Frisoli Cristina

POESIA: IL MILLANTATORE

Quando perso nella fantasia
Ti accorgi che preso dalla frenesia
L’uomo qualunque costruisce storie
E racconta tante fandonie
Per sentirsi un po’ più grande
Delle sue tante scorribande
In mente le custodisce con attenzione
Per narrare ai suoi simili la sua versione
Ma alla fine cosa gli resta?
Un teatrino nella testa
Lui è il regista ed anche autore
Della gran menzogna il solo attore.
Cristina Frisoli. | sorgente: http://m.facebook.com/ – 19/04/2018

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Belluccio Andrea

POESIA: C’è un fiore appena spuntato,
è timido e anche un po’ bagnato,
non sa ancora perché si trovi qui,
tutto è accaduto in fretta, lì per lì!

Si guarda intorno e tutto è verde,
il suo sguardo a tratti si perde
in un immenso infinito, dove tutto splende.

Un po’ è divertito, poi eccolo
cercare su e giù qualcosa
e qualcosa spunta a tu per tu!

“Chi sei? Non devi aver paura, vedrai che qui,
tra un po’, nella radura,
forse accadrà qualcosa entro la sera”.Cosa?”
“Vedrai, arriverà la primavera!
Ci raduneremo tutti, saremo in tanti
e altri ancora domani si faranno avanti.
L’evento è grande, direi speciale
perché non c’è stagione a questa uguale:
profumi ovunque, erbette e cinguettii,
aria dispettosa, raggi tiepidi e miagolii,
la gente arriverà anche in corriera
per dare il benvenuto a
mamma P R I M A V E R A | sorgente: http://m.facebook.com/ – 19/04/2018

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Pendolino Carolina

POESIA: A MARCO……………….
E’ bello poter credere che tu sia con noi in ogni nostro gesto quotidiano.
E’ bello pensare che tu sia con noi in un giro in bicicletta sulle colline,
in piscina a fare una nuotata,
a tavola, ad una grigliata con amici,
in pista con la tua “signora a due ruote”,
al lavoro dove molti ti trovavano.
E’ bello vedere che le tue diverse conoscenze o amicizie
si stringono e si intrecciano fra loro.
E’ bello poterti donare un sorriso quando si parla di te,
ricordandoti i un tuo atteggiamento o raccontando un qualcosa di te.
E’ bello pensare che tu sia presente nei diversi colori del cielo,
nell’arcobaleno, nelle stelle cadenti, nel sole che splende.
E‘ bello sapere che sei e sarai sempre con noi, nei nostri cuori,
che da lassù ci osserverai con il tuo sguardo
guidandoci per nuove strade e nuove emozioni.
Grazie per averci donato questa lezione di vita, grazie per averci donato un po’ di te- – 19/04/2018

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Pace Nicoletta

POESIA: GIOVANI FACCE DALL ANIMA NERA
LA CUI ETÀ NON RAGGIUNGE QUELLA DELLA PRIMAVERA,
MOSTRANO DUE VITE TRA IL GIORNO E LA SERA.
SEMBRANO ANGELI CON MAMMA E PAPÀ
MA CON CHI NON CONOSCONO NON HANNO NESSUNA PIETÀ.
TRA VIOLENZA FISICA E ANCHE MORALE
NOMINANO TRA LORO UN GENERALE.
IMPROVVISANO RETATE TRA LE VITTIME DEL GIORNO
E NON NUTRONO RIMORSI PER CHI LI TEME ANCHE PER UN CONFRONTO.
SEMBRANO BELVE IN UN GREGGE DI AGNELLINI
DIMENTICANDO L AMORE ANCHE PER I PIÙ PICCINI.
VORREI VEDERE ANCORA UN MONDO D AMORE E CIVILTÀ
DOVE LE GIOVANI FACCE SI COLORANO D INGENUA UMANITÀ.
VORREI VEDERE IL RISPETTO PER I VECCHI E I BAMBINI
CON I PROFESSORI E ANCHE I VICINI.
VORREI ANCORA VEDERE GIOVANI FACCE DALL ANIMA PURA E BIANCA
CHE CON GESTI AMOREVOLI CHI LI CIRCONDA,INCANTA.

LA POESIA S INTITOLA ” QUELLO CHE VORREI”.

LA PRIMA CHE HO INVIATA CONTENEVA UN ERRORE. – 19/04/2018

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Trabucco Senia Maria Rosaria

POESIA: ALLE MIE FIGLIE

A voi
alba del mio sorriso
A voi
vento che scompiglia i capelli
verbo del mio cuore
colore del mio mondo
Dalle vostre mani strette nelle mie
sento scorrere il sangue e la vita
Dai vostri occhi lucidi
traggo la linfa per le mie radici
Io che come pianta sempreverde
oscillo al ritmo fresco
della vostra giovane stagione
Io che tenera nelle fronde
vivo nei vostri respiri, nella vostra luce
Scintilla con voi l’anima mia
e si perde
in un tempo senza orizzonti
dove l’eterno, l’infinito e l’amore
si confondono in una cosa sola
A voi, vita mia
A voi, ossigeno dei miei giorni – 19/04/2018

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Leonardo Ancona

POESIA: L’albero della vita,

L’albero della vita,
germoglia nel terreno fertile,
si radica nell’ovattato profumo
dell’amore di una madre
che tutto dà e nulla riceve.

L’albero dalle foglie parlanti,
germoglia nella parola,
un frutto acerbo, aspro,
povero di senso, matura
nella complicità di una feconda.

