antea magno

POESIA: Fiori generosi di aloisie sconosciute investono primule fiacche nel giardino dei nostri nuovi sensi. Inventi nomi, cerchi soluzioni per trovare riparo ai colori della primavera, delle rivoluzioni interne ed esterne.
Giochi di specchi e illusioni forgiano animi deserti e ricchi di acqua minerale e forte è il gesto della mano con cui accarezzi il mio dolore. Ferite e crepuscoli di sorrisi rancidi. Sono ancora qui, non sono mai stata altrove. Li dove osservi sordo e muto il tuo ignobile sconcerto.
Gocce di rugiada fresca bagnano le aspettative sulle tue mediocrità, mie riconoscenze, per una semplicità raccolta nelle piccole cose che piccole non sono, non sono mai state. Raccogliamo i semi della trasparenza, della fluidità emotiva, generiamo correnti di fede. L’atto di fede è una prova morale della nostra contraddizione etica. Non possiamo vergognarcene, non vogliamo farlo.
Briciole fugaci di rinnovate passioni, felici mancanze. E perché siamo sempre umani e perché proviamo sempre a non esserlo. Ogni tanto volgo lo sguardo al cielo per ricordarmi quale sia il mio zenit e il mio nadir, paragonare il mio baricentro al tuo, avvicinarlo spudoratamente a quello dell’universo.
So che la mia audacia offrirà laudi compensi al mio imbarazzo tettonico che smuove tutte le zolle delle mie anime, allontanando intrinseche idiosincrasie. Il circolo delle mie rappresentazioni torna indietro e guarda avanti come un cane educato solo al suo ego, scodinzola davanti al padrone delle sue presunte libertà.
Distilliamo antichi odori di carne umana che si avvicina, si aggroviglia, scambia calore per non rischiare di disperdere fumanti ceneri di felicità nascoste. Nemmeno più di tanto, a dire il vero. Dove sono io sei anche tu.
– 30/01/2017

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Raffaella Bonora

POESIA: ABISSO

Corro verso una meta
Che infinitamente fugge
Risacca di mare
Che non torna.
Chiamo e canto
Voce che si consuma
E non arriva a te.
Sogno infranto
Che non abbandono
Mia ancora
Che trascini le mie ali
Nel fango.
Cielo temuto e sconosciuto.
Peso di un’anima ferita
Che mi arpioni al terreno.
Stella spenta
Coraggio che mi abbandoni
Atomi di speranza
Infranti.
Occhi pieni di luce
Nella valle oscura
Dove,sola,mi incateno
Con corde di paura
A cuscini di duro passato. – 30/01/2017

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LAURA LUI

POESIA: PAROLA
Parola dura
che ti fissi
sul mio corpo d’acqua,

lo cambi,
lo modelli,
lo alteri
con la vibrazione del tuo suono;

parola che
non volevo udire,
ti sei impressa sulla mia pelle,

nessuna nuova parola,
nessuna dolcezza,
nessun bacio
riuscirà a cancellarti;

rimarrai su di me,
scorrerà acqua nuova e pura
per portarti lontano,
ma di te avrò per sempre memoria. – 30/01/2017

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Cristina Tazzioli

POESIA: Ti invierò una cartolina

Ti invierò una cartolina
quando la guerra sarà finita,
perché tu avverta l’albero in giardino
che indifferente
fiorisce ogni primavera – 30/01/2017

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Monica Canini

POESIA: SOLA
Sola con la mia carne lacerata nel silenzio di un altra notte,senza aver te accanto a me.
Sola con le mie lacrime
Persa nelle mie lacrime
Mi sento un nulla un niente in questo universo.
Menneno la luna questa sera,SOLA con i miei pensieri.
Mi sento morire dentro.
Urlo urlo ma nessuno mi sente,nessuno mi vuole.
E tu mio grande amore dove sei…..vieni da me non ce la faccio più.
SOLA – 30/01/2017

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Andrea Clauser

POESIA: ESSERE FLUIDO

Lasciati andare, non puoi controllare l’universo è un’inutile perdita di tempo.
Il cosmo ti guarda e ride, ridi con lui.
Sei un punto e sei il tuo centro.
Oscilla.
Perditi.
Ritrovati.
Sfiorati e riscomponiti.
Sei fuoco e sei acqua non far finta di non saperlo. Sei vento e sei sabbia, non dimenticarlo.
Essere fluido senza rendertene conto. Il dubbio l’unica certezza, il silenzio la tua casa.
Essere solo nella massa, riunirti, scambiarsi il sudore delle gambe intrecciate in un unico passo. Restare fermo, in bilico. Precipitare per volare. Il vuoto.
Paura, angoscia, piacere, freddo e caldo, tensione, luce accecante.
L’unica scelta possibile: nessuna scelta.
Correre per restare fermi. Fermarsi nel fuoco e bruciare in un istante.
Non essere mai nati. Smettere di nascere, smettere di morire.
Distogliere il percorso dal consueto cancellare e ricostruire. Fondere la struttura.
Il processo non il contenuto. Tolleranza del dubbio.
Il filo trasparente del come più che del cosa.
Non insistere sull’esistere, lasciati andare.
Musica jazz, nessun inizio, nessuna fine, eco di percussioni nella mente.
Nirvana. – 30/01/2017

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Luigi Zarrilli

POESIA: Un sogno d’ amore

Come un bimbo appena nato
apre gli occhi alla vita
cosi’ il mio cuore
ha aperto gli occhi all’ amore.

In mezzo ad un prato di fiori
cerchero’ di immaginare i miei amori
che diverrebbero realta’
se tu fossi qua.

Quando ti penso all’ improvviso
rivedo nella mia mente il tuo sorriso
che pian piano svanisce
come questo sogno finisce.

Cosi’ al risveglio
quell’ aquilone che in sogno
facevi volare tu
adesso cade giu’ – 30/01/2017

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pasquale tornatore

POESIA: Alla donna
Eletta anima
speme e speranza
della mia vita.

Sorgente eterna
linfa vitale

Oh mia donna,fonte
di spiritualità e conforto
luce di speranza
fonte d’amore
gioia e desio
d’esistere.

Mia sublime
tu vali vali più
di ogni altra cosa
al mondo.

Sei espressione di
di felicità.
sei la panacea
di ogni male
e appaghi ogni desiderio
del mio essere – 30/01/2017

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