Catia Leonetti

POESIA: Meccanismo vitale
Ti chiedono di andare avanti
e tu li ascolti.
Fai fatica ad accettare la sconfitta
e tu l’accetti.
Ti contorci dal dolore,
con gli occhi rossi che trattengono le lacrime,
la rabbia che implode nel petto,
col sorriso stretto tra i denti
e continui ad andare avanti.
Gli anni passano, il tempo passa, tu cambi
e pensi che anche la tua situazione sia cambiata.
Pensi di non ricordare o pensi forse che quel passato sia solo
un vago passato
con residui di malinconia,
qualcosa di cancellato.
Poi un soffio di brezza
ti accarezza e ti frusta.
E così ritorni nello stesso incubo da cui tutto è iniziato:
la paura di fallire,
le sofferenze contro cui hai dovuto lottare,
gli insulti che ti hanno spinto nel fango,
la gioia di chi ti ha visto cadere,
l#039;urlo di chi è riuscito a sopraffarti.
E tu ,misero, piangi, urli, ti strappi i capelli
o continui a credere in un eterno ritorno che non può ritornare.
Ti dicono di aspettare
e tu aspetti.
Ti chiedono di sperare
e tu speri.
Ti chiedono di saper rimanere in equilibrio su una corda
e tu, seppur dubbioso, ci provi.
Poi, seduto in un angolino, ti chiedi il perché di quell#039;esercizio.
Percepirai le parole di un goffo passante:
Avrai imparato
a saper rimanere in equilibrio,
mentre tutti quelli che ti hanno sempre deriso
continueranno a vivere all’estremo della corda.

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Facin Ercole

POESIA: Lacrima
Scroscia incessante nei momenti più tempestosi
a volte scende leggera e si muove nei tratti incavati
può capitare che caschi anche nei giorni di sole
si asciuga nei giorni più belli
al tatto umida e fresca profuma di vita
quando cade copiosa ci bagna il viso
la lacrima è sempre pronta a sgorgare
colma di amore, rabbia, dolore e sorriso.
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sentieri simona

POESIA: SALUNA

L’arena chiara si mescola
con il sale e si consuma

tra gli opachi pini marini
il vento resta sempre schiavo

giace stinto il mare
ferito sulla battigia
dalla sciabola dell’orizzonte

la luna sfoglia i veli
come petali
di camelia appassita

è la malinconia….

madreperla pallida
della poesia
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Pontoriero Domenica

POESIA: Agosto 2016
Un estate calda ,
Il profumo del mare ..
Il suono delle onde in
Burrasca,colori vivi
Di una stagione intensa in pochi
Giorni vissuta…
Tra sguardi e parole
Piena di Magia ,di spensieratezza
Di attimi di gioia ,
La magia di un Amore appena
In uno sguardo e tra parole
Mute,tra un gesto ed una
Tenerezza mentre il tempo
Fuggiva via e L amore appena
Nato già finito. | sorgente: http://m.facebook.com/ – 07/01/2018

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Mangalaviti Roberto

POESIA: SISMA

Tristi boati di morte,
fulminei presagi di eventi funesti.
Dal profondo si scuote la terra
ed affiora terribile e violento
nel caos il suo spirito.
Muri squarciati, case smembrate,
campanili di chiese atterrati,
affetti perduti, grida angosciate
di gente smarrita.
Sguardi attoniti di bimbi sperduti,
mani tese a lenire ferite,
volti rigati di pianto,
corpi sporchi di sangue.
Montagne di macerie, odore di polvere,
Ora tutto è silenzio.
Si aspetta di udire un flebile gemito,
segnale di vita tenace e indistrutta.
Dalle macerie emerge un braccio,
è il braccio di un uomo inchiodato
a una croce, uomo del dolore,
uomo della vita.
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Magliani Paola Alessandra

POESIA: E il vento
ha portato via
le nuvole del nostro amore.
Sono lontani ormai
quei ricordi
che si accendono
quando ti penso.
Tra questi alberi
di prima mattina
cerco il senso
di me e te,
di ciò che eravamo,
persi, e presi mano nella mano,
nel lungo viaggio
dell’amore.

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Nasca Giuseppe

POESIA: IL CONTEMPLAR FUGACE …

Il contemplar fugace
la morbidezza anonima, che sorge
nell’echeggiante mondo ormai confuso
della memoria obesa di ricordi,
ridesta antichi sogni
che si direbbe morti o mai vissuti.
La musica risorge dall’oblio
e trilli nell’azzurro
risuonano festosi, un poco stinti
dall’ombra crespa che segnò la vita. Allora l’indugiar pacatamente
sull’onda dei ricordi,
rigagnoli ricrea
di silenzioso ardore e gli occhi miei
s’accendono di luce
perché la mente tesse nuove tele
con l’ago del passato
e la speranza affiora prepotente
d’ormai passate voglie
nel placido tacere delle labbra.
Di redimite immagini risplende
il vivido frugare nella mente
e Tu risorgi inquieta
sull’intricata storia d’una volta,
che fiamma spense di calore immenso.
Forse del vano contemplar non resta
che l’improvviso riecheggiar di Te
nell’accorata folla dei ricordi,
ma tanto basta per ridare forza
alla mia mente stanca,
che d’esitar non tace
sull’orlo del delirio
e fabbrica castelli incontrastati
sull’alto piedistallo delle nubi
scrivendo versi inutili, ma cari.
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Duro Giuseppe

POESIA: Sei la mia dolce metà..il pensiero costante che non riesco a far tacere, mentre il mio cuore urla il tuo nome quando non sei lì al suo fianco, perché lui ha scelto te..ti sceglierà sempre nel bene e nel male in ogni attimo della mia vita,io scelgo te… perché? perché completi questa solitudine che abbraccia l’unica metà del mio cuore, che per vivere ha bisogno della tua metà. | sorgente: http://m.facebook.com/ – 07/01/2018

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