Longo Vanessa

POESIA:Ho paura di non essere capita, voglio farla finita.
Ho paura del tuo sorriso, sai alcune volte è finto.
Ho paura delle tue parole, percepisco il tuo dolore.
Ho paura di non essere il tuo eroe, ma soltanto il tuo errore.
Ho paura di un tuo addio, non mi sento più viva in questa infinita malinconia.
Ho paura di sentire il tuo nome, da un nuovo amore.
Ho paura di vederti felice, con chi manco ti capisce.
Ho paura che un giorno tu possa soffrire, senza neanche capire.
Ho paura della gente felice, che non sa manco perchè vive.
Ho paura della tristezza, perchè vuole me stessa.
Ho paura ecco, l’ansia mi uccide, l’amore mi stupisce, la vita mi deprime.
– 30/05/2018

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Maria Laura celli

POESIA:AMORE E#039;
Sulle ali del vento
arriverò fino a te.
Sei sempre presente
nel mio cuore che
palpita freneticamente
per te.
Batton forte i nostri cuori,
batton senza timori
nè paure del domani.
Soffia il vento
sui nostri visi
e
ci regala piacevoli sorrisi.
Un dolce bacio
suggellerà il nostro
desiderio d#039;amore
per l#039;eternità.

– 30/05/2018

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Nicola Marino

POESIA:Era la notte di capodanno:
“Fuori il vecchio, dentro il nuovo.”
Questa è la formula del nuovo anno,
o almeno per il pensiero è un ritrovo.
Fu in quel momento che l#039;anziano andò via,
la vita fraintese la frase
e la sua morte ne fu la conseguenza.
Ora c’è una lunga fase
in cui si sente la sua assenza,
da mattina fino a sera come una malattia.
“Brutta cosa la morte..” Sussura il giovane,
“Dolce pace, vieni a me!” Grida il vecchio,
ma lei è cieca come l’amore
e, come un uccello pizzica il pane,
lei ci raccoglie dal mucchio
senza portar rancore. – 30/05/2018

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Pellicciotta Daniela

POESIA:Troppo presto
Mi perdo dentro un sogno ed un sorriso ,il tuo,che troppo presto samp;#039;eamp;#039; concluso.
Brillavano damp;#039;immenso i nostri affetti,
quanta dolce damp;#039;atti e che innocenza,mentre tu leggevi ed giocavo al sole di una stanza.
Di quel crescente sole,inutilmente il frutto avrei atteso…
Poicheamp;#039; eamp;#039; ridotto a questo:ad un duro ricordare e troppo presto!
Sono in balia dei teneri rimpianti,
mi abbandonavi allamp;#039;estro della vita,
distratti dal suo amore lamp;#039;impegnammo a false soluzio ni.
Sembravamo proteggerla con logiche incolpevili e sorridenti patti.
Consegni al caso adesso tutti i restanti giorni.
Solo pensarti e piangere eamp;#039; permesso…e tu !che non ritorni! – 30/05/2018

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Biancamano Sandra

POESIA: IL BAMBINO DEL GHETTO

E guarda : noi due siamo bambini…..
Io, chiuso in una gabbia e tu,
fuori senza nessuna rabbia.
Io non posso giocare, ridere e scherzare,
mentre tu puoi anche studiare.
Porto addosso questo pigiama a righe e numerato,
mentre i soldati mi hanno già schedato.
Guardo il cielo e dico ogni momento:
chissà quando finirà questo tormento!
E sento da lontano una voce che mi grida
Ho capito……. la vita per me è già finita!! – 30/05/2018

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Pirola Gessica

POESIA:Settembre è ormai passato e, come ogni anno,
alunni e professori a scuola da un po#039; stanno.
Il gelso nella piazza, che a basket fa il canestro,
impara ogni lezione e s’immagina maestro.
Per lui ogni materia è degna d’esser studiata,
ma vede su quei bimbi un’aria un po#039; annoiata.
“Ma come? E’ una fortuna!” pensava tra sé e sé,
“Potessi anch’io insegnare vi spiegherei il perché!
La storia io l’ho vista, l’ho vissuta lungo i secoli:
tra lotte sanguinarie son cresciuti i vostri popoli,
potere e religione hanno segnato questa terra..
A voi restano i racconti per conoscere la guerra,
ma sappiate che nel mondo ancor oggi si combatte
e che siete fortunati nonostante le disfatte.”

