Mignogna Agnese



POESIA:Ancora il sole non sfiorava il cielo
e già le laboriose mani
a curar le rose
dell’ormai agonizzante giardino.

L’acqua, a placar la sete,
evitando il fogliame .
I selvatici, via dal mucchio,
preservando i polloni.

Ti colsi a carezzar le loro chiome,
irte e setose, luccicanti di bellezza.
Il giovane corpo, malato e stanco,
in quell’istante pareva
non soffrisse pena e anzi
traboccasse di un amore ardente
che per se stesso ormai non nutriva più.

La vita chiama vita finché
d’amor palpita il cuore,
la tua vita sfinita,
ancora piena d’amore.
– 12/07/2018

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