Pizzolato Luna



POESIA:”Uomini” di altri mondi

La mattina mi sveglio e non ho nulla, nessun tic tac a contare il tempo che passa solo luce e buio. Distese di deserti e piccole capanne, decide di fratelli.. in comune abbiamo tutto. Ogni giorno potrebbe essere l#039;ultimo ma non importa, non vedo scorrere il tempo, non ho paura. Da lontano arrivano loro, loro hanno tutto, sorridono, scattano foto, ma nonostante impressi in pellicole colorate non diventeremo nessuno. Lasciano regali come dolcissime illusioni e se ne vanno.
Noi abbiamo il sole caldo, loro no. Noi abbiamo imbevibili acque limpide dove loro si tuffano, loro hanno tutto e vanno verso il nulla ma non per noi.
Siamo grandi vetrine che ricevono clienti poveri d#039;animo, che passano ma non hanno mai avuto intenzione di entrare. Vivo nell#039;incoscenza, non ho istruzione, la mia età é un numero ma non so contare. Nessun signore di verde ci é venuto a trovare e la gente se ne va lasciando solo il proprio corpo che copeon veli bianchi. Non ho paura, il tempo passa ma non lo so. Mi sento leggero, ormai non ho più fame, aspetto la pioggia per bere. Cado ancora, mi rialzo e voglio giocare. Ho una maglia stretta, i miei amici mi raggiungono. La palla é un tronco ben tagliato, inizio a correre ma cado ancora. Questa volta non mi rialzo più, sento il tempo scorrere per la prima volta poi non sento più niente. Chiudo gli occhi, é diventato buio, non ho paura. – 19/09/2018

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