Lovascio Giorgia

POESIA:

BABELE

Sono così piccola
quando credo nell#039;amore.
C’é caos nelle vite
nelle vie
nell’intimitá delle anime
solo rumore,
non smette d’esistere.
Allora smetto io d’esistere.
Siamo a Babele.
C’é troppo rumore
troppa confusione
troppi occhi spenti,
come posso credere nell’amore?
Sono così piccola
e i palazzi troppo alti
le paure troppo grandi
il buio troppo intenso.
Ma tanto ci viviamo,
tanto le pupille oggi sono grandi
come ieri
come l’altra notte
come l’altro giorno
come ogni giorno
da quando siamo vivi.
Il buio meno intenso non é luce.
come posso credere nell’amore?
É che non te ne accorgi,
perché sei così piccola
e credi nell’amore
che se lo mangiassi,
l’amore,
saresti morta di fame.
Lo immagini?
L’ultima carestia.
Sono felice di essere così piccola.
Voglio la libertÃ
e l’ingenuitÃ
di credere nell’amore
quando il buio sarà intenso
e le pupille grandi
da coprirmi gli iridi.

| sorgente: https://www.google.it/ – 10/01/2018

Please follow and like us:

Savarese Gioacchino

POESIA: La Nascita

Come un viandante all’improvviso vedo la luce
È un prodigio che sulla pelle si cuce

Un mondo affranto mi aspetta, già fatto
Sono smarrito, non lo nego affatto

Vedo la vita, dono o condanna voglio scoprirlo
Solo vivendo posso capirlo

È la terra che mi da il benvenuto
La vita mi acclama come un suono acuto

Sono qui, rappresento una vita
Ma la sua valenza ormai si è smarrita

Cosa vedo se non ipocrisia
Un posto comandato dalla follia

Siamo tutti uguali in un mondo diverso
Ogni valore purtroppo si è perso

Cosa mi aspetta, ho paura, sono sincero
Non voglio essere uno schiavo, voglio vivere davvero

Vita e Morte in cui faremo a “botte”
In questo attimo ci sono le nostre lotte

Ma anche cose belle scorrono nelle vene
Come l’Amore, Gioia e Bene

Niente è il male che ci può offuscare
Siamo noi che il destino dobbiamo creare

Sono al mondo, ho un’anima
Piango, respiro, la mia gioia è in una lacrima

Uguale non voglio essere, per questo mondo voglio lottare
Sono qui e la battaglia può iniziare. | sorgente: http://www.poetipoesia.com/ – 10/01/2018

Please follow and like us:

Zogu Adrian

POESIA: Titolo:Dolore. Mio cuore infranto. Dolore aspro saziato. Brillo occhi opachi. Stringo ricordi sommati. Corpo gioie,alti e bassi. Dimissione spazio celeste. Viaggio pensiero infinito. A.Z | sorgente: https://form.jotformeu.com/pagine/bando-poesia – 10/01/2018

Please follow and like us:

D’Amelio Stefano

POESIA: Dove sei adesso amore mio?

Il tempo non mi perdona della tua assenza e mi chiedo,
dove sei adesso amore mio?
Nel bianco profumo della spuma del mare,
turchese topazio giada smeraldo liquido,
sotto la pelle azzurra del mattino.
Nell’argento nascosto nelle chiome degli ulivi,
che un soffio di vento improvviso disvela.
Nei mille colori di luminarie di festa,
spille appuntate sulla seta della notte.
Nelle mille scaglie d’oro che il sole dell’alba ha posato sul mare.
Nei passi di un bimbo che cammina verso l’uomo
che neanche a me sarà concesso sognare.
In tutto questo sei amore mio,
ma io vorrei soltanto vestirmi ancora del tuo sorriso.
E il tempo non mi perdona della tua assenza.
| sorgente: https://www.facebook.com/ – 10/01/2018

Please follow and like us:

pannacci linda

POESIA: Marcisce in noi la vita
e il tempo,assassino, sferra secondi mortali.
Putrefatta l’anima,sepolto il cuore:
la nascita non è altro che il primo respiro di morte. | sorgente: https://www.google.it/ – 10/01/2018

Please follow and like us:

Morresi Monia

POESIA: Creatura dagli occhi penetranti e ardenti,
dalle mani fredde e asciutte,
dalla voce insinuante e prensile,
quella fonte di goia,di ebrezza.
Vivere!
La parola risonava nel petto vibrante
e sembrava echeggiare nella camera,
riempire la casa,
arrivare fin nella via dalle finestre aperte.
La figurina di cera pareva scendere
a una profondità immensa,
indifferente nella sua pace lontana.
| sorgente: https://www.facebook.com/ – 10/01/2018

