DI CARLO VINCENZO

POESIA: 15 GENNAIO 1968 -VALLE DEL BELICE

Soglie di paglia, soglie d’inferno
addio.

La luna non c’era
chi lo racconterà agli uomini?
Un gatto assiderato,
una mano chiusa nell’istante
che la morte la ghermiva
una croce desolata?

A che Vale piangere ormai
soglie di paglia,soglie d’inferno
a che vale piangere ormai?
Voi siete nate inferme,
vissute in un cimitero
polveroso, senza fiori.

E la luna non c’era!
Dio mio com’è possibile?
Si, c’era la morte,
da sempre!
La vedevo negli occhi
della gente che fuggiva,
la vedevo negli occhi
della gente che restava,
la vedevo nel silenzio
perpetuo dei monti.

Soglie di paglia, soglie d’inferno
addio.

Io
non tornerò mai più da voi,
non voglio.
Esistevate solo nella mia
fantasia, nella fantasia
di quei vecchi monti,
di quella gente che non sapeva
neppur di vivere.
Io
vado per sempre.

Ma la luna non c’era
quella notte,
peccato!
Chi meglio di essa l’avrebbe
raccontato agli uomini
soglie di paglia, soglie d’inferno? – 22/01/2018

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Di Carlo Vincenzo

POESIA: AL SOLDATO JOHN

Un Mitra
Una Croce

Vagamente ridicolo in tale armatura
Novello Torquemada dall’Inno
Arroventato di superbia
Liberatore e schiavo
Carnefice di sentimenti
Saggiamente intessuti
Nello stupido canovaccio della Gloria
Celebrato poeta prezioso e raffinatp in crudeltÃ
Affettuoso genitore dell’Odio
Te ne vai soldato John
Sputando veleno e fuoco dalla bocca

Un Mitra
Una Croce

Ora un rosso petalo di rosa
Vomitato dal tuo cervello insano
S#039;è posato dolce come il sonno
Dell#039;ubriaco tradito dalla moglie
Sulla tua fronte corrucciata

Te ne vai soldato John
Stringendo un Mitra nella destra
E tra i denti una Croce di metallo – 22/01/2018

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Greselin Fabio

POESIA: Falena

Perché ti trovasti nella mia stanza
o falena?
perché cercasti irrequieta una luce
che in attimi si sarebbe adombrata?
Quando cessò il sole d’arder le pietre
giungesti qui, nella mia afosa stanza
senza saper di che tempra fossero
i perigli dei miei insani fastidi:
la mia disumana voglia di quiete.

O falena
perché t’annidasti dentro i meandri
delle lampade ardenti, dimmi perché?
Perché batter le ali inutilmente?

O falena
Se solo t’avessi detto all’orecchio
la mia disumana voglia di quiete
(ma disumana è la mia vita insonne)
forse un giorno di più avresti librato
le diafane ali tinte dai pennelli
di un’altra alba e avresti ancor danzato.

– 22/01/2018

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Ignelzi Elena

POESIA:

Adolescenza

Un giorno andremo
nel sole Deborah,
mano nella mano,
lungo una strada
di finestre in fiore.
Tu mi guarderai,
bambina vestita
di bianco,
E mi chiederai:
” Mamma cos’è
l’amore ? “.
Io cercherò di spiegarti, figlia mia diletta,
I misteri della vita…
ma non sarÃ
che un sogno.
Sarai già donna.

– 22/01/2018

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Rollo Michele

POESIA: .. stretto tra una morsa
di incosciente panico,

abiezione velata
di puro lino.

Rinchiuso
in un enorme orizzonte

indosso panni,
non so se più miei.

Certo di un domani incerto;

di domani.
| sorgente: https://www.google.it/ – 22/01/2018

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Di Bernardo Rossella

POESIA: eravamo saliti sullo stesso treno…
l’Orient express, il treno dei mille sogni
ed illusioni, il treno della follia e della passione.
All’improvviso mi giro e sono sola
sul treno lanciato a folle velocità.
hai preferito viaggiare sulla locomotiva
rinunciando ai sogni di libertà.
Salto giù…prendo il primo treno che passa
ovunque mi porti..in qualsiasi direzione…
lontano da te…buon viaggio

| sorgente: https://www.facebook.com/ – 22/01/2018

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Giovanna Mazzamuto Giovanna

POESIA: La foglia scende piano e si poggia lieve.
Sul finir dell’autunno cade e si poggia sulla soffice neve.
Scompare in mezzo ai fiocchi di cristallo
Ed io l’ho vista cader giù come se stesse facendo un ballo.
Viene calpestata e nessuno se ne cura.
È sotto cumuli di neve ma non ha paura
Un’ora dopo e lo spazzaneve se l’è già portata via
L’ha trascinata per tutta la corsia.
E questa foglia sembra proprio una metafora
Che di una vita intera ne ha vissuta solo un#039;ora
Cader giù dal ramo ed esser in libertÃ
Ed è proprio quest’ultima che ci fa vivere con felicità.
Con rischi e problemi questo è scontato
Ma se non rischi in questa vita vuol dire che hai solo giocato. | sorgente: https://www.google.it/ – 22/01/2018

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Uras Simone

POESIA: L’amore chissà

Chissà il domani che sarÃ
Se qualche cosa cambierÃ
Ma non vedi? quanto odio si sta versando
In questa umanità

E tu che mangi , mangi grandi bontÃ
Senza pensare al di lÃ
Al di là di questa civiltÃ
ChissÃ
Un po’ di pietà

Ma non credi che l’amore ci salverà ?
Lamore quale ??
L’amore che cade dalle stelle
Forse ci salverÃ
Non capisco questo sangue
è che forza ha

E chissà se un Dio un giorno ci salverÃ
Se da qualche parte del mondo
Qualche cosa succederà

E se fosse come il cielo è il silenzio
Della sua immensitÃ
A regalarci pensieri
Forse Dentro un’altra realtÃ
in un mondo videogioco
Dove la vita giocata vale poco

Chissà chissà chissÃ
Chissà se l’amore ci cambierà

Va bene va bene
Forse parole buttate al vento
ma il futuro il futuro ci cambierÃ
L’amore un giorno ci salverÃ
l’amore l’amore
Questo mondo salverÃ
– 22/01/2018

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Petroni Maria Luisa

POESIA: Amo o quasi
questa sensazione di non presenza
a me
è come vivere in una nuvola
senza suoni
al tepore dolce di abbraccio
di fortezza morbida
a guardia di questo cuore
stanco di inutili inconsistenti intrecci
che vorrebbero agguantarlo
per cambiare il suo colore
libero appassionato
di poesia dell#039;animo
d#039;amore | sorgente: http://www.google.it/ – 22/01/2018

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