POESIA: Ogni giorno l’anziana signora
sedeva dietro i vetri di quella casa.
Il suo sguardo pareva scrutasse oltre il visibile,
ma era vuoto, freddo,
freddo come quell’inverno
che, sebbene lasciasse trapelare un timido sole,
imprimeva i suoi chiari segni.
Quei segni che un altro inverno
aveva impresso sui suoi capelli,
sul suo volto.
Poi, per strada
appare una palla sospinta dal vento,
poco dopo,un bimbo che corre,
la segue…
La donna sorride
ma una lacrima scivola giù furtiva.
S#039;insinua tra quei segni
che il tempo ha scavato
e vi si perde…
Sono farfalle d’inverno,
che riempiono gli occhi,
riscaldano il cuore.
Ricordi sopiti, risvegliati
per brevi momenti.
Un figlio forse,
un amore forse,
un abbraccio, un bacio, una carezza.
Momenti che parevano eterni,
dimenticati.
Poi, lo sguardo si indurisce di nuovo….
sono solo farfalle,
farfalle d#039;inverno. | sorgente: https://www.facebook.com/ – 08/02/2018
Mese: febbraio 2018
Palieri Loredana
POESIA: Cuore in silenzioche che non hai sussulti di gioia o di dolore
Ti prego parlami ancora cuore
Una parola sola,un battito per ricordarmi che esisti e che io esisto..
Cone fiore avvolto da neve di un infinito inverno.
Io sono solo un povero corpo che vaga nel buio e senza te il tempo non ha più un senso
Cuore regalami un sogno ,un attimo di calore e poi lasciami respirare l’ultimo profumo di vita.
| sorgente: http://m.facebook.com – 08/02/2018
visigalli maurizio
POESIA: la vita ha 4 sensi amare, soffrire,lottare e vincere
chi ama soffre
chi soffre lotta
chi lotta vince
ama molto
soffri poco
lotta tanto
vinci sempre | sorgente: https://www.facebook.com/ – 08/02/2018
Di Franco Luca
POESIA: Camminavi su un filo,
un filo marrone,
con un’anima che implodeva;
Camminavi su un filo,
un filo di ramo,
un filo
pronto a spezzarsi,
bastava guardare dritto,
così hai fatto;
Ora quel ramo si è spezzato,
ma tu,
anima che stava implodendo,
ora emetti una grande esplosione
che con la sua grandezza,
emette tanta luce,
una luce che distrugge il buio,
da quel ramo
sono nati tre fiori:
Speranza,libertà ,felicità .
La poesia si chiama “Dal Buio Alla Luce”. | sorgente: https://www.google.it/ – 08/02/2018
Boesso M. Cristina
POESIA:
GLI ABBANDONATI
Soli, tristi, come cani abbandonati,
ne pane, ne vesti a riscaldarvi,
sotto la fitta pioggia ed il caldo sole estivo
non un riparo per le vostre membra.
In cerca di angoli bui
dove la vergogna non ha colore,
dove non si odono rumori ne parole,
dove non si vedono lacrime.
Con volti segnati dal tempo,
da quel tempo lontano
forse degnamente vissuto,
dove si osava ancora sognare,
dove esisteva ancora la speranza,
quel lontano tempo in cui la dignitÃ
aveva ancora ragione di esistere.
| sorgente: https://form.jotformeu.com/pagine/bando-poesia – 08/02/2018
Lo Russo Giuseppe
POESIA: ANIMA MIA
Tanto nel rifiuto che nell’accettazione
impossibile di questo, chiamiamolo
ancora incompiuto contesto
dove abbiamo svolto tante volte insieme
a cenni ad esempi ed ottimi argomenti
quel passato verso, la maniera sola
per riconoscere i nodi di una trama
che pensavamo finalmente di sciogliere
o ancora di non aver tagliato
(e se poi non ci siamo ingannati
e non ci sono nodi che ci leghino invece)
e intanto, dopo che indecisi a lungo
e smaliziati sulle verità delle cose
per il lusso e i vantaggi che ci siamo presi
in tutto questo tempo sulle buone ragioni
e le cattive, raccolte in una nostra
confidenza continua piena d’intelligenza
d’allegria d’equivoci e d’attese
e piena anche di quella
volontà assoluta che mettevamo
operosi un tempo in ogni cosa
anima mia stavo quasi per dirti
vorrei quasi dire insomma ora
ora proprio che siamo come siamo tutti
commensali ad una tavola sola svogliati
intenti a rimasticare avanzi
in vista d’arrivare ad un’identica meta
volevo dirti anima mia bellissima
tenera amica mia indifesa signora
persona mia cara balorda ed indecisa
lascia, ascolta, smetti per una volta adesso
questa brama che senti di miracoli.