Please follow and like us:

Capuano Adriana

POESIA: A mia madre
Mi è costato sangue
quell’ultimo ti voglio bene,
su quella barella d’ospedale.
E nei tuoi occhi ho visto
l’infinito di un amore che si spegneva.
Ho visto ogni lacrima versata,
ogni bacio sospirato,
ogni carezza sui capelli nascosta.
Mi è costato sangue
quell’ultimo addio,
la tua mano nella mia
e il ricordo di una vita insieme.
Quanto avrei voluto gridare,
urlare, strepitare,
battere i piedi a terra
come una bambina capricciosa,
per restituire alla vita ogni cosa.
Ma nulla e ancora nulla,
Ho ingoiato il silenzio,
serrato la lingua
e sussurrato con l’ultimo
frammento di voce rimasta,
Ti voglio bene Mamma.
Adriana Capuano – 10/01/2018

Please follow and like us:

Oliva Valentina

POESIA: VIVA
Sospiri lenti, stanchi d’affanno;
Arriva all’improvviso e scuote la pelle
la paura di un sorriso riflesso,
nel tuo volto lontano
che, impone ricordo.
Penso alle mani che scoprono campi
di incanti rinnovati
e lacrime antiche coprono il viso che, calde, mi mostrano poi
quanto son viva.
| sorgente: http://m.facebook.com – 10/01/2018

Please follow and like us:

fabris domenico

POESIA:

AMMIRANDO PARTENOPE

E il mar dal vento sollevato prendendo il grigio al cielo
presta il color che assente privo di luce rende,
e ligneo traballa il guscio che nel fasciame grida
quel timorar di Dio ch’al pescator l’assale…..
Perso il timone che l’onda infrange scardinando
e colla rete arresa a quel ruggente sale,
restando ostaggio inerme della natura ostile
scorge coll’occhi rossi che prossima è la fine….
E nel fragor dell’acqua raccoglie il suono
del dolce verso angelico che l’ irreal creatura
figlia del mar sta languida sepolta nel Maniero
che l’insula Megaride ricopre per l’intero……
Fissa la vista al mar riflesso dentro l’occhi
cosparge d’aura magica quella mortal finestra
rendendo il pescator già schiavo del suo sguardo!…
E il vento eleva in aria quei versi che il cor dell’uomo
rivolge alla Sirena che al nome di Partenope s’adatta…
ma come al pescator anch’essa travaglia
d’ingiusta vita e pene dell’amore tanto che il cor
nasconde in quel castello, tra le segrete stanze,
negando accesso, non concedendo istanze…….
Profusa ormai speranza di salvezza
mai toccherà quell’uomo le sacre sponde amate
assorda il tuono di tutto quel silenzio
e nel pensar di ritornar senza pescato,
che ormai le reti hanno raggiunto il fondo,
aumenta ancor piu’ forte il male
patir l’assenza di un gesto di conforto,
di un caldo abbraccio e baci di passione
per cui piegato si lascia sballottare
lasciando vincere quel tempestoso mare………. | sorgente: http://www.poetipoesia.com/ – 10/01/2018

Please follow and like us:

Preite Gerardo

POESIA: OLTRE

D’improvviso, accade a volte,
d’impeto e folclore,
che la felicità giunga al cuore,
sussurra e agita emozioni mistiche,
scatena squarci di luce nei pensieri odorosi,
estende lo sguardo fino alla percezione;
dove poi è nulla, percepisci colore.
Le barriere del tempo son umili artifici;
si commuovono e cedono al passo del sole.
Un sogno, prevarica ad oltranza i cedimenti dell’uomo,
un sogno, si culla per sempre tra gioia e dolore.
Oltre il timore del destino respirano i polmoni
di chi non teme la vita;
l’ammaliato l’accetta, il tenace la pittura.
S’insinua tra il ponte dell’essere e del desiderio,
la felicità;
non ha destinazione ma libera manifestazione;
canta allegra sorriso danzante in un corpo leggero,
laddove pensiero e realtà,
mangiano assieme al banco dei sogni.
Oltre ogni emozione…
un nuovo inizio.
| sorgente: https://www.facebook.com/ – 10/01/2018

Please follow and like us: