
la tua anima bambina
quando intonavi canzoni d’amore
e ricordavi la tua bellezza giovanile
la vita di campagna
il profumo dei fiori
e di ogni pianta conoscevi il nome
Qualcuno ora ti tiene per mano
ma se altre prove e vite
dovrai affrontare
ti riconosceremo
per la luce che trasparirÃ
dal tuo sguardo
sintesi della tua anima.
| sorgente: https://www.facebook.com/ – 27/12/2017

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vigliotti maria

POESIA: Sirena

Sirena, dai lunghi capelli lucenti e corpo flessuoso
Tu che emergi ogni sera dalle onde increspate al chiarore della Luna,
non fai più sentire il tuo canto.
Lontano, il suono della tua voce incantava i marinai.
Si perde nel tempo, il ricordo del vittorioso Ulisse.
Ulisse l’astuto che dopo aver ingannato e vinto i troiani
Tornava alla sua amata terra.
Ulisse che urlava per il dolore
di non poterti raggiungere quando
all’avvistare della nave cominciasti a cantare.
Ulisse che imprecava e malediva
i suoi marinai che, sordi, lo tenevano legato all’albero maestro.
Tu sinuosa, ti muovevi nell’immensa distesa d’acqua.
Tu che piangevi di rabbia per essere stata rifiutata
Tu che avevi pettinato i tuoi capelli
che avevi cantato per chiamarlo fino ad addormentarti esausta.
Ulisse ti ha spezzato il cuore
E tu hai rinunciato a riemergere tra le onde spumose.
Eri giocosa, sorridente,
e fluttuavi tra le acque profonde , scendevi nelle profondità del mare
e risalivi fiduciosa a tuo piacimento sicura di te stessa.
Ora non si ode più la tua voce
Ora canti ma la tua voce è flebile.
La forza che animava il tuo cuore l’hai perduta e tu canti solo nella profondità del mare.
Riemergi ogni sera al chiarore della luna perché non hai dimenticato il calore del cuore dei marinai.
Vorresti chiamarli, attirarli a te con il tuo canto
Ma il tuo cuore, è ancora lì, col traditore Ulisse.
Canta sirena, canta lontano
Canta per tutte le donne
Volgi il tuo sguardo lontano
Spezza il ricordo di un amore tradito.
Riemergi sirena
Ritorna a cantare
Ritrova la tua forza nell’abbraccio di un altro amore.
Fai udire il tuo canto ad altri marinai che anelano sentirti
Che anelano ricordare di quanto era bello sentirsi desiderati.
Riapri il tuo cuore al sole del primo mattino ,
inebriati di esso e canta.
Canta a voce alta
Canta per te dolce sirena
Canta per me mia dolce sirena.
Riprenditi la tua forza
Regalami la tua forza.

| sorgente: https://www.google.it/ – 27/12/2017

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Calia Caterina

POESIA: IL RUMORE DEL SILENZIO
La notte scende piano dolcemente e tu che sei all’erta riconosci il rumore del silenzio.
Tutto quello che è accaduto scompare nel sipario del vecchio giorno che scorre col buio… Cosa rimane di ieri? RICORDI. – 27/12/2017

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Ples Krina

POESIA: Io credo nell’amore,ma in quello sbagliato…
Vorrei sentire e provare quell’amore
vero di cui tutti ne parlano,
ma da quanto ne so entrano e mollano…
Amare…
amare non è giocare,
amare è baciare,comunicare,
cercare,accettare la propria donna,
Non abbandonare ciò che puoi amare.
Io ho sbagliato a lasciarla andare,
ed è proprio in quel momento che volevo scappare,
era più importante litigare per uno scontrino
che piangere per la mancanza di un suo bacino
Mi misi dalla parte del torto insieme all orgoglio e al mio sbaglio,
Mentre lei mi mandava via con un piccolo taglio…
Ho paura dei nostri ricordi,
arriverà un giorno che te li scordi,
voglio che non arrivi mai quel giorno,
ma il giorno in cui prendi il cacciavite
stringendoti le mani per poi chiederti: | sorgente: https://www.adsensecustomsearchads.com/ – 26/12/2017

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Russo Nunziata

POESIA: Incantevole diceva!
Menti!
Impossibile tanta bellezza
Racchiusa in un anima sola..
Menti!
Le lune passarono una dopo l#039;altra,
Ma.. quella luce brillava come stelle nel cielo..
Menti!
Vidi mai più due occhi così belli.
Incantevole diceva!
Menti! impossibile tanta bellezza racchiusa in un anima sola..
Menti..
Non esistono occhi più belli di un bambino..
| sorgente: http://m.facebook.com/ – 26/12/2017

