Chistol Lucia

POESIA: …Una canzone mi rimane,/Un sguardo che non brilla più./Una poesia che fa male,la stella che si spegne giù./Una tristezza autunnale che sta sciogliendo un destino,/Una speranza invernale che è sottile come un filo./Un fiocco con la voce persa che non si fa sentire mai./Un paradiso senza ingresso,che non ti chiedi come stai?!/E tutto questo non fa male,ma secca ogni frutto fresco.. D#039;amore..,che ci fa cadere in un altro universo!!! | sorgente: https://www.google.it/ – 13/03/2018

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Manno Domenico

POESIA: LA FARFALLA E L#039; AMORE

Ho visto una farfalla
colorata e trasparente,
sembrava vestita di niente,
ma la sua sensuale figura
disegnata dalla natura
ha plasmato i miei occhi.

Una farfalla bella da morire
come un amante
ho sognato nel cielo della giovinezza.

Ho rivisto nuovamente
la farfalla volare, leggiadra
nel prato dell’amore.
A quale fiore donerà il suo cuore?
Vorrei tanto essere lì,
nel grande prato
e donarle tutti i miei petali
con l’essenza del mio amore.

| sorgente: http://www.poetipoesia.com/ – 13/03/2018

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Migliano Marco

POESIA: Fiorri, piangete di gioia,
Piangete di gioia facendo cadere dolcemente la rugiada della sera,
con le stelle e la via lattea sopra di voi

Piangete, piangete… Perché la terra va innaffiata con il pianto, e nasce l’erba, verde come la natura, rossa come l’amore e il sangue dentro di noi, gialla come l’alba e il tramonto e giallo è il vostro nettare.

Nettare d’amore, poesia, music, canto dei grilli, fruscio delle foglie.

Nettare che ti trasporta in luoghi incantati e si espande come l’amore

(Marco Migliano) | sorgente: http://m.facebook.com/ – 13/03/2018

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TRINGALI ENZO

POESIA: L’ALBERO DELLA CULTURA

QUESTA E’ LA STORIA DI UN DESIDERIO…

IL SOGNO DI UN BAMBINO…
CHE DA GRANDE VOLEVA FARE IL CONTADINO…
DIVENTAR IMMENSO COME UN ALBERO DI ULIVO E TUTTO QUESTO PER UN MOTIVO…
IN MODO DA POTER DIVENTAR GIGANTE COME UN ALBERO DI FAGGIO…
UN SUPER CONTADINO CON TANTO CORAGGIO…
PER LUI NON C ERA SOGNO PIù BELLO…
NON ERA FARE IL CONTADINO CON IL SOLITO RASTRELLO…
COSI’ OGNI SERA IL BIMBO SCAPPAVA A LETTO TUTTA FRETTA PER SOGNARE IL SUO SOGNO E LA SUA NUVOLETTA….
IL SOGNO SEMBRAVA COSI#039; VERO..
CHE IL BIMBO SI PERSE MA CON UN PENSIERO… IL PICCOLO SI AVVICINO’ PIAN PIANO ALLA LUCE NOTTURNA DELLA SUA FINESTRA…CHIUSE GLI OCCHI…ED INCONTRO’ UNA FATA…LA MAESTRA..
LA FATA E LA CREATURA RIMASERO INSIEME
FINCHE’ IL BIMBO NON SOTTERO’  QUEL SEME…
ARRIVATI NEL REGNO LA MAESTRA CHIESE
“VUOI FAR UN DISEGNO?”
COLORAR SENZA USCIR FUORI
FINO A CONSUMAR TUTTI I COLORI…
DA QUEL SOGNO NON SEMBRAVA ESSERCI VIA
D USCITA…
IL BIMBO PRESE IN MANO LA MATITA…
IL DIPINTO SI TRAMUTO’ IN UN PICCOLO RAMO
DI UN GRANDE ULIVETO….
A,B,C,D….COLTIVAR TUTTO L ALFABETO…
DAPPERTUTTO NUMERI E LETTERE DA SEMBRARE UN CAMPO DI FRUMENTO…
COSI’  I SEMI SI SPARSERO AL VENTO…
AL GERMOGLIO DELLE PRIME SPIGHE E DEI PRIMI FIORETTI ARRIVARONO LE RIGHE ED I QUADRETTI…
E DA QUELLA FINESTRA S INIZIARONO AD INTRAVEDER LE COSE BELLE…
I SEMI TRASFORMATI IN ALBERI,
E GLI ALBERI IN STELLE…
E DI QUELLE LA PIù  LUMINOSA SI VEDEVA SUL SERIO….COSI#039; TORNO#039; LA FATA…UNICO DESIDERIO…
RICORDA PICCOLO E’ TUTTO TUO QUESTO TERRENO SCONFINATO…E TUTTO VA COLTIVATO…
QUESTA E’ LA NATURA …IL SEME E’ LA LETTURA..
QUESTA DIVENTERA’ LA TUA RICCHEZZA..NESSUN RAMO DELL ALBERO DELLA CULTURA SI SPEZZA…
RIMANI ATTACCATO AL TRONCO A BRACCIA APERTE…E VEDRAI CHE QUELLO CHE LEGGI TI DIVERTE…
| sorgente: http://www.poetipoesia.com/ – 13/03/2018

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Caruso Riccardo

POESIA: “l’azur se nacre de luxure”
G. Ungaretti, Nuit d’été, da Derniers Jours.

