POESIA: Sì, stavolta vado,
vado veramente,
di questo mondo
e questa vita,
non amo ormai
più niente.
Vado, senza
saper ben dove,
la cosa più importante,
che sia comunque altrove.
Altrove è un mondo nuovo,
ove dame e folletti,
danzano leggiadri,
volano sui tetti.
Ci troveremo ancor,
se questo sarà scritto,
d’altronde l’amor vero,
non cade mai prescritto.
Mi annuserai nell’aria,
mi ascolterai nel vento,
leva in alto il calice
e brinda al lieto evento.
Tienimi ancora stretto,
stringimi sul cuore,
sfoglia una margherita,
chiamami ancora amore… – 22/01/2017
Autore: webadmin
Laura Ferro
POESIA: IL TEMPO E’IMBATTIBILE NELLE VELOCITA’: che vuoto che precipita’,avolte si ci si perde per errore,per quel senso di vuoto,che non sai che cose’,dopo tanta polvere la pace.i tuoi occhi innsmorati cosa non darei perche’il tempo non ci invecchi,con te accanto riesco a vivere,siamo la vita scritta sui muri,la storia da scrivere sui libri della realta’,non buttiamo via quest’amore,fammi spazio nel tuo cuore per amarti. – 22/01/2017
Enrico Petronio
POESIA: DIARIO DI UN’ APOCALISSE.
Stanno morendo tutte le stelle nel cielo,
si sta prosciugando tutta l’acqua del mare,
stanno cadendo le rondini della primavera
e i fuochi bruciano ormai fino a consumarsi
del tutto.
La terra spurga vapori e si spaccano crepe nella terra,
terremoti e maremoti la devastano,
e crollano le città degli uomini,
vengono giù le onnipotenti torri
e i monarchi abdicano e i sacerdoti fuggono,
e le strade sono preda di belve e di fantasmi.
Gli uomini sono diventati come spiriti;
abitano le soffitte delle loro case come fotografie di
lontani antenati;
e tutt’attorno c’è un senso di inquietudine e di rassegnazione,
perché nessuno dice più alla luna “come sei bella!”
e nessuno ha più il coraggio di amare veramente,
senza vuoto a rendere, senza pudore,
senza ricatto.
Io, che sono testimone di tutto questo,
che lo vedo ogni giorno e lo documento ogni giorno,
che me lo vedo passare davanti agli occhi
che mi bruciano di disperata nostalgia
e immensa tristezza,
scrivo a voi “Uomini del futuro”
per raccontarvi le nostre pene giornaliere,
questo mondo che ci sta crollando addosso
perché noi ne abbiamo spaccato il nucleo.
“Uomini del futuro”,
a noi è mancata la pietà, la pioggia d’aprile,
ed è mancata l’onesta lungimiranza,
quella che fa crescere le cose
come fa crescere le radici di una pianta
o fa sbocciare una rosa.
A noi sono mancate la silenziosa intelligenza,
l’intima verità dell’Uomo, l’amore per tutte le cose di Dio;
e non abbiamo fatto altro che predare
e razziare il pianeta, spogliarlo di ogni sua innata bellezza,
e deturparlo, e arderlo,
con indifferenza, con ignoranza,
con superbia e con meschino e volgare,
rozzo egoismo.
Non abbiamo ascoltato,
non abbiamo voluto ascoltare,
e fare un passo indietro,
e cedere il passo, e donare, e saper perdere,
e smettere di dire sempre “Io… io…”
e accogliere invece di imporre.
Noi siamo finiti. Ora siamo allo stremo.
Possiate voi, quando abiterete il Pianeta
e tutto l’Universo,
averne Misericordia,
quella che noi
non abbiamo avuto.
– 22/01/2017
Amanda Fagiani
POESIA: Vorrei essere Musica
per viaggiare
riflettermi
infrangermi
colpire tutte le cose
le piante
gli animali
gli uomini
arrivare ai loro occhi
arrivare ai loro cuori
poi esaurirmi e spegnermi nel silenzio
ma vivere
nel ricordo di ciò che sono stato
in un momento
Amanda fagiani – 22/01/2017
Maria Luisa Grasselli
POESIA: VAGA IDEA
Polposa di emozione,
che si estingue nel nulla.
Rimarrò soltanto un’idea,
e nell’ottica di chi resta….
femmina mai conclusa. – 22/01/2017
Omar Fusco
POESIA: Bambina è l’ora persa.
Bambina è l’ora persa,
nell’oblio di una terra appena emersa.
Indecente è la vestizione,
del magnifico aquilone.
Io, ancora bimbo,
‘sì resto, non cambio.
Rotola, rimbalza e schianta,
il Super Tele che d’amor s’ammanta.
Adulta è l’ora della consulta,
che riunisce, elabora e risulta.
Senza il rimpianto cui non s’accorda,
troppo presa dalla discordia.
Lavoro, “amore” e routine,
vendesi al mercato del Tramin.
Anziana è l’ora del riposo,
a dir cos’altro sia non oso.
Su e giù, vado,
lungo il dirupo dello iato.
Vuota eppur piena,
la vita…un brivido pende sulla schiena. – 22/01/2017
cinzia ciocci
POESIA: IL PIANTO DEL CUORE
Un berciar di voci pache,
acclama il dì soave
che penetra nello spirto
portando l’anima al brio
mentr’io son cruccia e fingo
e nel mio dolor m’accingo
a questo greve sollievo
laddove l’animo e’ tedio.
Chi ride e cela, chi resta calmo,
anch’io mi formo, ma poi m’affanno
ma chi mi dice che in fondo anch’essa
e’ triste e sola come io stessa?
Aborro il dì dianzi la festa
Che ‘l sentimento mio non desta
Anzi, lo piaga.
Per gli altri giubilo indugio resta!
Lo sguardo e’ chino su questo libro
Fermo e triste nel suo silenzio
Che cela stretto il mio dolore
Mentre lento fluisce
Il pianto del mio cuore.
– 22/01/2017
Antonino Munafò
POESIA: Splendida percezione
Il senso dell’infinito
Quel sorriso pieno
Attimi di presenza
Nel raccogliere il tutto
Da un dolce sentire
Andando oltre un orizzonte visivo
Apparenze ricolmati dal dono
Le piacevoli sensazioni del sentire
Profondità di un amore radicale
Quei battiti che parlano al cuore
Sentire – 21/01/17 – 22/01/2017
federico klausner
POESIA: ANGELI
Sciame di angeli
attraversa
la mia notte inquieta.
Ricordati il fruscio,
Il bianco scomposto
la frenesia e la passione.
E Il silenzio dopo.
Come lame nel buio
ancora a squarciare sogni.
A lasciare così senza fiato
immersi in un limbo scuro
che tutto avvolge.
Tranne quei lampi
che ancora rischiarano,
ultimi sussulti,
il tuo sorriso accennato.
– 22/01/2017
Arturo Favella
POESIA: NUDA
Occhi neri colmi di nebbia a scrollar la sofferenza di dosso,
fissano i figli e il mar dell’ infinito rimorso.
Corpo esile di morte scampata,
rigetta preghiere di fine annunciata.
Stracci d’abiti come foglie d’alito maestrale,
con le mani tese a cercar caldana d’amore.
Le onde marine come arpie d’ Odissea a rincorrere la nuda coscienza
di chi paga l’eterna penitenza.
L’urlo di Dio tra le stelle cadenti, riecheggia e risuona in continui lamenti.
Illusioni e pugni stretti tra le prigioni del mondo,
seguono un volo senz’ali, al calar di tramonto.
– 22/01/2017