Giuseppe Natuzzi

POESIA: Di te, voglio inebriarmi
Voglio inebriarmi del tuo fascino
o donna misteriosa del destino,
prostrarmi anche a capo chino
e gioir con te, come un beduino.

Dalle tue grazie, ora son rapito
voglio riposar, sui tuoi giacigli,
consumar notti, fino all’infinito
e salvarti dal nemico con artigli.

Ho voglia d’accarezzarti le crine
poi baciar le tue carnose labbra,
facendomi invigorir le adrenaline
per sentirmi forte come un cobra.

Son divenuto schiavo mia Esmeralda
di te, che nel notturno mi hai rapito,
che come di acqua pura, sei la falda
fammi gioire con te, fino all’infinito.

Il giorno, ci divide dispiaciuti
per cause dei doveri della vita,
poi a sera con gli sguardi arguti
ci gustiam la festa più accanita.

D’incenso, il tuo alito profuma
mentre ci scambiam baci fugaci,
senza parole, il fiato s’accomuna
diventi mia, e d’entusiasmo taci.
Giuseppe Natuzzi

– 17/01/2017

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alessio barbieri alessio

POESIA: Son passati gli anni
ma ricordo il tumulto
di un amore trascendente
sordo ad ogni rumore
che riempie il cuore di pace
ed esprime il dolore
di passione fugace
che si spegne nel saluto alla vita. – 17/01/2017

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Antonella Elefante

POESIA: In viaggio verso te

Io e lui in un letto,
poggio la mia testa sul suo petto,
mi racchiude tra le sue braccia
ed io vado.

Volo da te,
volo, tra le rondini in cielo
volo, con il sorriso stampato sulle labbra
volo per raggiungerti.

Volo da te ogni notte,
volo da te ogni giorno,
volo da te per sentire il calore dei tuoi abbracci,
volo per sentirti accanto a me.

Mi accogli come facevi quando eri con noi,
mi accogli con un “Eccoti qui”
mi accogli come se mi stessi aspettando
mi accogli con una Club rossa.

Quelle caramelle sono le mie preferite,
ogni volta che venivo da te me ne davi una,
mi tenevi stretta tra le tue braccia,
proprio come fa lui ora

Lui è lì che mi guarda
mentre io sono chissà dove.
Devo andare, nonno, la vita mi aspetta
“Va’. Vola libera!” mi hai detto

E, voltandomi, sono ripartita.
– 17/01/2017

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Mella Arte

POESIA: Sogno

Cammino, no..corro,
tu Sei rimasto immobile
a braccia aperte
appena Dopo la curva
del sentiero.
Guardi dritto davanti a te
con gli occhi socchiusi
per vedere meglio
e hai l’aria affranta.

Nel buio cade fitta
una neve pesante
a larghi fiocchi,
il sentiero è già bianco
tutto è già bianco
E colora la notte.
Corro, corro e fa
molto freddo.
da cosa fuggo non so.

Sogno l’odore buono
del tuo calore.
La guancia appoggia
alla spalla E le tue braccia
Mi stringono, è dolce
Il sapore morbido
delle tue labbra,
Non so come avviene
ma, d’improvviso
Non sono più sola
– 17/01/2017

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Vella Arena

POESIA: E se ti dicessi che ho dimenticato
il colore dei tuoi occhi…
se ,con un sorriso,di non ricordare
il giorno che ti ho incontrato.
Se ti dicessi che domani vado via
che sarà lontano il ritorno…
se ,con lo stesso sorriso, ti dicessi
che non ricordo più quanto ti ho amato…
Non credermi. – 17/01/2017

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laura signorino

POESIA: il dado è tratto nessuno  può  metterti in un angolo.Qui ci sta e tutto .Questo battito di ciglia super nervoso  questo passo di danza azzardata.con il braccio al capo.Nulla di musicale tutto molto rigido e silenzioso.Tumulti silenziosi dentro e sconcerto fuori di me.Il mondo non ha eguali quando ti si spalma in faccia e ti masturba gli occhi per darti la sensazione asciutta di vuoto.Adesso il vento sempre quello  che ti sconquassa ma.non t sposta. – 17/01/2017

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Mirco Cesarini

POESIA: Seduto, certo d’esser

Seduto, certo d’esser,
come sempre: incompreso.
Malinconia eterna pervade
me ed il pensier mio che,
codardo, trova verità.
Fuggendo, stolto,
inciampo in un raggio di sole.
Lo colgo.
Lo depongo.
Non m’appartiene.
E così, in un vortice rimango;
saldo sol a me stesso.
Goffo sin al sorriso.
Abbiate pietà di me. – 17/01/2017

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Matteo Scalise

POESIA: Verrà un giorno
in cui ogni palpito di cuore
disperso
nel mio petto molle
sarà un vano ricordo
perso
fra gli attimi (ora)
indicibili
del mio amore
taciuto.
Ancora
mi perdo
sciocco
fra un sorriso sommesso
lo scuotersi del labbro
tremante
lo scintillio del nero iride
il brivido freddo
di una schiena
oppressa
da
inganni
ingenuit
confusione. – 17/01/2017

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