Mariastefania Baldissarro



POESIA: LA LUNA BUSSÒ ALLE PORTE DELL’ORRORE
Mentre la pallida luna dall’alto vigilava,
Il veggente gufo già piangeva e l’ ansioso lupo ululava.
Uno straziante urlo squarciò il silenzio della notte,
Complici erano anche il buio e quelle pareti corrotte.
All’improvviso il dolore irruppe in una lugubre stanza,
Anche il cielo e le sue stelle avevano perso ogni speranza.
Il cinico mostro intanto avanzava
Ed un affilato pugnale con sé portava.
La donna ignara di tutto dormiva,
Cullata dal riparo che un sogno le offriva.
Il suo corpo pigmentato dalle numerose contusioni,
Uniche testimoni delle costanti aggressioni,
Giaceva immobile, intorpidito,
Quando ad un tratto fu impetuosamente assalito.
La bestia feroce infierì sul corpo indifeso,
Che con cruente pugnalate fu più volte vilipeso.
Il sangue grondava dal ventre lacerato,
lambiva le sue membra e il suo viso terrorizzato.
Un dolore assordante rimbombava,
Mentre il gufo afflitto insieme al lupo vegliava.
La luna bussò alle porte dell’orrore:
Quello poteva considerarsi amore? – 31/08/2017

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