amendola francesco



POESIA:I BUONI
I buoni vivono di speranza, speranza che tutte le cose ci fanno vedere siano vere, ma invece non è così, i buoni non vincono mai, e quelli che vincono non sono buoni, i buoni son gli eterni perdenti. Speranza che ci sia altro oltre la carne, i soldi, gli averi insomma la sostanza.
I buoni vivono il malessere, si ammalano sempre, ma non centra il raffreddore, la tosse o la febbre, si ammalano degli errori che fanno. I buoni sono nervosi hanno lo stomaco come una bottiglietta d’acqua di plastica, vuota, niente più facile da accartocciare e buttare nel cassonetto blu (i buoni fanno la raccolta differenziata anche con il loro stomaco). E’ difficile che due buoni di differenti sessi riescano a coltivare dei sentimenti, perché i cattivi riescono sempre ad arrivare prima ed approfittarsene. Mentre due buoni dello stesso sesso quando si incontrano, si riconoscono a pelle, senza se e senza ma, fanno nascere un amicizia che potrà durare nei secoli dei secoli (so che non è possibile un secolo son 100 anni, ma mi piaceva far capire, la meravigliosa’ della cosa). I buoni sono ricchi di una moneta astratta, intangibile che non serve per comprare niente, l’emozioni. Questa moneta li rende vivi, anche quando smetteranno di respirare. – 29/05/2018

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