E dove e come dirai senza libri e parole
confrontare tutta la nostra libertà col mondo
ora che luminose memorie ci insegnano
se vuoi a ricordarci la lezione
e giorno per giorno in fila tutto
un calendario universale che sopravanza
assai la fila innumerevole degli anni
(i miei e i tuoi probabilmente)?
Sono stanco ti dico, non volere lascia
la decisione al caso sazia ormai
di tante meraviglie, lascia, ti prego
e pensa oggi piuttosto di sparire.
E che facile occasione sarebbe
smarrirsi in una volta insieme, mancare
nello stupore propizio del mattino
come un vecchio curioso senza senno
mentre la coscienza non veglia
ed innocente ancora si nasconde
distratta a continuare il sogno.
Lungo la via che abbiamo perso andando
finire ad esempio dietro i muri dei palazzi
dentro le case nei cortili interni
dove salgono in alto polverosi
esili i tronchi di un limone
o di un cipresso in braccio
a vecchi infissi fra indumenti tesi
stretti fra tettoie verdine di plastica ondulata
fra serbatoi grigi di eternit d’amianto
e terrazzi d’asfalto e sfiatatoi
e neri comignoli ed antenne
in un intrico di tubi e di calate.
Non così lontano, guarda, scegli
magari all’Hotel San Giorgio vicino alla stazione
o all’albergo del Ponte quello
sulla breve curva che descrive l’Ema
che cerco sempre con l’occhio quando passo
all’Hotel City tre stelle di via sant’Antonino
o alla Nuova Italia sulla via del Mercato.
A che durare ancora a queste porte nere
serrate foderate in ferro rugginoso
che mettono ad orti conchiusi
o a splendidi giardini ormai dismessi
ed inselvatichiti di ville abbandonate?
Cosa aspettiamo allora pargole figure
di viandanti fermi a colloquio
scampati di una comunità dispersa
su una strada fra muri diseguali
che corrono uguali in filaretto
(e non sappiamo dove) quando sentiamo
alla fine che il disegno è imperfetto?
| sorgente: https://www.facebook.com/ – 08/02/2018
Canitano Giovanni
POESIA: Mi affaccio alla finestra e vedo…
vedo uno stormo di uccelli cacciati in malo modo, vedo quel fumo creato solo dall’ uomo, vedo bambini giocar coi palloncini mentre gli adulti organizzano tumulti…
E quindi Odo… odo le voci i botti e gli spari dai quali vivi escono solo i miliardari e laltra gente no, viene colpita e in questo mondo allor non vi sarà più vita. – 08/02/2018
Dalla Riva Giovanni
POESIA: Noi di fronte al sole siamo in attesa del nostro destino,
dobbiamo sorridere e guardare in alto cercando le cose più buone,
e scorgeremo una scala per il cielo,
che ci porterà a vivere la vita al meglio.
E un giorno quando tutto sarà buio
tu illuminerai il mio sentiero
e ti raggiungerò gridando al vento il tuo nome,
e dal cielo scenderanno petali di rose. | sorgente: https://www.google.it/ – 08/02/2018
Lanocita Martina
POESIA: Non conosco il tempo e lo spazio
LÃ dove tutto si ferma
Nel cambiamento dello stato
Nella disgregazione della materia
Il divenire divampa nel tuono primordiale
La battaglia delle forze
Del bene e del male | sorgente: http://m.facebook.com/ – 08/02/2018
Natalia Caggiano
POESIA: Notte d’estate
Era una notte d’estate. Lui c’era. Io c’ero.
Non si vedeva una stella cantare,
una lucciola sussultare,
una luna scodinzolare.
Noi c’eravamo in una notte d’estate.
Eravamo dentro la notte.
Rubammo ogni bagliore
da stelle, lucciole, luna.
La luce stava tutta su di noi, riflessa
come un ramo folle su uno specchio
di lago.
Lui mi riempiva di splendore,
io lo impazzivo d’amore.
Eravamo attraverso la notte.
Lame di coltelli che affondavano nelle carni
spicchi di anime avvinghiate al buio,
sordi ai richiami del giorno
vivi nelle braccia dell’oscurità .
Ma come la luce spazza via
le ombre delle cieche tenebre
così noi ci dimenticammo
al sorgere dell’aurora,
riprendendo i nostri corpi
e lasciando solo un vago odore
di ricordi
nel nulla. | sorgente: https://www.google.it/ – 08/02/2018