– Tra le dita
dischiuse al tuo viso
amarti, silenziosa –

L’azzurro si nutre di lussuria,
la notte danza sul ponte.

– Ascoltami mentre taccio
e solo passo
tra foglie d’infanzia –

La notte danza sul ponte,
l’azzurro tinto di lussuria.

– Poterti ritrovare fra campanule disperse,
segreta in te sola, solo dal tutto
aspirare il volere celato –

Notte tramontata, d’altre ragioni, obliata.
Mai recido d’azzurre pietre il ricordo dal fondo.

– M’hai atteso, da finestre di perla
hai sporto la bocca socchiusa
ed era ovunque, su me. –

Affondare di piedi, sul ponte, la danza.
Le strade deserte, notturna lussuria e azzurra.

(Ballata, a due voci)

| sorgente: http://www.poetipoesia.com/ – 13/03/2018

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TRINGALI ENZO

POESIA: IL SEME….E LA TETTA

Vorrei dirvi qualcosa che mi preme…
sono qui grazie ad un piccolo seme…!
Costui non scelse la strada classica dell esser sotterrato….
lui era un seme innamorato…
Era talmente buono che non faceva mai la spia…
intraprese la via più lunga…una galleria…!
Il viaggio durò nove mesi…quasi come se andasse in gita…
iniziò  lì la mia vita…
partita subito con una cosa bella…
“mi svegliai aggrappato ad un enorme mammella…
Poi fui svezzato…
“ciao…ciao” disse la mammella…mi ha salutato…
Per un attimo pensai mi dicesse aspetta…
la salutai anch io..”ciao tetta”…
Il ricordo più  bello da quando son nato?
Aver capito che ero io…il seme innamorato…
In quell’ attimo la testa risuonò come una campana…con tanti rintocchi…
Bellissimo guardare la tetta, la mamma ed i suoi occhi….
…il regalo che vorrei?….soldi e giocattoli….
giocattoli e soldi…..
cosi#039; da portar via il malloppo con una sacca…
come mamma e papà che ancor oggi portan via la mia c…cca…
Con questa si son anche imbrattati…
ecco perché son così fortunati….
| sorgente: http://www.poetipoesia.com/ – 13/03/2018

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flajani galli eugenio

POESIA: Circondami di selvaggio immenso,
aura di remoto a cui sempre penso,
senza di te il nuovo non ha senso
giacchè l’amore per te è troppo intenso.
É verso di te che la mano tendo
e se non mi dai la tua non mi offendo.
Vorrei solo sentirti vegliare su di me,
vorrei solo sentirti vivere dentro di me. | sorgente: http://www.poetipoesia.com/ – 13/03/2018

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Martini Mady

POESIA: Mi son ridotta a parlare con un gatto che mi segue come un ombra/una bestiola dall’ affetto congelato/e di calore troppa fame. /così me lo son preso/un dì  che diluvia, e lui, che come me non era di nessuno/con me divide/quel poco che abbondava | sorgente: http://m.facebook.com/ – 13/03/2018

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TANGOCCI ANNA

POESIA: Il Foglia e una donna

L’acqua dla Foia la porta a spass el cel”.
Pensa, sul ponte del Bruscolo
Da lontano si vede quella donna
che guarda di sotto.
Una macchia scura
E i suoi pensieri cadono giù
come le foglie dell’acacia.
Sulla sponda del ponte
Appoggia la sua vita.
Un’anatra ride sguaiatamente
Ma quella donna non ci fa caso.
Pensa ai suoi parenti
Li tira fuori dalle rive del Foglia:
Suo padre dentro la luce
del sole che cala,
col setter,e il fucile sulla spalla
E sotto il ponte vecchio
che adesso non c’è più
lei vede sua madre che lava i panni,
con gli stivali di gomma
nel gelo di Novembre.
L’ultimo pensiero è per lui:
per il Foglia
perché tra i sassi
mantenga la memoria.
Poi si stacca dal ponte
E va fra le zolle,su per la collina
verso casa sua,
fra i campi di erba medica
divisi dai viali di tigli e allori,
come da scriminature,
là dove solitario si sente
il lamento scuro del pavone.
| sorgente: http://www.poetipoesia.com/grazie-2/ – 13/03/2018

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