POESIA: L’esilio
E fu l’esilio. Un tramonto di aurore.
Una condanna di sguardi.
Insufficiente ogni perché.
Il tralcio defoliato delle carni inseguì
l’onda e l’aratro.
Con la chiglia di fuoco
le radici assalimmo circostanti
e quelle aeree e periferiche
al profumo dell’anice violento.
Un terremoto la tua voce
sospesa sulla tenacia dell’ignoto.
– 08/02/2018
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