POESIA: SABRINA
IL GIORNO MORBIDO APPARE
E SCUOTE DA FRAGILISSIMO SONNO
RICCIOLI EBANO E OCCHI DI SOLE
E SUBITO
SCHIUDE AL MONDO IL SORRISO
PIU’ BELLO
DI MILLE DIAMANTI CANGIANTI.
MA C’E’ UN FILO’ LA IN FONDO,
NERO E INFINITO LEGAME
DI DANNATA E MAESTOSA INQUIETUDINE.
DONO DIVINO
CONDANNA IMPLACABILE
PER CHI VUOLE VEDERE
E SENTIRE DI PIU’.
LA FIERA SI ALZA POTENTE
AI BORDI DELLA RADURA
NEBBIA E SILENZIO DATTORNO
LO SGUARDO DIRITTO
DOVE DEVE ARRIVARE.
MAI CEDE IL PASSO
MAI ABBANDONA LA GARA
CONDOTTIERO DI BELLEZZA INUSUALE.
ASPETTA IL MOMENTO MIGLIORE
LECCANDOSI IL SANGUE
CHE ANCORA TRASUDA
DA TROPPE FERITE.
MA NON RINUNCIA ALLA PIETRA PIU’ BELLA.
BEN NASCOSTA
TRA RAMI DI PIANTO,
TRA LE TANTE FATICHE DI FANGO .
QUELLA PIETRA
DIFENDE
PERCHE’ LE APPARTIENE
COME UN FIGLIO ALLA MADRE FEROCE.
COSI’ L’AMAZZONE
INDOMITA STRINGE
AL PETTO
LA VITA.
– 25/01/2017