Mentre il gelso ricordava
e da saggio s’atteggiava,
passa un vecchio col bastone
e poi un cane col padrone.
“Oh, mio piccolo cagnetto
or non farmi un tuo dispetto..
passa sulle mie radici
come il bimbo con la bici:
lui rallenta, passa piano,
m’accarezza con la mano..
Nel suo sguardo c’è l’affetto.
Così, portami rispetto.”
Detto questo, il cagnolino,
porta via il suo padroncino.
Senza neanche rallentare,
dietro l#039;angolo scompare
ed il gelso, sollevato,
dice “è un giorno fortunato”. – 30/05/2018

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Liza Rebecca van der Peijl

POESIA:Vorrei

Vorrei che mi aiutassi

A vedere volti nelle nuvole.

Vorrei che capissi

Che cerco di sentire le sinfonie

Che nascono dal mare

Vorrei che mi sorridessi

Quando getto pietre nell’acqua,

(Solo perché mi piace il suono)

Che non mi giudicassi mai

Perché ascolto il silenzio della pineta nera

(Ventaglie scure contro un cielo sospeso)

Che non mi prendessi in giro

Quando disegno una firma

Su un legno trasportato a riva

(Fumo di un orizzonte bruciato)

Non lo faccio perché

mi ci voglio impadronire

Ma soltanto perché

Vorrei esserne parte

Umilmente

Soltanto

Un bacio dal vento

Sull#039;ombra della mia pelle – 30/05/2018

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Rorato Giuliana

POESIA:Sento la madre Terra soffrire a causa del male fatto dagli uomini , lo sento dentro di me perché io sono parte di lei , la vita non ha senso se il male continua a crescere sulla nostra casa terrena , il nostro scopo è quello di salvare la Terra . – 30/05/2018

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Sara Galluccio

POESIA:Poesia: “primavera nei campi di concentramento”

Rimango fissa su parole
Che mai potranno essere
Cancellate…
Persone inibite dal silenzio
Ormai oltrepassato nei loro
Timpani, sul suolo
Pietoso che seminava
Il puro, l’ariano suddetto figlio
dell’incarnazione che egli stesso credeva il male.
Sangue cattivo scorreva nelle sue vene
Ma mai pietà fu sbandierta su di essi.
L’unico loro vero peccato era:
“vivere”.
Ogni denota imperfezione su cui gli occhi
e l’audace mente umana maligna
Venivano posati
Apparivano edentità senza nessuna linea di repulsione,
La nuova croce portava un nuovo significato:
“Il potere della morte”.
Estirpare i funghi velonosi
Unico obbiettivo….
Il diluvio universale si rappresentò
pioggia di armi e sangue scorrevano dal cielo
Lacrime sparse su corpi
Ridotti all’effimero
Sopravvivere sottoattaccatti
A questo diluvio
Era solo una dolce utopia…
Il tempo nei sopravvissuti toglieva la ragione
Scoppiava ogni singola nervatura fino alla pazzia
raggiunta in un oltretomba senza tregua…
Ma ciò che è passato
Rivive ancora nel seme
Del nazista che ancor ci
Beffa, ci divora per le nostre debolezze e differenze
Il seme è intatto sale
Come il gas che tanti ha
Avvelenato, è importante
Non respirare l’odore del marcio
Del putrido del fautore di chi ha inventato lo sterminio,
Ricorda come maledizione
La storia di povere anime disperse e assapora il gusto
impercettibile dei fiocchi di neve che sciolti ora
su questo nuovo campo portano adesso l#039;inaspettata primavera. – 30/05/2018

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