L’albero che mi parla col vento.
Riceve il suo odore dall’inchiostro
al foglio di carta sterile e bianco
divenuto prato fertile di germogli
di fiori, dalle mille sfumature.

L’albero dalle radici mute.
Prende spazio la china, penetrando
tra le fibre ed il candore, intimidita.
Una mano a scarabocchiare…
una nova emozione a darne calore.

L’albero maestoso ma indifeso.
Tremula foglia sul robusto ramo.
Complice l’anima del vissuto,
respira vivendo allegra tra le righe,
nutrendo gli occhi e la gioia di chi segue.

©opy®ight Leonardo Ancona
19/04/2018 | sorgente: https://l.facebook.com/ – 19/04/2018

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Vicari Amedeo

POESIA: Spes

Laggiù sul tetto del tutto, ritorner�
il lume caldo dell’esistenza,
la presenza indomita vermiglia.
Sotto l’arco trionfale del mondo
aspetta la sorridente fanciulla:
lei porge la candida mano,
ritornerà lì il vecchio mercenario
camminando poco e piano
a stringerla ancor.
Il cielo sarà di nuovo un palazzo
e la delicata rosa bianca
di nuovo regina,
sovrana degli umani errori.

Ma la notte del mattino,
fino alle stanche stanze ancora
sta; e tutto è un grigiume ombroso.
Senza riposo alcuno il mortale
siede sui cumuli della sorte.
Dolce è il tenero dilemma
del bimbo con la mamma:
l’innocente vita,
che comunque si ripeta,
per poco non fu triste.

Fisse le facce vecchie,
sono ossimori
di pene sconosciute e strani rumori;
nei cuori la pace burrascosa
che mai senza posa il giro
del fato sconquassa vorticosa.
E i potenti e i perdenti
Con il loro avvenire pingue,
non hanno che un volto comune:
ozioso e speranzoso.

Là si sente un suono di battaglia,
si scaglia la grande gloria futura.
Ma più che il trambusto del secolo,
lo senti bene e chiaro
il vano e fresco augurio
di una giovinetta mano.

| sorgente: https://www.google.it/ – 19/04/2018

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Angeli Alfredo

POESIA: Penso proprio possa pretendere
Più parole per prepararmi
Più prove per primeggiare.
Posti preziosi,
Prati precisi,
Poeti proficui,
Poesie penetranti
Per permettermi passioni pure.
Perché possiedo polveri pessime, perverse.
Proteggono proibiti passaggi per paura,
Per pigrizia,per piccoli piaceri passati,
Pensando possano placarli, plagiarli,
Pregando per perderli
Poi pioggia per pulire patine pesanti
Preoccupato per pezzi prestati
Purtroppo persi
Pondero privati provvedimenti,
Pavidi pianti per placare pallide possibilita#039;,
Piuttosto passive precipitazioni.
Poi
Palmo per palmo prendo posizione,
Percepisco presenze paradisee,
Patrie paterne presto privano pene perpetue.
Pronto per partenze profuse, presenti,
Perfette, piacevolmente posate
Presso pacifici palpiti.
| sorgente: http://www.poetipoesia.com/ – 19/04/2018

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Barbara Di Giacomo

POESIA: A te
E ora son qui che scrivo
a te mio cuore, dolorante e sincero,
che tieni tutta per te quell#039;amara nostalgia,
nostalgia dei tempi che furono,
nostalgia di ciò che non tornerà più.
Il passato, passato che riecheggia forte dentro ogni più piccola cellula,
e lascia un lieve e amaro sapore di tristezza.
Essa sì, ti accompagna in ogni dove,
e una seppur fievole illusione, immaginare chi or non c’è, ma che immensamente vorresti ancora qui con te .
Cos’è che spinge te mio cuore a batter sempre, e ancora, ancora,
seppur la nostra anima urla dalla profondità più cupa della nostra essenza?
O cuore,dolce compagno di vita, la tristezza per chi non c’è più ti ha ormai reso schiavo del pensiero, e in ogni tuo battito seguirà l’eco di quel che fu e ora non è più.
Uno sguardo velato di malinconia volge al futuro, e tu, cuore mio, batti e batti , e il pensiero torna al passato, e lì che giacciono i ricordi, è lì che batti tu mio cuore. | sorgente: http://m.facebook.com/ – 19/04/2018

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Barbara Di Giacomo

POESIA: A te
E ora son qui che scrivo
a te mio cuore, dolorante e sincero,
che tieni tutta per te quell’amara nostalgia,
nostalgia dei tempi che furono,
nostalgia di ciò che non tornerà più.
Il passato, passato che riecheggia forte dentro ogni più piccola cellula,
e lascia un lieve e amaro sapore di tristezza.
Essa sì, ti accompagna in ogni dove,
e una seppur fievola illusione, immaginare chi or non c#039;è, ma che immensamente vorresti ancora qui con te .
Cos’è che spinge te mio cuore a batter sempre, e ancora, ancora,
seppur la nostra anima urla dalla profondità più cupa della nostra essenza?
O cuore,dolce compagno di vita, la tristezza per chi non c’è più ti ha ormai reso schiavo del pensiero, e in ogni tuo battito seguirà l’eco di quel che fu e ora non è più.
Uno sguardo velato di malinconia volge al futuro, e tu, cuore mio, batti e batti , e il pensiero torna al passato, e lì che giacciono i ricordi, è lì che batti tu mio cuore. | sorgente: http://m.facebook.com/ – 19/04/2018

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