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paladino rocco

POESIA: Figlio di un figlio della benemerita italiana.
Mio nonno! De Sica in “pane amore e nostalgia”.
Unico UOMO ad avere i gradi!
Gli altri “Generali senza aver fatto neanche la naia ne tantomeno stati in gattabuia”.
Generali senza stellette, solo due nomi appuntati sul petto.
Ma se non ricordo male!
I generali hanno la turca prima e le stallette poi.
Loro dovrebbero cacare alla turca.
Divevano che ero la pecora nera del gregge.
Ma io sono la primula rossa!
Il gregge nero è il loro.
Io se proprio sono in tiro;
mi sento figlio di mio nonno.
“mar.llo Rocco Paladino”.
Generali in un cielo senza stelle.
Solo due nomi, per soffocare il buio, per nascondere e nascondersi da un passato che urla.
Come il bambino vecchio, che scendendo i gradini della cantina del tempo sente i passi pesanti degli stivaloni del maresciallo Paladino.
Non riesco a dire nulla, le parole iniziano e finiscono nei polmoni, ma sono polmoni fumati.
Ma sotto la cenere la brace brucia, basta solo un alito,
di quel vecchio bambino.
Che sognava e sogna di fare l’arrotino per un soldino di sorriso.
Gentilezza concessa per un oncia di eternità.
Ma il maresciallo ha la chiave di questo sogno bambino.
Mi faccio coraggio!
Respiro a pieni polmoni, anche la polvere è utile adesso!
“Maresciallo mi presta la chiave?”
Mi dice che non è il momento!
Mio “Padre” me lo diceva sempre “Rocco non è il momento!”
Per i figli di p**** come me non è mai il momento.
Ora so  perché!
Ma sono troppo mediocri ed assuefatti nei loro giochetti”risiko da sciuscià;”
Il sogno sta per finire lo sento.
Il maresciallo salta sulla sua bici mi tende la mano.
Ha un piccolo tizzone l’ha preso dalla cenere del sogno.
Gli alito sopra lui si calza il cappello e da fuoco alla fiamma.
Lo vedo chiaramente!
pedala su una strada sterrata di un vecchio paese presepe di montagna.
Il sole gli rende omaggio.
icaro che brucia la fiamma!
Ora sono sveglio e lui è qui.
Al mio fianco.
Sà che solo lui può aiutarmi.
Mi sorride mi dà la sua fiducia per credere in me.
Poi mi asciuga la lacrime che non ho, con una carezza infinita.
Semplicemente “la carezza dei nonni”.
Un grande maestro mi disse che bisogna far proprio “Il mito di Sisifo”.
I sogni vogliono essere corteggiati con rabbia e tenerezza.
I miracoli vanno perseguitati con perseveranza e dedizione.
Ora mi fermo,mi siedo sul primo gradino della cantina, prendo una sigaretta dal pacchetto.
Scelgo una bionda.
L’ultima.
La migliore!
Guardo il tempo perso.
Vivo il tempo ritrovato.

7951 il mio biglietto sulla ruota panoramica del futuro.
A presto mio sottufficiale del tempo. | sorgente: https://www.google.com/ – 26/12/2017

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Nastro Raffaele

POESIA: Senza sosta e senza meta
così immagino la vita:
coi tuoi sogni a vista,

mani passaporto su te
la parola la mia moneta,
il tuo sorriso d’asporto
per il resto del giorno
oh,occhi d’acqua fresca!

Lucente armonia nella bufera,
se stessi annegando
ti ascolterei.

Capriccio batte contegno
mi gioco tutto,
ipoteca sull’anima
stasera,
salpano dal cuore
navi da crociera
con gente in festa,
al tavolo mio
non per niente
si gioca,si vince
si resta.

| sorgente: http://m.facebook.com – 26/12/2017

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Clorinda Borriello

POESIA:
“Così.”
Così,
afferrandomi ai bordi
di un’effimera evasione,
scrivo due righe d’amore.

Così,
senza cercare parole
ne canzoni stonate
e cantare a voce muta.

Così,
tra i pensieri sconci mi libero,
adagiando il passo lento e insinuante…
mi illudo per un opera incompiuta.
Clorinda Borriello | sorgente: https://l.facebook.com/ – 26/12/2017

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Settembre Giuseppe

POESIA: Titolo poesia: la rosa

L’amore come una rosa
ferisce e fa sanguinare,
il dolore preme il petto
lacrimando occhi sofferenti…
Le spine della rosa
affondano nelle tue mani
e il sangue scie di fiumi
formano…..
resisti al dolore
e alla fine la bellissima rosa
tra le mani tieni
che la sua bellezza e odore soave
ti sorridono dimenticando
i dolori del passato
e l’amore ti consola
riscaldando il tuo cuore nuovo! | sorgente: http://m.facebook.com/ – 26/12/2017

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Palermo Mario

POESIA: Natale
Le due di notte di un freddo Dicembre,
ad aspettar che il sonno scalfisca
l’ invulnerabile corazza
che fida e servizievole mi protegge
ogni anno dal buonismo beota
e miserabile
che si stampa sul volto dei più. | sorgente: https://www.google.it/ – 26/12/2017

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